Google ha creato quello che definisce una versione “Matrix” della California, ovvero la versione virtuale del sistema stradale dell’intero stato, che utilizza per testare le automobili a guida automatica prima di mandarle in strada per i test nel mondo reale.

Google si dice così entusiasta della sua simulazione che ha lanciato una petizione al governo della California all’inizio di quest’anno, per permettere di utilizzare queste simulazioni virtuali al posto degli esami di guida reali per certificare un veicolo per l’uso.

“Le simulazioni al computer sono in realtà più preziose, in quanto consentono ai produttori di testare il loro software in molte più condizioni e sollecitazioni di quelle che potrebbero essere realizzate su una pista di prova”

ha scritto il direttore della sicurezza di Google Ron Medford in una lettera al governo.

Le simulazioni sono più utili delle prove in strada

La mappa ricreata simula l’intero sistema stradale della California ed è stata utilizzata per guidare virtualmente automobili autonome di Google per oltre 6,5 milioni di chilometri, secondo il the Guardian. Nel mondo reale, invece, le auto di Google hanno totalizzato solo 1 milione di km.

Google dice che il suo mondo digitale permette di eseguire decenni di test in poche ore, eseguendo “migliaia e migliaia discenari” diversi impensabili in un test nel mondo reale.

Con o senza volante?

Quando Google ha presentato la sua prima auto vettura automatica all’inizio di quest’anno, il piccolo veicolo non era munito di uno dei controlli tradizionali che un conducente si aspetta: il volante.

google car
La prima vettura automatica di Google

Era una visione audace, forse troppo rivoluzionaria per il momento, dunque Google ha deciso di modificare temporaneamente le macchine per includere volanti e pedali al fine di soddisfare i requisiti normativi previsti per i test stradali. Le regole della California richiedono infatti che un operatore di un veicolo autonomo debba essere in grado di prendere “il controllo immediato fisico” di esso.

Per il futuro, Google si aspetta di rimuovere definitivamente pedale e volante, ma la strada per arrivarci è ancora lunga.

Macchine a pilota automatico con un comportamento “umano”

Il The Guardian riporta che Google sta programmando i veicoli in modo da reagire come gli esseri umani si aspetterebbero da un pilota umano, non solo come effettivamente dovrebbero.

Mi spiego: se la macchina deve evitare un ostacolo improvviso, Google Car sterzerà più di quanto necessario; con un semplice calcolo la vettura potrebbe tranquillamente passare a pochi millimetri da esso, garantendo una sterzata meno brusca ma sicuramente spaventando i passeggeri.

“Non si tratta solo di fisica nell’ evitare un incidente. E’ anche una questione di aspettativa emotiva dei passeggeri e degli altri autisti.”


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Emanuele Strano

Co-fondatore e amministratore di Techzilla. Appassionato di tecnologia e di programmazione, oltre a scrivere e recensire prodotti si occupa della manutenzione e degli aggiornamenti del sito.

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