Da maggio scorso Huawei è entrata a far parte della Entity List USA, decisione, presa dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che non consente all’azienda cinese di tessere rapporti commerciali con le aziende americane. Questo divieto imposto per “ragioni di sicurezza nazionale” ha comportato, soprattutto, l’impossibilità per Huawei di utilizzare il sistema operativo Android nella sua forma più completa.

Abbiamo già osservato gli effetti diretti sugli smartphone della casa cinese: la serie Huawei Mate 30 è arrivata sul mercato senza i Servizi di Google e senza il Play Store. Una mancanza che poco ha toccato la vendita di smartphone nel mercato cinese, mentre questa si è fatta molto sentire in Europa.

Il ban non ferma Huawei

Huawei, alla luce degli avvenimenti degli ultimi mesi, sta spingendo in maniera importante per rendersi autonoma dai fornitori americani. L’intento è quello di creare un ecosistema completo, libero da legami con le aziende USA. Nella seconda metà dello scorso anno ha lanciato in maniera ufficiale il proprio Store di applicazioni, l’AppGallery, e i Huawei Mobile Services.

All’inizio del 2020 il portavoce di TomTom, Remco Meerstra, ha dichiarato che l’azienda ha siglato un accordo con Huawei per portare le mappe, i servizi di navigazione e le informazioni sul traffico all’interno dei dispositivi della casa cinese, al fine di sostituire Google Maps.

TomTom – Dopo il fiasco con Apple ci prova con Huawei

With Google Maps unavailable Huawei turns to another mapping navigation and traffic provider

Vi ricordate problemi di navigazione con Mappe di Apple qualche anno fa? Bene, nel 2012 TomTom stipulò un contratto con Apple per la fornitura delle mappe e del sistema di navigazione all’interno del sistema operativo iOS. Emersero ben presto problemi durante l’utilizzo del servizio: città non disponibili nel database, indicazioni di navigazione non corrette e molto altro. Una situazione non facilmente gestibile, al punto che lo stesso Tim Cook suggerì ai propri utenti di utilizzare applicazioni di terze parti come Google Maps. Una scelta obbligata mentre la casa di Cupertino lavorava alla realizzazione di un sistema proprietario.

HUAWEI Mate 30 Pro - Smartphone, 6,53 pollici, 256 GB, 8 GB RAM, Android 10, nero
Foto HUAWEI Mate 30 Pro - Smartphone, 6,53 pollici, 256 GB, 8 GB RAM, Android 10, nero

Ora TomTom entra prepotentemente all’interno del parco dispositivi di Huawei, un colosso della telefonia che ha venduto, solo lo scorso anno, più di 240 milioni di dispositivi. Alla faccia del ban di Trump. Questa collaborazione tra le due aziende è nata diversi mesi fa, ma è stata resa nota ufficialmente solo da poche ore. Difficile capire come evolverà la situazione, difficile dire con certezza se nella prossima gamma di smartphone di punta P40 troveremo già la cartografia TomTom installata.

Aspettiamo con trepidante attesa gli ultimi sviluppi sulla questione politica-economica tra USA e Cina e, soprattutto, il giorno 16 febbraio, data che segna la fine della proroga concessa dal Dipartimento del Commercio USA. Nel frattempo, Huawei è più viva che mai!

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