Un gruppo di sei scienziati sono incaricati di portare sulla Terra dei preziosi campioni prelevati da Marte. Fra questi, il più importante è sicuramente un organismo unicellulare che costituisce la prova incontrovertibile dell’esistenza della vita su un pianeta ritenuto sino ad allora inospitale.

Grazie al lavoro attento e meticoloso di uno di loro, l’organismo comincia a crescere e a svilupparsi e, divenuto ormai pluricellulare, mostra sin da subito delle straordinarie capacità di adattamento all’ambiente che lo circonda.

OPINIONI

Daniel Espinosa confeziona un avvincente e virtuoso “Alien” moderno, con rimandi anche al recente “Gravity” di Alfonso Cuaròn. Il film ha una trama piuttosto lineare e semplice, ma grazie ad un cast convincente – spiccano gli ottimi Jake Gyllenhaal, Ryan Reynolds (anche se per poco) e una regia virtuosa (il film si apre con un bellissimo pianosequenza) e immersiva – riesce a catturare lo spettatore per l’intera durata tenendolo incollato alla sedia.

Anche l’alieno pluricellulare ha un suo fascino e una sua credibilità. Se all’inizio, può ricordare “Alien” di Scott per le sue varie trasformazioni, prende poi una sua strada, evolvendosi in qualcosa di diverso e inaspettato e regalando allo spettatore una creatura aliena mai vista prima d’ora.

Il finale poi lascia “piacevolmente” sorpresi, facendo scordare gli happy ending degli ultimi Sci-fi prodotti, come la love story del patinato Passengers.

Qua siamo proprio su un altro pianeta..

Voto: 7.8


Scheda tecnica

Regia: Daniel Espinosa

Con: Rebecca Ferguson, Jake Gyllenhaal , Ryan Reynolds, Hiroyuki Sanada

Genere: Fantascienza, thriller, horror

Durata: 103 minuti


A seguire una Featurette esclusiva di Life in collaborazione con ASI


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