Possiamo ammirare la Luna dal nostro pianeta ogni giorno, ma ancora non conosciamo tutti i dettagli del nostro fedele satellite naturale. Un gruppo di astronomi dell’Arizona State University ha scoperto che la superficie lunare presenta una quantità di crateri superiore del 33% rispetto a quanto previsto precedentemente dagli scienziati. Il team ha comparato 14.000 fotografie dello stesso sito scattate dal modulo orbitante Lunar Reconnaissance Orbiter in periodi differenti, scoprendo ben 222 crateri di larghezza superiore ai 10 metri di cui non ci si aspettava l’esistenza. Sono state individuate anche 47.000 nuove macchie lunari.
Meteoroidi, asteroidi e comete impattano dunque la superficie della Luna più frequentemente di quanto si pensasse. Basandosi sull’osservazione delle fotografie, i ricercatori hanno concluso che il primo pollice dell’intero suolo lunare cambi completamente ogni 80.000 anni e non ogni milione di anni come ritenuto in precedenza. Ciò significa che i criteri con i quali i attualmente vengono classificati i campioni prelevati dalla Luna potrebbero essere rivisti, così come i piani di chi intende sfruttare in futuro le risorse minerarie del satellite. Il capo del team di ricerca, Emerson Speyerer, ha spiegato che le probabilità di essere colpiti direttamente da un meteorite sulla Luna sono molto scarse. Ci sono però altre cose di cui preoccuparsi:
“Se siete un astronauta seduto sulla superficie, non dovete necessariamente preoccuparvi dell’impatto diretto con un meteorite. Piuttosto, dovrete preoccuparvi delle conseguenze degli impatti che avvengono a chilometri e chilometri di distanza dalla vostra posizione, ovvero la polvere lunare sollevata e le rocce che vengono scagliate in aria.”
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