Panasonic cerca di fare breccia nel cuore degli appassionati di compatte “premium” con la sua Lumix TZ100, un modello che sfida apertamente le RX100 di Sony e le G7X di Canon.
Infatti le caratteristiche sono di primo livello, grazie soprattutto al sensore da 1 pollice, un grande display touch e la presenza sempre apprezzata di un mirino elettronico.

Nella confezione, oltre alla Lumix TZ100, troviamo la batteria ricaricabile da inserire nella fotocamera, un cavo microUSB sia per la connessione con PC che per la ricarica, ed una cinghia griffata Lumix per poterla tenere sempre a portata.

MOS 1 pollice
20.9
80-25.600
4k 30fps
DFD
3" + viewfinder 0.2"

Vai alla scheda completa: Scheda tecnica Panasonic Lumix TZ100.

Primo contatto

L’impatto con la fotocamera è positivo, di certo non la compatta più piccola sul mercato ma è costruita molto bene con un corpo in metallo ma comunque piuttosto leggero. Si tratta di un ottimo compromesso per una macchina facile da portare in giro: le dimensioni sono di 110 x 64 x 44 con un peso di 312g (con SD inserita).

Una mancanza importante è l’assenza di qualsiasi tipo di grip sulla fotocamera: il metallo è tutto liscio, mentre sul lato destro del corpo è presente un’impugnatura appena accennata, troppo poco per assicurare un buon grip. Si può scattare ad una mano, sia chiaro, ma la presa non è delle migliori. Il mio consiglio è di fare affidamento alla cinghia in dotazione o, come nel mio caso, ad un laccetto collegato ad un lato della fotocamera, così da averla sempre a portata di mano.

Sulla parte superiore della fotocamera troviamo il pulsante per lo scatto con attorno il selettore per lo zoom (che si può effettuare anche tramite l’unica ghiera attorno all’obiettivo), il pulsante per registrare video, la ghiera per selezionare le diverse modalità con attorno lo switch on/off ed una pratica rotella per modificare i valori fotografici come ISO, apertura, tempi di scatto e via dicendo. Presente anche un piccolo flash a scomparsa, comodo perché mobile così da essere usato manualmente a diverse angolazioni.

Sul retro il display LCD touch da 3 pollici occupa la maggior parte della superficie, mentre sopra nell’angolo a sinistra è presente un mirino elettronico. Il resto sono pulsanti: diversi pulsanti personalizzabili, AF/AE lock, switch per il flash, pad circolare a 4 vie per navigare nel menù, tasti per visualizzare e cancellare i file e il tasto display.

Sul fondo, oltre all’immancabile foro per treppiedi, troviamo uno sportellino che protegge i vani per batteria e SD. Sul lato sinistro troviamo invece le uscite microHDMI e microUSB, anch’esse protette da un piccolo sportellino.

Display e mirino

Come detto, il display è da 3 pollici con 1.040.000 punti di definizione, abbastanza ampio, con un’ottima luminosità ed una buona resa cromatica. Il touch è preciso, veloce e facilita la messa a fuoco che avviene con un solo tocco, proprio come accade su smartphone.
L’unico vero limite di questo display è che non è né orientabile né tanto meno articolato, quindi un vero peccato per i “vlogger” che apprezzano tanto la possibilità di auto-riprendersi e che guarderanno altrove per trovare questa caratteristica.

Altrettanto ottimo è il mirino elettronico da 0.20 pollici, con ingrandimento 0.46X e 1.166.000 punti di definizione, posizionato in alto a sinistra: forse un po’ troppo piccolo per essere apprezzato a pieno, tuttavia per gli scatti dove il display non riesce a rendere al meglio risulta un’aggiunta apprezzatissima. Si attiva automaticamente avvicinandosi, grazie al sensore di prossimità collocato vicino ad esso.

La connettività è buona ma non eccelsa, merito e colpa rispettivamente della presenza del Wi-Fi e dell’assenza dell’NFC. L’applicazione Panasonic non brilla per la stabilità della connessione e per la grafica decisamente “old-style”, ma è completa e ricca di funzioni.

Prestazioni

Ma arriviamo all’aspetto clou di questa TZ100, ossia come scatta e come registra video. Questa compatta marchiata Lumix presenta un sensore MOS da 1 pollice da 20.9 megapixel, in accoppiata con un obiettivo LEICA DC VARIO-ELMARIT 25-250 f/2.8-5.9.

I risultati sono molto buoni, soprattutto per gli amatori che troveranno una compatta in grado di elevare una foto noiosa a qualcosa dall’aspetto più professionale: merito del sensore di grandi dimensioni, che fa entrare più luce e permette uno sfocato piacevole. Per chi invece chiede qualcosa di più, questa TZ100 cade in qualche pecca come la gestione del rumore oltre i 1600 ISO, dove i dettagli e i colori degradano piuttosto rapidamente.

L’obiettivo è luminoso ma non troppo, le rivali arrivano facilmente ad f/1.8 come valore minimo, e il fatto che si chiuda a f/5.9 alla focale massima rende sconsigliato l’utilizzo dello zoom in scene scarsamente illuminate. Tuttavia questa TZ100 ha un’escursione focale equivalente ad uno zoom 10X (che si estende a 20X con la modalità di zoom digitale) che altre compatte non hanno: in queste scelte si nota la volontà di Lumix di differenziarsi, di puntare ad un altro tipo di utilizzatore che magari finora non era contento delle “super-compatte” in circolazione: meno vlogger, più viaggiatori.

Di giorno le foto superano sono sempre soddisfacenti, arrivando in alcuni casi ad essere davvero ottime. Di notte la situazione peggiora, con dettagli un po’ più impastati, ma per essere una compatta è comunque in grado di portare a casa scatti sufficienti e assolutamente utilizzabili per essere condivisi sui social (decisamente meno per la stampa).

Scatti (ridimensionati)

L’autofocus è preciso nella rilevazione ma non così veloce: sfrutta la tecnologia DFD (Deep from Defocus) che si basa sulla rilevazione del contrasto. In modalità AFS (Auto Focus Single) si possono effettuare raffiche da 50fps (limitando la risoluzione a 5MP ed impostando la velocità SH Super Alta) ed è disponibile la funzione Photo 4K che sfrutta la registrazione video per effettuare 30 foto al secondo con Auto Focus continuo con risoluzione 8 megapixel, perfette per attività sportive.

Capitolo video: questa TZ100 sembra essere più portata alla registrazione video che allo scatto fotografico. La stabilizzazione ottica funziona benissimo, permette riprese sempre stabili e non troppo ballerine, soprattutto a focali non troppo estese. Ovviamente al massimo dello zoom qualche movimento c’è ma è comunque molto limitato.
I video arrivano alla massima risoluzione 4K a 30 fps, sono di ottima qualità, con una nitidezza e resa generale sopra la media; in questo comparto non ho trovato il rumore che invece è visibile nelle foto, il noise reduction di Panasonic in video lavora molto bene.

Conclusioni

La Panasonic Lumix TZ100 è la risposta di Panasonic alle super-compatte di Sony e Canon. È un modello interessante, leggero, non particolarmente comodo da impugnare ma con una resa foto/video di qualità.
È una compatta diversa, non pensata per i vlogger ma per i viaggiatori, per chi preferisce far vedere un paesaggio o un monumento piuttosto che un selfie.

Il prezzo è in linea con la concorrenza, non contenuto in generale ma se pensiamo agli ultimi modelli di RX100 risulta quasi economica!
Ci sono alcuni aspetti rivedibili, che forse non la rendono perfetta per l’utilizzatore PRO, ma bada al sodo e permette di avere ottimi risultati in modalità automatica, senza troppi parametri da impostare.
La compatta perfetta per il turista.

Panasonic Lumix TZ100

Scheda tecnica

  • Megapixel:20.9
  • Iso:80-25.600
  • Display:3" + viewfinder 0.2"
  • Sensore:MOS 1 pollice
  • Peso:312 grammi
  • Prezzo base:699
Panasonic Lumix DMC-TZ101 Fotocamera compatta 20,1 MP 1" MOS 5472 x 3648 Pixel Nero

Pro

  • Zoom 10X
  • Display touch
  • Video eccellenti
  • Stabilizzazione al top
  • Display touch + viewfinder

Contro

  • Poco grip nell'impugnatura
  • Rumore ad alti ISO
  • Display non orientabile

I nostri voti

Costruzione8
Dimensioni9
Utilizzo8.7
Display8
Qualità foto8.4
Qualità video8.5
Voto finale8.4

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Classe 90, da sempre appassionato a tutto ciò che è tecnologico. Ama gli sport e guardare telefilm fino a tarda notte.
Nel tempo libero si diletta nella fotografia e nel montaggio video, oltre a provare a nascondere il suo accento terrone senza grossi risultati.

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