Quando Pokémon Go è stato lanciato lo scorso anno, nel giro di pochi giorni è divenuto uno dei giochi più popolari di sempre. Decine di milioni di persone giocano ogni singolo giorno al titolo di Niantic, che oltre a divertire i propri utenti con le dinamiche proprie della cattura dei Pokémon, li spinge a fare esercizio. Ciò nonostante, Niantic, The Pokémon Company e Nintendo non potranno fruire del bacino di utenza più grande del mondo, ovvero quello della Repubblica Popolare Cinese. Il governo cinese, infatti, ha deciso di mettere al bando il gioco per motivi di sicurezza.
Con una popolazione di quasi 1,4 miliardi di persone, la Cina risulta uno dei mercati più appetibili per gli sviluppatori di app. Penetrare nel mercato cinese è però estremamente difficile, dal momento che il controllo del governo è estremamente severo e rigoroso. Dal momento che non è stato possibile ottenere i permessi di autorizzazione per il rilascio di Pokémon Go, il gioco non verrà mai rilasciato in Cina, e la stessa sorte toccherà a tutti i giochi che dovessero presentare caratteristiche simili a quelle dell’app di Niantic, compresi quelli sviluppati in territorio cinese.
Le motivazioni che hanno spinto il governo cinese a non concedere a Niantic la licenza per la distribuzione di Pokémon Go, stando a quanto riportato da Reuters, sarebbero le seguenti: il gioco costituirebbe un “serio pericolo per i trasporti e per la sicurezza personale dei consumatori”. La revisione del gioco da parte dei censori ha evidenziato anche pericoli per la sicurezza nazionale, dal momento che la “geographical information security” costituisce una delle ragioni della bocciatura di Pokémon Go.
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