Lo scorso mese di ottobre Samsung ha raggiunto un importante traguardo: sarà la prima azienda ad avviare la produzione di massa di chip realizzati con tecnologia FinFET a 10nm. Nei confronti della precedente tecnologia FinFET a 14nm, il nuovo processo produttivo di Samsung promette un aumento delle performance pari al 27%, consumi ridotti del 40% e un incremento dell’efficienza del 30%. Non è dunque un caso che Qualcomm, leader mondiale nel campo delle telecomunicazioni e dei semiconduttori, abbia deciso di avviare una partnership con Samsung per la realizzazione del suo futuro SoC top di gamma Snapdragon 835.

L’adozione della tecnologia FinFET di Samsung con processo produttivo a 10nm permetterà a Qualcomm di offrire chip di dimensioni ridotte, garantendo così ai produttori OEM maggiore libertà nel design dei propri terminali, oltre che la possibilità di installare batterie più grandi o sviluppare dispositivi più sottili. Grazie all’impiego della tecnologia Samsung il nuovo Snapdragon 835, oltre a poter contare su un chip design più avanzato, avrà un impatto positivo sull’autonomia dei device che ne faranno uso.

Le novità non finiscono qui: il processore Snapdragon 835 sarà infatti il primo a includere la nuova versione della rinomata tecnologia di ricarica veloce di Qualcomm, Quick Charge 4. Stando alle specifiche del produttore, Qualcomm Quick Charge 4 offrirà una velocità di ricarica superiore del 20% rispetto a Quick Charge 3 ed una efficienza migliore del 30%, grazie alla tecnologia di ricarica parallela chiamata Dual Charge.

 

Quick Charge 4 supporta gli standard USB Type-C e USB Power Delivery, il che probabilmente permetterà a dispositivi quali i Nexus dello scorso anno e i nuovi smartphone Google Pixel, ma anche ai MacBook con connettività USB Type-C, di utilizzare alimentatori Quick Charge 4. La nuova iterazione di Quick Charge include inoltre la terza generazione della tecnologia INOV (Intelligent Negotiation for Optimum Voltage), che garantisce la gestione delle temperature in tempo reale. Qualcomm ha introdotto anche due nuovi PMIC (Power management integrated circuits), SMB1380 e SMB1381.

Ma cosa comporta questa nuova collaborazione tra Qualcomm e Samsung? Molto probabilmente, il produttore sudcoreano potrebbe decidere di adottare il nuovo Qualcomm Snapdragon 835 su alcuni dei suoi dispositivi. Dal momento che Snapdragon 835 è atteso per la prima metà del 2017, c’è la possibilità che i nuovi Samsung Galaxy S8 e S8 Edge (e chissà, anche un eventuale Note 8) possano farne uso. Va detto che l’utilizzo di processori Qualcomm su smartphone Samsung non è certo una novità: da alcuni anni infatti Samsung adopera i top di gamma Qualcomm per i propri flagship della serie Galaxy S nel mercato statunitense, riservando agli altri mercati le proprie soluzioni Exynos. Con l’avvio della partnership con Qualcomm, le cose potrebbero cambiare.

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