iPhone 7 sembra l’iPhone meno sorprendente di sempre: è il primo non-S a rimanere (quasi) identico al modello precedente, le aggiunte sono poco visibili ed il prezzo è ulteriormente salito.

Ad onor di cronaca, è il primo iPhone che recensisco ed il terzo che provo dopo l’antenato 3GS ed il recente 6S. Penso sia importante dare questa informazione perché sono stato un Android user praticamente da sempre, con l’eccezione di una decina di giorni con il 3GS nel lontano 2011. Ero passato al 6S appena a Luglio e per fortuna ho avuto modo di conoscere questo nuovo sistema operativo che è iOS prima dell’arrivo di questo 7.

Ho scelto di passare al 7 perché i (pochi) punti critici che potevo notare nel 6S sembrano essere risolti o quanto meno contenuti nel 7: ora la fotocamera è stabilizzata e più luminosa, la batteria dovrebbe durare di più e la nuova colorazione Black è proprio come l’avrei sempre voluta. Tuttavia si perde il jack audio, una tecnologia analogica sicuramente vecchia ma tutt’altro che obsoleta: il risultato finale di tutti questi fattori sarà positivo? Ma soprattutto, ha senso il passaggio da un precedente iPhone a questo iPhone 7?
Scopriamolo insieme.

OFFERTE

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SCHEDA TECNICA

Sistema Operativo Apple
Versione Sistema Operativo iOS 10
Dimensioni 67.1mm x 138.3mm x 7.1mm
Peso 138 grammi
CPU Apple A10 Fusion
RAM (GB) 2 GB
Memoria interna (GB) 32/128/256 GB
Pollici Display 4.7
Risoluzione Display 750 x 1334 pixel
Tipologia Display IPS LCD Retina
Megapixel Fotocamera 12
Capacita batteria (mAh) 1960

Vai alla scheda completa: Scheda tecnica Apple iPhone 7.

VIDEORECENSIONE

UNBOXING: STILE APPLE

iPhone 7 arriva in una scatola in pieno stile Apple ma leggermente diversa: la scritta iPhone ora ha un font diverso, più bold, ed all’interno troviamo:

  • l’iPhone 7,
  • un caricatore da parete con uscita 5V 1A,
  • un cavo USB-Lightning,
  • degli auricolari EarPods con connettore Lightning,
  • un adattatore jack da 3.5mm-Lightning,
  • una spilletta per rimuovere il carrello della nanoSIM,
  • una coppia di adesivi col logo Apple,
  • un manuale rapido.

La dotazione è sicuramente ricca ed onestamente non mi aspettavo un adattatore in confezione da parte di Apple, ma l’azienda di Cupertino cerca in tutti i modi di rendere solo parziale questa contentezza: a fine 2016, è possibile fornire in dotazione di uno smartphone tanto costoso un caricatore “lento”? Perché 1A in output è davvero il minimo accettabile per qualsiasi smartphone, anche economico. Da Apple mi aspetto di più.

Le sensazioni sono le stesse del 6 e del 6S: chi come me viene da questi modelli non noterà grosse differenze nei materiali e nel feeling dello smartphone. Altrettanto non si può dire a livello estetico, dove la nuova colorazione Black si fa notare in tutta la sua sobrietà ed allo stesso tempo in tutta la sua sportività.

Finalmente le linee per le antenne sono state spostate sui bordi e nelle colorazioni Black sono anch’esse nere, quindi mimetizzate in un design uniforme, più pulito che mai. (È pur vero che circa il 90% degli iPhone user coprirà lo smartphone con diverse cover, quindi tutti questi discorsi lasciano un po’ il tempo che trovano.)

NUOVO TOUCH ID: QUESTIONE DI FEELING

Una novità che si nota immediatamente è il nuovo Touch ID: il pulsante centrale, ormai caratteristico di tutti gli iPhone, non è più un vero pulsante ma è un tasto che Apple definisce “a stato solido”. Questo funzionerà solo al riconoscimento del tocco (quindi inutilizzabile con guanti o quando bagnato), ed in combinazione con il Taptic Engine va a simulare il feeling di un clic alla pressione, regolabile su 3 livelli di vibrazione diversi.

Inizialmente la sensazione è molto strana, sentire il pulsante fermo sotto il pollice è qualcosa di diverso dal solito (più semplice abituarsi per chi ha provato almeno una volta il Force Touch sui Macboook) ed inizialmente può destare qualche dubbio.

Tuttavia, nonostante il clic fisico dia sicuramente maggiore soddisfazione, devo ammettere che a questa nuova versione ci si abitua velocemente grazie alla vibrazione convincente, e tornare indietro ad un tasto fisico sembrerà poi un passo indietro. Provare per credere.

BYE BYE JACK AUDIO

La novità meno gradita è sicuramente l’assenza del jack audio da 3.5mm, forse troppo presto abbandonato da Apple: se da un lato la dotazione ricca di accessori Lightning permette di non avere grosse differenze nell’utilizzo di cuffie, ho notato qualche problema in più con altri tipi di accessori che sfruttano questo ingresso.

Per esempio: in auto, collegando l’iPhone allo stereo tramite cavo AUX ed adattatore, per qualche assurdo motivo l’audio non verrà trasmesso in alcun modo.
O ancora, collegando un microfono lavalier che collegato tramite jack ad iPhone 6S funzionava alla perfezione, con questo iPhone 7 ed adattatore non riuscirà a passare l’audio registrato tramite questo accessorio.

Ultimo appunto su questo adattatore: la qualità audio tramite jack è peggiorata rispetto ad iPhone 6S. Questo perché l’adattatore sfrutta per la riproduzione sonora un suo minuscolo DAC, che risulta di minore qualità rispetto a quello presente all’interno dell’iPhone (sia 6S che 7): non si tratta di una differenza esagerata, ma un orecchio fine noterà la differenza e l’audio leggermente meno potente e nitido.

L’assenza del jack comporta però un problema non risolvibile con la dotazione di iPhone: non si potrà usare l’ingresso Lightning come output audio se si carica lo smartphone o viceversa, in quanto c’è solo in connettore. Si tratta di una situazione limite ed Apple ha un adattatore anche per questo, solo che dovremo comprarlo a parte e non proprio a buon mercato.

Conclusione: una rivoluzione che vorrebbe portare maggiore praticità, eppure al momento è proprio la praticità ad essere peggiorata.

IMPERMEABILE MA SENZA GARANZIE

iPhone 7 è da quest’anno impermeabile, finalmente direi. Quindi nessuna preoccupazione se cade per sbaglio nel lavandino o se ci versiamo sopra qualcosa, non dovrebbe subire danni.

Nei miei test ho effettivamente verificato che non ha problemi a resistere a diverse condizioni tra doccia ed immersioni, tuttavia Apple non garantisce su questa feature: la garanzia infatti non copre danni dovuti all’acqua, quindi sta a voi “fidarvi”.
Apple non ha pensato uno smartphone da portare sott’acqua per farci delle immersioni, ma ha aggiunto una protezione certificata IP67 in grado di dare maggiore serenità durante l’utilizzo. Tutto qua.

DISPLAY: STESSA SOLFA

Uno degli aspetti dove apparentemente non ci sono state novità è il display: nell’iPhone 7 resta il solito pannello da 4,7 pollici IPS con risoluzione 1334×750, per un valore finale di 326ppi.

Seppur il dato relativo alla risoluzione possa sembrare obsoleto per un dispositivo di questa fascia di prezzo, nell’utilizzo risulta un ottimo display, quasi eccellente. I colori sono fantastici, la luminosità eccezionale, i contrasti molto spinti per essere un IPS e gli angoli di visione estremi, col classico punto debole a determinati angoli dove i neri diventano grigi. Sotto la luce diretta del sole si vede molto bene, tra i migliori in circolazione. Il sensore di luminosità funziona alla perfezione, con una regolazione morbida ma veloce e precisa.

Il nuovo display è “wide color” con standard DCI-P3, cioè è in grado di riprodurre una gamma di colori più ampia rispetto ai classici sRGB, con saturazioni e sfumature di colori mai viste su smartphone. Non si tratta di artefatti o colori “pompati” come nel caso degli AMOLED: la gestione dei colori è professionale, quindi i colori rispecchieranno maggiormente la realtà. Niente di falso, anzi colori ancora più veri.

Ad oggi questa tecnologia non fa la differenza perché è una caratteristica sfruttata solo dalle foto scattate con iPhone, che vengono visualizzate in maniera eccezionale, mentre la quasi totalità delle applicazioni devono aggiornarsi per supportare questa tecnologia.

Il punto di bianco è molto buono, ma con un confronto fianco a fianco con iPhone 6S il nuovo modello risulta presentare un display dalle tinte più calde e con un bianco più tendente al giallo, al contrario del 6S che risulta più freddo ed azzurrino.

La risoluzione può essere una delusione, ma nel quotidiano non ho notato differenza con pannelli FullHD montati su diagonali maggiori. Infatti è quasi impossibile vedere la griglia dei pixel ad occhio nudo se utilizziamo lo smartphone ad una distanza “normale”: l’unico vero aspetto sacrificato è l’utilizzo VR, per cui lo schermo di iPhone 7 risulterà così “pixeloso” da compromettere l’esperienza generale.

Preciso e scorrevole il touch, con un’ottimo feedback del Taptic Engine in determinate sezioni, come nello scorrere le voci di un elenco o nell’abbassare la tendina delle notifiche. Sono sciocchezze ma fanno capire quanto Apple ci tenga alla migliore esperienza d’uso possibile.

HARDWARE: POTENZA DEGNA DI UN MACBOOK

Come ogni anno, Apple monta un nuovo processore sui nuovi iPhone: quest’anno tocca all’A10 Fusion, un SoC quad-core che funziona con 2 core con clock elevati assegnati per operazioni complesse e 2 core a bassa frequenza per risparmiare batteria durante le operazioni più semplici o in standby.
Ogni processore di nuova generazione porta prestazioni sempre migliori, ma quest’anno Apple sembra essersi superata: il processore è una bomba e lo dicono sia i numeri che l’esperienza d’uso.

I benchmark (in questo caso noi abbiamo usato GeekBench 4) parlano di un processore che riesce a tenere botta con processori montati su portatili, come l’Intel Core M montato sui Macbook ed in alcuni ambiti se la gioca con lo Xeon da 6 core del Mac Pro. Ovviamente i benchmark non rappresentano un indice di qualità nell’esperienza d’utilizzo ma sono comunque un dato oggettivo ed è giusto riportarli.

Nel quotidiano questo A10 Fusion funziona benissimo, con un equilibrio tra prestazioni e consumi mai visto in precedenza su iPhone. Ogni tanto c’è qualche lag nelle animazioni ma questo non va ad inficiare l’utilizzo: probabilmente si tratta di un difetto di gioventù che verrà risolto nei prossimi aggiornamenti. Nei giochi iPhone 7 vola, con grafiche degne di console e quantità di dati elaborati in un lampo.

I 2GB di RAM, che su smartphone Android sarebbero un dato da entry-level, qui bastano ed avanzano grazie ad un iOS 10 che calza alla perfezione sull’hardware di questo iPhone 7.

Finalmente, ripeto FINALMENTE (scusate il maiuscolo ma è un finalmente tanto sentito) Apple risolve il problema dei tagli di memoria: i nuovi iPhone infatti partono da 32GB di memoria interna, passando per i 128GB ed arrivando al modello più estremo da 256GB. Io ho avuto in test il modello intermedio da 128GB e le memorie non sono solo più capienti ma sono incredibilmente veloci: probabilmente è anche qui che iPhone vince nell’esperienza generale su quasi tutti i competitors, montando delle memorie con velocità incredibili che aiutano ad avere prestazioni superiori. Le app si installano in un lampo e si aprono istantaneamente. Le differenze col precedente modello sono minime ma la combinazione con l’A10 Fusion permette velocità ancora maggiori.

Presente il WiFi dual-band che sembra avere anche una migliore ricezione, così come le antenne spostate sui bordi assicurano un segnale maggiore e più stabile. Leggermente peggiorata la qualità audio in chiamata, che ai massimi livelli ora presenta una resa più fredda e metallica: forse il trattamento d’impermeabilità ha influito sulla qualità dell’altoparlante, mentre nessun problema col microfono.

Necessaria menzione al Bluetooth 4.2 che era presente già sui modelli precedenti, ma che ora diventa molto più importante con l’assenza del jack audio: sulla carta potrebbe veicolare una qualità audio loseless ma finora non ho ancora trovato un’esperienza wireless di livello paragonabile ad una via cavo. Purtroppo ancora non ho potuto provare i nuovi AirPods o le nuove Beats con chip W1, ma la curiosità è tanta. Per ora giudizio in sospeso.

Apro parentesi sul fantomatico #hissgate, il problema di alcuni iPhone che presenterebbero come un sibilo o un ronzio durante l’utilizzo intenso: nel mio modello non ho riscontrato rumori molesti, nemmeno in momenti di silenzio quasi estremo. Non voglio dire che il problema non esiste, sia chiaro, però secondo me come in molti ambiti per iPhone si tende ad esagerare: o questo rumore è molto meno udibile di quanto immaginavo (magari appiccicando l’orecchio al telefono qualcosa si sente? Forse il mio udito è peggiorato a causa delle tante cuffie testate?) o sono stato fortunato a ricevere uno smartphone senza questo problema. Boh.

AUTONOMIA: iPHONE 7 ARRIVA A SERA

iPhone 7 ora monta una batteria di maggiori dimensioni, anche se 1960mAh sembrano sempre pochissimi se pensiamo che i competitor si attestanto di media tra i 3000-3500mAh.

Eppure, con una batteria che con Android arriverebbe all’ora del caffé, iPhone 7 riesce a migliorarsi ed arrivare a sera senza grossi problemi. Con un utilizzo intenso ci abbandonerà subito dopo cena, con un utilizzo moderato si potrà andare a letto con circa il 15% di autonomia.
Questo perché iPhone 7 consuma davvero pochissimo in standby: in una notte, collegato in WiFi, con tutti i servizi di notifica attivi e l’accensione automatica alla ricezione di un avviso, ha consumato solo il 4%.

iOS 10: IL VERO PLUS E L’UNICO LIMITE

iOS 10 è stata una delle “rinfrescate” più importanti che Apple abbia mai rilasciato, con piccole e grandi aggiunte che hanno influito pesantemente sull’esperienza d’uso.
Le maggiori modifiche (che abbiamo trattato in un video dedicato) riguardano:

– la lockscreen, ora personalizzabile con widget e di maggiore interazione grazie alle risposte rapide;
“Alza per attivare”, che permette di vedere al volo la schermata di blocco per qualche secondo quando solleviamo il dispositivo o lo prendiamo dalla tasca;
– l’app Messaggi rinnovata, con tanti effetti, applicazioni dedicate e possibilità infinite in mano agli sviluppatori;
Siri, che ora interagisce con le applicazioni e cambia voce (sia maschile che femminile);
– la nuova applicazione Casa, per gestire tutti gli accessori compatibili HomeKit da un unico dispositivo, quali luci, impianto audio e riscaldamento domestico;
– scatto il RAW tramite applicazioni di terze parti (come Lightroom);
– applicazioni di sistema disattivabili e removibili dalla home,
– refresh di app quali Musica, Maps e Foto.

Ho cercato di elencare in maniera molto veloce le novità di iOS 10, che non sono poche, così da potermi soffermare sull’esperienza d’uso.

iOS è da sempre molto semplice, forse anche troppo, ma con alcune funzioni avanzate fin troppo nascoste e difficilmente raggiungibili. È stato frequente per me dimenticare il percorso, o addirittura l’esistenza, di alcune funzioni di accessibilità molto interessanti, come la gestione della tripla pressione sul tasto Home o dell’Assistive Touch.

Un altro aspetto che non mi piace è che alcune impostazioni relative alle applicazioni devono essere gestite dalle impostazioni del telefono: trovo infinitamente più comodo gestire tutti i parametri e le funzioni di un’applicazione all’interno della stessa, senza dover uscire e modificare il tutto da un’altra schermata. Per esempio, l’applicazione Fotocamera, seppur semplice, veloce e discretamente potente, ci costringe ad entrare nelle impostazioni del telefono per cambiare la risoluzione dei video.

Per quanto riguarda stabilità e velocità del sistema non c’è nulla di cui lamentarsi. Come detto in precedenza, c’è ogni tanto qualche calo di frame in alcune animazioni ma questo non penalizza l’esperienza generale, che risulta veloce, fluida e piacevole in quasi tutte le situazioni.

Trovo assurdo che, al giorno d’oggi, iOS non permetta una gestione avanzata dell’interfaccia: non chiedo stravolgimenti, ma non riuscire a posizionare le icone nella posizione che voglio perché devono essere incollate tra di loro è una vera delusione.

Apprezzata anche la maggiore integrazione del 3D Touch nelle applicazioni o nei pulsanti del centro di controllo, così da rendere questa funzione più utile e meno sperimentale.

Le applicazioni per iOS sono sempre le migliori per stabilità e piacevolezza d’uso, oltre ad essere sempre disponibili prima per iOS.

Un OS evoluto ma ancora non adatto a tutti: perfetto per chi vuole qualcosa di veloce ed immediato nelle cose basilari, mentre ancora da migliorare per chi cerca qualcosa in più in quanto a personalizzazione ed apertura del sistema.

FOTOCAMERA: PICCOLI PASSI MA IMPORTANTI

Anche la fotocamera di iPhone 7 è migliorata senza stravolgere l’esperienza d’uso. Quest’anno la vera novità è appannaggio del 7 Plus che ha dalla sua una innovativa doppia fotocamera, mentre il 7 si deve accontentare dello stesso sensore da 12 megapixel dell’anno scorso, ma quest’anno ha dalla sua una maggiore apertura, che passa da f2.2 a f1.8, e la presenza della stabilizzazione ottica. Queste novità risultano interessanti soprattutto in condizioni di scarsa luminosità, ma non aspettatevi miracoli.

Di giorno le foto sono pazzesche, con un ottimo bilanciamento di tutti i fattori: buoni dettagli senza bisogno di esagerarli con un’elaborazione software, così come ottima la gestione dell’esposizione.

Al buio aumenta il rumore video ma un grande pregio dell’iPhone è che, rispetto ai competitors, mantiene il tempo di scatto discretamente veloce per avere scatti sempre nitidi e senza quell’effetto di movimento o micro-mosso che è facile ottenere al buio: per fare ciò però, iPhone 7 alza di molto gli ISO, comportando un rumore video più vistoso rispetto alle altre proposte top. È una questione di scelte: preferite evitare scatti mossi o il rumore video? Apple ha scelto, scegliendo la velocità di scatto rispetto alla pulizia dell’immagine.

I colori sono pazzeschi in quanto coprono lo stesso spazio colore DCI-P3 del display, e la differenza si vede soprattutto in quei colori di difficile resa sui sensori di smartphone come i rossi e i gialli che presentano maggiori informazioni rispetto a qualsiasi altro competitor.
Molto buono anche l’autofocus, che mi sembra più veloce rispetto a quello del 6S seppur non arrivi ai livelli del dual pixel del Galaxy S7, così come il nuovo quad flash lavora in maniera ottima mantenendo un miglior bilanciamento del bianco rispetto al passato.

Novità anche per quanto riguarda la fotocamera frontale: per i selfie Apple ha scelto di puntare su una 7 megapixel con obiettivo f2.2 grandangolare (ma non troppo), con anche qui un ottimo bilanciamento dei colori ed un tono della pelle quasi perfetto. Dico quasi perché con certe luci difficili i risultati potrebbero essere meno precisi.

I video sono al top: probabilmente i video di iPhone 7 sono i migliori che io abbia mai visto registrati da uno smartphone. Colori perfetti, buona nitidezza, risoluzione 4K, stabilizzazione incredibile e risultati stupefacenti in ogni condizione. L’unico appunto è che con scene davvero buie, rispetto ai competitors, sceglie ancora una volta di non diminuire il tempo di scatto e quindi il framerate, così da avere una ripresa sempre fluida: il rovescio della medaglia è che la scena registrata sarà più buia della concorrenza, ma molto più fluida e scorrevole.
La fotocamera frontale ora registra video-selfie in Full HD 1080p.

AUDIO STEREO: IL VOLUME PRIMA DELLA QUALITA’

Un’altra novità di iPhone 7 è il nuovo sistema di altoparlanti stereo, che sfrutta lo speaker posto sul fondo e “trasforma” la capsula auricolare in una seconda cassa, così da avere due sorgenti sonore separate in grado di dare maggiore spazialità.

Inizialmente non notavo una grossa differenza nell’utilizzo in quanto anche i precedenti iPhone avevano una buona resa sonora nonostante il singolo speaker, ma mettendo direttamente a confronto il 6S ed il 7 la differenza si sente. Non è una differenza abissale ma c’è, soprattutto per quanto riguarda il volume e l’ampiezza del suono.
Tuttavia non c’è quella qualità vista in altri dispositivi come HTC o ZTE, diciamo che Apple ha solo aumentato la pressione sonora senza però migliorare significativamente la qualità generale o aggiungendo una nota di bassi. Un miglioramento sì, ma che avrebbe potuto essere più significativo.

CONCLUSIONI: iPHONE 7 È SEMPRE UN iPHONE, NEL BENE E NEL MALE

iPhone 7 è un ottimo smartphone, senza se e senza ma. Il problema di molte critiche è che si basano sulla scheda tecnica quando sono anni che Apple punta sull’ottimizzazione più che sulle specifiche: iOS 10 è la vera arma in più di iPhone.

Qualcuno appunterà: “Allora prendo iPhone 6S, che costa meno ed ha iOS 10!” ed è vero, iPhone 6S rimane assolutamente valido e consigliabile, ma è proprio qui che la differenza la fa l’hardware, ossia nella concorrenza interna.
Esteticamente iPhone 7 non si discosta troppo dai predecessori e soprattutto con le cover sarà molto difficile distinguerlo, ma le differenze ci sono: migliore autonomia, migliore fotocamera, nuovo tasto home che col tempo diventerà sempre più potente ed impermeabilità, sono solo alcune delle novità, per alcuni piccole ma che nell’utilizzo si rivelano importanti. E permettermi un parere strettamente personale: la colorazione Black opaca è davvero stupenda.

Non esiste però lo smartphone perfetto e non lo è sicuramente il criticatissimo iPhone 7: l’assenza del jack audio è un’assenza importante in questo momento storico della tecnologia, il display seppur ottimo ha una risoluzione ferma a 3 anni fa e costa davvero troppo.
Apple ha finalmente raddoppiato i tagli di memoria dicendo addio al modello da 16GB, ma 799€, 909€ e 1019€ rispettivamente per i modelli da 32GB, 128GB e 256GB sono tanti, troppi, ingiustificabili.

iPhone è da sempre un’icona, nel bene e nel male: per alcuni è lo smartphone per eccellenza, veloce, potente e di facile utilizzo; per altri è uno smartphone da odiare, costoso, limitato, poco personalizzabile e con novità presenti da anni in altri smartphone.
Il problema è che entrambe le “campane” hanno ragione, o quanto meno non hanno torto a pensarla in questo modo: ci sono tanti smartphone validissimi a metà prezzo, alcuni addirittura ad un 1/3 del prezzo (vedi Huawei P9) che non sono così distanti quanto il prezzo sembra suggerire, anzi.

Quindi perché scegliere iPhone 7? iPhone 7 è il miglior smartphone con iOS 10, l’unico OS pensato e sviluppato per l’hardware su cui viene montato.

C’è a chi piace una fantastica mangiata abbondante in trattoria per pochi spicci, così come c’è chi preferisce mangiare meno ma con qualità e ricercatezza spendendo una fortuna: per gli smartphone come per il mangiare, è tutta una questione di gusti.

 

 

Apple iPhone 7

Scheda tecnica

  • Display:4.7
  • CPU:Apple A10 Fusion
  • RAM:2 GB
  • Memoria Interna:32/128/256 GB
  • Fotocamera:12Mp
  • Sistema Operativo:iOS 10
Apple iPhone UK sim-free smartphone colore Nero (Ricondizionato), 32 GB

Pro

  • Impermeabile
  • Fotocamera migliorata
  • iOS 10
  • Nuovo Touch ID dalle infinite possibilità

Contro

  • Jack audio rimosso troppo presto
  • Prezzi esagerati
  • Risoluzione display ferma a 3 anni fa

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I nostri voti

Design ed ergonomia9.5
Materiali e costruzione10
Display8.5
Prestazioni9.5
Autonomia7.8
Software ed ottimizzazione9.5
Fotocamera e multimedialità9.5
Rapporto qualità-prezzo6.5
Voto finale8.9

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Classe 90, da sempre appassionato a tutto ciò che è tecnologico. Ama gli sport e guardare telefilm fino a tarda notte.
Nel tempo libero si diletta nella fotografia e nel montaggio video, oltre a provare a nascondere il suo accento terrone senza grossi risultati.

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