Era il 2015 quando Mortal Kombat X arrivava sulle console e sui PC di tutto il mondo ed oggi a distanza di 4 anni possiamo finalmente riprendere in mano uno dei picchiaduro più apprezzati e al contempo sfacciati di sempre grazie all’arrivo di Mortal Kombat 11.

Mortal Kombat 11 è infatti disponibile da Aprile 2019 su PC, console Playstation, Xbox e Switch. Ancora una volta a capo del progetto troviamo il nostro caro Ed Boon che insieme al team Netherrealm e WarnerBros ci riportano nei Regni Esterni per riprendere le vicende proprio li dove le avevamo lasciate nel 2015 con il capitolo precedente.

Le aspettative per questa ultima installazione della saga sono veramente alte visto sopratutto l’ottimo feedback degli utenti per Mortal Kombat X, che ha visto una vita longeva e molto movimentata anche sotto i riflettori del panorama competitivo.

Forte di questa eredità Mortal Kombat 11 cerca di tenere quello che di buono è stato costruito in questi ultimi anni cercando di dare maggiore risalto proprio all’aspetto tecnico del gioco, seppur non tralasciando la brutalità che da sempre è stato il marchio di fabbrica del titolo.

Senza troppi indugi buttiamoci quindi nell’arena per scoprire se MK11 sarà davvero riuscito a migliorare un picchiaduro già solido dal punto di vista tecnico e narrativo del suo predecessore.

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Storia MK11

Per il casual gamer di turno la trama di Mortal Kombat potrebbe rivelarsi come un gustoso contorno a quelle che sono le solide meccaniche dei combattimenti, tuttavia questa volta è più appagante che mai.

La storia riprende proprio li dove l’avevamo lasciata nel 2015 in Mortal Kombat X e questa volta dobbiamo davvero fare i complimenti a tutti quelli che hanno lavorato al progetto poiché per quanto riguarda la modalità storia sono stati fatti enormi salti i avanti sotto tutti i punti di vista.

Se nei capitoli precedenti la storia di Mortal Kombat era a tratti ripetitiva e sottotono per animazioni e doppiaggio, in Mortal Kombat 11 l’impegno per un prodotto di qualità è tangibile. Per completare la modalità principale serviranno circa 4-5 ore di gioco intervallate da circa una trentina di combattimenti con i vari personaggi giocabili.

Ma quello che più ci ha colpito è che per la prima volta abbiamo avuto modo di immergerci piacevolmente negli eventi narrati, sopratutto per via dell’alta qualità dei modelli 3D e delle relative animazioni, ma anche per un doppiaggio in Italiano veramente valido. Una sorpresa dal momento che il doppiaggio di Mortal Kombat X al tempo ci fece storcere il naso.

Mortal Kombat 11 2

Questa volta il team Netherrealm Studios ha puntato infatti molto sulla qualità audio/visiva e a testimonianza di questo troviamo diversi studi VFX esterni che hanno lavorato per gli effetti speciali di Mortal Kombat 11. Il tutto è appoggiato sull’ormai solido Unreal Engine con motore Havok che Netherrealm ha avuto modo di spremere per bene già con Injustice 1 e 2 e Mortal Kombat X.

Le battaglie della storia sono molto più grandi, con lunghe e piacevoli scene di intermezzo tra un combattimento e l’altro che ci spiegano meglio la storia e i personaggi. Animazioni, musiche ed effetti speciali ci hanno lasciato la giusta sensazione in bocca dopo aver completato la story-mode grazie anche ad una sapiente narrazione intervallata anche da scene dai toni più leggeri.

Non vogliamo spoilerarvi la trama di MK11 quindi ci limiteremo a dirvi che la narrazione riprenderà proprio la dove l’avevamo lasciata la scorsa volta, con la morte di Shinnok per mano di Cassie Cage.

Mortal Kombat 11 3

Raiden è ora diventato corrotto e pianifica di proteggere la terra distruggendo tutto quello che si para sul suo cammino e rendendo impotente Shinnok privandolo della sua testa.

Questo non va a genio a Kronika, madre di Shinnok e custode del tempo che vuole ora riscrivere una nuova linea temporale per evitare le manomissioni da parte di Raiden. Nel frattempo sulla terra un team speciale di forze armate capeggiate da Sonya, Cassie Cage e Jacquie Briggs organizzano le forze per prepararsi all’imminente scontro.

 

Gameplay

Meno SMASH, Più strategia

A prima vista sembrerebbe che non ci siano grandi capovolgimenti di gameplay: le meccaniche principali sono infatti rimaste per lo più invariate rispetto a MKX anche se troviamo piccole novità che faranno una grande differenza sopratutto se avete intenzione di giocare in modo un po’ più serio a Mortal Kombat.

Alcune di queste scelte tecniche le abbiamo già viste su Injustice 2 e vengono riproposte anche in Mortal Kombat. Ma la novità principale è sicuramente la scelta e personalizzazione delle varianti.

Crea la tua variante

In Mortal Kombat X potevamo scegliere tra 3 varianti per ogni personaggio: questo permetteva di avere set abilità speciali differenti che andava ad influire sul gameplay, infatti il cambio di variante apriva le porte a diversi mashup e combo, chiudendone però altre.

Mortal Kombat 11 Roster Leak

In Mortal Kombat 11 viene riprodotto questo meccanismo andando però a fondersi con quanto avevamo già visto con Injustice 2 e la sua personalizzazione dei personaggi. Di base potremo scegliere tra 2 varianti per ciascun personaggio, tuttavia avremo diversi slot liberi per creare le nostre varianti, assegnando fino a 3 skill diverse dal set disponibile di ogni personaggio. Ricordiamo che al lancio sono disponibili i seguenti personaggi nel roaster:

  • Baraka
  • Cassie Cage
  • Cetrion
  • D’Vorah
  • Erron Black
  • Frost [dopo aver completato il gioco]
  • Geras
  • Jacqui Briggs
  • Jade
  • Jax
  • Johnny Cage
  • Kabal
  • Kano
  • Kitana
  • Kollector
  • Kotal Kahn
  • Kung Lao
  • Liu Kang
  • Noob Saibot
  • Raiden
  • Scorpion
  • Shao Kahn [bonus preordine]
  • Skarlet
  • Sonya Blade
  • Sub-Zero

Questo rende il gameplay veramente variegato ( forse anche troppo ndr.) in quanto avremo tantissime combinazioni diverse per ogni personaggio che si traducono in combo più o meno estese e potenti se sfruttate a dovere.

Doverosa nota per il gioco competitivo: per quanto riguarda i tornei ufficiali vi saranno 2 varianti che si potranno usare per ciascun personaggio: queste NON sono quelle due che troverete di default, ma potrete vederle nella modalità Torneo oppure nelle personalizzazione dei personaggi in quanto sono contraddistinte dall’icona di una coppa tra i vari set predefiniti.

Mortal Kombat 11 5

Vietato correre a bordo piscina

Le novità principali di questo titolo sono sicuramente la rimozione dello scatto per correre. La mobilità è infatti stata sacrificata in MK11 lasciando gli spostamenti rapidi solamente ai doppi passi in avanti e indietro e alla distanza naturale delle varie abilità. Di conseguenza la barra della stamina è completamente sparita.

 

Più energia = Più strategia

Un’altro cambiamento sono le barre delle abilità: in MK X avevamo nella parte inferiore una sola barra divisa in 3 tacche che dovevamo riempire per poter utilizzare abilità potenziate, wake-up, cancel e X-Ray. Nel nuovo Mortal Kombat 11 troviamo un approccio molto più mirato infatti avremo 2 barre divisa ciascuna in 2 sezioni per un totale di 4 segmenti di barra da riempire divisi 2 per le skill di attacco e 2 per le skill difensive.

Abilità Mortal Kombat 11

Nella parte inferiore possiamo vedere le due barre per attacco e difesaQueste si ricaricano con il tempo e sono utilizzate in maniera e in quantità differente: ad esempio per potenziare una mossa potremo consumare 1 tacca della barra d’attacco. D’altro canto per utilizzare gli elementi interattivi della mappa dovremo sacrificare 1 barra di difesa, la stessa che useremo se vogliamo ad esempio effettuare un wake up istantaneo o un rotolamento evasivo.

Questa scelta all’atto pratico rende il gioco molto meno impulsivo ma molto più strategico: utilizzare troppe barre difensive ci lascerà scoperti alla pressione dell’avversario e viceversa.Un’attenta gestione delle risorse potrebbe infatti decretare il vincitore del round.

 

Fatal “X-Ray” Blow

In Mortal Kombat 11 dobbiamo dire anche addio agli X-Ray che vengono tuttavia riprodotti sotto un’altro nome. La mossa X-Ray in MK X consumava tutta la nostre barre per un attacco micidiale a raggi-X che solitamente infliggeva un grande quantitativo di danni ( quando andava a segno).

A quel punto bastava ricaricare nuovamente 3 barre per poter eseguire un nuovo colpo X-Ray. Dimentichiamoci tutto perché in Mortal Kombat 11 avremo a disposizione un “fatal blow” che è in tutto e per tutto una mossa X-Ray con un altro nome, ma sopratutto con meccaniche di attivazione diversa.

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Potremo utilizzare il nostro Fatal Blow quando la vita è bassa per ribaltare la situazione e sopratutto ne avremo a disposizione 1 solo per match, quindi se lo usiamo nel primo round non potremo utilizzarlo nei successivi.

Ancora una volta possiamo capire quanto Mortal Kombat 11 miri ad essere più strategico: se vogliamo vincere dovremo cercare il momento e il round migliore per massimizzare i danni inferti e come sugfgerisce il nome il modo migliore per utilizzarlo è proprio quello per infliggere il colpo di grazia e vincere il round – sarebbe infatti imbarazzante utilizzarlo eppoi perdere il round e di conseguenza sprecare il nostro Fatal Blow. Da notare che a differenza di MKX, se il Fatal Blow non va a segno ( perché schivato o parato ) avremo modo di riprovarci dopo alcuni secondi di cooldown.

mortal kombat 11 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fatality e Brutality come se piovesse ( sangue )

Il marchio di fabbrica di Mortal Kombat è senza ombra di dubbio la sua brutalità, sopratutto quando si tratta del colpo finale dove potremo dare sfogo alla nostra rabbia repressa con Fatality degne del miglior film di Hollywood.

Fatality e Brutality ritornano infatti più dirompenti che mai, complici anche un motore grafico e texture ( sopratutto quella del sangue ) che rendono le Fatality un vero tripudio di cattiveria: a chi non piace fare a brandelli il proprio avversario dopo un intenso match?

Come per il suo predecessore ogni personaggio ha 2 Fatality ( di cui una sbloccabile attraverso la Kripta ) e 2/3  Brutality di cui una è standard per tutti e corrisponde al colpo finale con Uppercut (GIU + 2).

 

Pietà!

Piccola nota per il “Mercy” ovvero una novità di MK11 che durante la Fatality tenendo premuto L2 ( nel caso di Playstation ) e premendo giù, giù, giù e lasciando L2 attiverà la “grazia” restituendo al nemico una manciata di vita. Vediamo solo di non fare figuracce mostrando pietà al nostro avversario per essere poi brutalmente eliminati.

MK mercy

 

Ma che sono questi numeri? Frame, tempo di avvio, recupero e molto altro

Se siete appassionati di picchia duro e avete visto qualche match competitivo allora saprete già cosa sono tutti questi brutti termini come frame, tempo di avvio e recupero e via dicendo. Questi valori sono sempre stati mostrati nelle mosse degli ultimi Mortal Kombat ( cosa che quasi nessun altro gioco fa ndr. ) per tutti i giocatori più abili che vogliono studiare il proprio personaggio nel dettaglio.

Per tutti gli altri dovete sapere che ogni volta che premiamo un tasto ( o combinazioni di essi ) viene eseguito dal personaggio un determinato attacco. Ecco, ognuno di questi attacchi avrà una sua durata, un tempo in cui vengono inflitti i danni e un tempo di recupero prima che questa finisca l’animazione e possiamo infilare un nuovo input.

Questi numeri corrispondono quindi ai frame, ovvero ad una singola immagine a schermo. Se considerate ad esempio un gioco che gira a 30FPS questo vuol dire che una mossa che impiega 20 frame per iniziare a fare danno impiega 0,66 secondi prima di “colpire” l’avversario.

In parole povere questo spiega perché un semplice pugno  è molto veloce e infligge pochi danni piuttosto che un doppio calcio rovesciato in aria che infliggerà sicuramente più danni ma avrà più zone “scoperte” dove l’avversario potrà punirci con attacchi, in quanto richiede più tempo per far si che l’animazione venga completata.

Un esempio pratico? Ecco qua:

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La tecnica “Lancia” di Scorpion ci dice che è un Attacco Alto che farà 6 danni se colpisce l’avversario e 1,250 danni se l’avversario si sta parando. Spear ha un tempo di avvio di 17 frame nel quale non infligge danni all’avversario, seguiti da 30 frame dove l’animazione infliggerà i danni e un tempo di recupero prima di attivare l’abilità successiva di 40 secondi.

Questo aspetto molto tecnico è tuttavia alla base di qualsiasi picchia-duro e se vogliamo giocare seriamente sono valori che dobbiamo imparare a capire e interpretare in modo da poter contrattaccare velocemente l’avversario o entrare con una combo laddove il nostro avversario sia rimasto scoperto.

Saper leggere e padroneggiare questi valori insieme alla pratica sono la chiave per diventare un abile combattente in Mortal Kombat 11.

 

Nuove modalità ma sopratutto…

Mortal Kombat 11 introduce qualche nuova modalità e affina quelle che avevamo già avuto modo di vedere nel capitolo precedente. Oltre alla modalità Storia troveremo diverse opzioni per cimentarsi sia con amici che con l’AI.

Troviamo infatti le Torri Klassiche e le Torri del tempo. Le prime ci permetteranno di accedere ai finali singoli di ciascun personaggio, mentre le torri del tempo sono sfide che cambiano periodicamente e ci ricompenseranno con oggetti di personalizzazioni, valuta per la cripta e molto altro.

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Troviamo inoltre le battaglie IA ovvero dopo aver costruito il nostro team di Attacco e Difesa composto da 3 personaggi cadauno, potremo farli sfidare in modo automatico contro i personaggi degli avversari. Oltre ad un certo fattore random, quello che influisce è la personalizzazione dei singoli personaggi che grazie a level up ed equipaggiamenti saranno più o meno forti dei nostri avversari. Anche qui le ricompense sono varie valute e oggetti cosmetici per i nostri personaggi.

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Per quanto riguarda le scazzottate con amici c’è una modalità co-op locale e una modalità Torneo. Quest’ultima è sostanzialmente la modalità Co-Op per due giocatori che sarà utilizzata nei tornei ufficiali e differisce per alcune piccole cose, in primis per la possibilità di usare solamente le varianti da torneo dei personaggi e per il fatto di non poter mettere abilità e combo a schermo per una consultazione rapida. Inoltre il tempo sarà prefissato e la scelta dell’arena sarà casuale tra quelle votate dai giocatori.

Ovviamente non manca la modalità on-line per giocare contro player di tutto il mondo e la Kripta di cui vi parleremo tra poco.

Non da dimenticare infine la modalità Allenamento che questa volta è veramente ben strutturata e si presenta come un vero e proprio hub per insegnare al giocatore sia la teoria che la pratica di Mortal Kombat 11. Non troveremo infatti solamente il classico tutorial che ci spiega salti, attacchi e mosse speciali ma un vero centro d’addestramento.

Oltre al solito tutorial potremo infatti approfondire sessioni specifiche per migliorare determinati aspetti più tecnici del gameplay come i wake-up, le combo o l’addestramento per le fatality. Troveremo inoltre un’ampia spiegazione che ci farà capire cosa sono tutti quei numeri che vediamo accanto ad una mossa andando così a spiegarci il significato di frame all’interno di un picchiaduro e il motivo per cui alcune mosse sono più indicate di altre per contrattaccare avviando una combo piuttosto che per infliggere danni diretti.

Una sezione veramente ben curata che finalmente spiega a tutti terminologie che fino ad ora erano solo per hardcore gamer o per appassionati del genere.

 

…tantissimo grinding

Come avrete capito dalle varie modalità in Mortal Kombat 11 c’è veramente molto da fare oltre alla storia e ai combattimenti online. Questo perché rispetto al capitolo precedente abbiamo l’aggiunta del Gear System che permette di personalizzare il proprio personaggio sia dal punto di vista estetico che da quello tecnico. Due aspetti che in Mortal Kombat X erano praticamente assenti.

Potremo passare quindi molto tempo per cercare di sbloccare nuove skin per il nostro personaggio o accessori estetici come la fibbia di Jhonny Cage piuttosto che i ventagli di Kitana.

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Ma tutto questo ha ovviamente un costo che in valuta di gioco potremo ottenere proprio grazie a tutte queste modalità descritte sopra che forniranno equipaggiamento o – più frequentemente – valute in-game che dovremo spendere nella Kripta per sbloccare fatality, artwork, skin, oggetti cosmetici e molto altro.

 

Ehi! Chi vuole una Skin?

Inutile dire che gran parte degli oggetti che riceviamo è totalmente Random quindi ci sarà bisogno di molto tempo per raccogliere tutte le valute necessarie per sbloccare i tantissimi scrigni presenti nella Kripta. Se quindi state cercando una specifica skin per il vostro personaggio in bocca al lupo: vi aspettano tante ore di grinding selvaggio tra torri, combattimenti online e combattimenti AI.

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Un aspetto che mira a mantenere il giocatore su Mortal Kombat 11 più a lungo e allo stesso tempo fornisce ricompense estetiche per personalizzare i propri personaggi. Ricordiamo che gli elementi cosmetici sono – appunto – puramente estetici. A differenza dell’equipaggiamento che potrebbe alterare le prestazioni del nostro personaggio. Ovviamente questo influirà leggermente sui match e non è contemplata questo tipo di personalizzazioni in eventi di torneo ufficiali per ovvie ragioni.

 

La Kripta più figa di sempre

In tutti i Mortal la Kripta è stato quella sorta di mini-game con il quale è possibile sbloccare contenuti aggiuntivi in-game come fatality, gettoni per le fatality facili, personalizzazioni varie e altri collezionabili di Mortal Kombat come colonne sonore e bozzetti dei personaggi e degli stage. Con Mortal Kombat 10 avevamo una Kripta abbastanza simpatica, non troppo variegata, con qualche jump scare e qualche enigma molto guidato.

In Mortal Kombat 11 la Kripta è invece quasi un prodotto a se stante e questo per via della sua complessità, dei segreti che racchiude e per via dei tantissimi scrigni apribili al suo interno. Iniziamo dicendo che questa volta la Kripta è “ambientata” sull’isola di Shao Kan e di conseguenza sarà un luogo famigliare a molti.

Il nostro eroe si muoverà con telecamera in terza persona e avremo modo di girovagare per gli ampi spazi dell’isola alla ricerca di forzieri e altri elementi con cui interagire. Ad esempio all’inizio della cripta troveremo il martello di Shao Khan con il quale potremo farci strada tra elementi distruttibili o pareti che potremo sfondare per accedere ad aree segrete o scorciatoie. In seguito troveremo altri oggetti come la benda di Kenshi per poter vedere al buio e rivelare creature nemiche o passaggi segreti.

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Il tutto all’interno di un’area molto vasta, infatti avremo anche modo di visitare le caverne di Goro oppure lo stage celebre sin dal primo Mortal Kombat con il ponte sospeso e gli spuntoni al chiaro di luna.

Questa Kripta è decisamente più soddisfacente delle precedenti per tantissimi aspetti, a cominciare dalla mobilità e dalla grafica che è degna di un gioco del 2019. Gli scrigni da aprire sono un’infinità e si dividono per tipologia: ognuno di essi si aprirà con una moneta diversa: quelli comuni richiederanno monete mentre altri anime, cuori (ottenibili tramite missioni o Fatality ) mentre altri ancora necessitano di piccoli mini-game per essere aperti.

Oltre a questo ci è piaciuto che vi siano sparse molte citazioni ed easter egg agli altri capitoli di Mortal Kombat, inoltre alcuni eventi della Kripta ci faranno capire cosa è successo agli altri personaggi di Mortal Kombat non presenti in questo titolo. Insomma, nel complesso la Kripta si è rivelata molto divertente con enigmi da risolvere e pareti invisibili da scovare; i bauli da aprire sono un’infinità ed è possibile rigenerarli tramite appositi oggetti chiamati amuleti di Kronica.

Per non farsi mancare niente vi saranno anche zone della mappa inaccessibili fino a quando non troveremo oggetti che è possibile creare grazie a delle ricette e oggetti che recupereremo nelle varie modalità

 

Konclusioni

Mortal Kombat 11 è un gioco solido e maturo sotto tutti i punti di vista. Ed Boon e tutto lo studio Netherrealm e WarnerBros hanno saputo alzare l’asticella proponendo un titolo che non si discosta troppo per feeling dal capitolo precedente.

Le modifiche apportate sono poche ma sostanziali per chi viene da altri titoli dello stesso studio. Mortal Kombat 11 prende quello che di buono c’era in Mortal Kombat X integrando meccaniche che abbiamo avuto modo di sperimentare con il più recente Injustice 2 dando vita ad un picchiaduro ben strutturato che strizza l’occhio al mondo competitivo.

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Gli ottimi traguardi raggiunti in questo senso con MK X sono infatti percepibili alla base del nuovo MK11; si vede chiaramente che il gioco è pensato per dare vita ad emozionanti tornei professionali.

A testimonianza di questo c’è la modalità Tutorial che è molto curata e spiega anche aspetti strettamente tecnici come i frame delle mosse e il significato di ognuno dei suoi valori, a cominciare dal tipo di danno fino al tempo di cooldown di ogni singolo pugno. Se si vuole infatti giocare in modo competitivo è d’obbligo sapere il significato di questi valori per prevalere sull’avversario.

Il comparto multimediale è ai massimi storici e non a caso per questo capitolo sono stati reclutati molti studi VFX esterni per occuparsi degli effetti speciali e dei modelli 3D. I personaggi sono veramente ben caratterizzati, con texture di altissima qualità e mockup dei movimenti veramente impeccabile.

Se con MK X avevamo raggiunto già un picchiaduro realistico con MK11 questo standard è stato alzato. Anche il doppiaggio in Italiano è finalmente di ottima qualità, a differenza del capitolo precedente dove voci e adattamento dei doppiaggi non sempre rendevano giustizia al gioco.

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Ben apprezzata l’introduzione di nuove modalità anche se qualcuna – come le battaglie AI sembrano solo un pretesto per accumulare più oggetti e valute possibili ai fini della Kripta.

La storia principale è relativamente corta ( 3-4 ore ) ma se consideriamo la tipologia di gioco probabilmente siamo anche sopra la media.

Inoltre le  scene di intermezzo realizzate in-game sono veramente belle, con ambientazioni uniche, animazioni molto varie e un doppiaggio in Italiano eccellente. La storia scorre via molto bene ed è simpatica ed avvincente da seguire, con una trentina di combattimenti e un finale multiplo.

Il roaster dei personaggi è ben variegato sopratutto se consideriamo tutte le varianti che possiamo creare. Inoltre, come da tradizione, aspettiamoci almeno altri 8 personaggi come DLC nei prossimi mesi ( tra cui qualche esclusiva WB tra cui si vocifera Terminator ).

Le tre varianti del capitolo X sono state sostituite con 2 varianti di default e altre 2 per i tornei anche se grazie agli slot liberi avremo modo di modificare il nostro personaggio dando così vita a varianti totalmente nuove e uniche che si adattano al nostro stile di gioco. A questo si affianca un profondo meccanismo chiamato Gear System che permette di modificare e personalizzare il nostro personaggio sia dal punto di vista estetico che “funzionale” andando a modificare statistiche del personaggio.

La quantità di oggetti presenti in-game è veramente alta a cominciare dalle diverse valute di gioco ( monete, anime ,cuori ..) fino ad oggetti unici da combinare per aprire determinate aree della Kripta – che tra l’altro è la migliore creata fino ad ora per ambientazioni e meccaniche.

L’eccessiva quantità di oggetti personalizzabili mi ha creato qualche confusione all’inizio ma sono sicuro che piacerà a chi vuole personalizzare il proprio combattente nei minimi dettagli.

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Questa quantità di oggetti, insieme a piccole aggiunte come e diverse valute e le quest giornaliere sono un incentivo per il giocatore per rimanere incollato al titolo e magari sperimentare utilizzando qualche nuovo personaggio o qualche particolare Brutality ma nel complesso abbiamo rilevato un sistema di grinding ( accumulo oggetti ) molto ripetitivo e frustante se abbiamo intenzione di sbloccare tutto quello che Mortal Kombat 11 offre, sopratutto per via di alcune oggetti , come i cuori, che necessitano di tempo per essere raccolti.

In definitiva Mortal Kombat 11 è un gioco brutalmente appagante e con delle solide meccaniche, che strizzano l’occhio al mondo competitivo.

Complimenti ad Ed Boon e il suo team è riuscito ancora una volta a mettere a segno un gioco che ha fatto la storia dei picchia-duro e che non sembra intenzionato ad uscire di scena troppo presto.

 

 

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I nostri voti

Trama8
Audio/Video9.5
Meccaniche8.5
Longevità8
Gameplay9
Voto finale8.6

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Co-fondatore e amministratore di Techzilla. Adora le nuove tecnologie e si occupa principalmente dell'amministrazione, del settore marketing e dell'aspetto grafico del sito.

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