Quando durante la presentazione vedi un tizio far smorfie davanti ad uno smartphone per dimostrare le capacità delle Emoji AR, vien da pensare che il contenuto tecnologico del prodotto sia poco.

Nella cornice di Barcellona avevo sbagliato, Samsung ha operato con il contagocce ma non si è fatta ingolosire da facili ispirazioni. Era difficile far meglio del Galaxy S8, in alcuni aspetti però,Galaxy S9 e Galaxy S9+ hanno fatto dei passi in avanti decisi.

Videoreview Samsung Galaxy S9+

Unboxing Samsung Galaxy S9+

C’è da ammettere che Samsung è l’unico produttore a curare la dotazione dei suoi smartphone, sopratutto quelli di fascia premium. Dentro il sobrio box, oltre il vitale caricatore rapido e il cavo usb type c, è possibile trovare delle cuffie auricolari in-ear di AKG decisamente apprezzate. Non solo, c’è la gradita presenza di due adattatori. Il primo è usb type c – usb full size, il secondo è un adattatore usb type c a micro-Usb. C’è tutto il necessario e anche di più, brava Samsung (ovviamente non manca Galaxy S9+).

Scheda tecnica Samsung Galaxy S9+

Samsung sa come come fare hardware, il potente processore Exynos è fatto in casa. Anche il display SuperAMOLED è sviluppato da Samsung stessa, così come le memorie. Per questo motivo Galaxy S9+ non fa rinunce, le specifiche sono da flagship. Ecco la scheda tecnica di Samsung Galaxy S9+:

Sistema Operativo Android
Versione Sistema Operativo Android 8.0 Grace UX Oreo
Dimensioni 147.7mm x 68.7mm x 8.5mm
Peso 163 grammi
CPU 9810 SAMSUNG Exynos 9 4x 2.8 GHz M3 Mongoose + 4x 1.7 GHz Cortex-A55
GPU Mali-G72 MP18
RAM (GB) 6 GB
Memoria interna (GB) 64 GB
Pollici Display 6.2
Risoluzione Display 1440 x 2960 pixel
Tipologia Display Super AMOLED Touchscreen Capacitivo Multitouch colori 16 milioni Gorilla Glass 5
Megapixel Fotocamera 12
Capacita batteria (mAh) 3500

Vai alla scheda completa: Scheda tecnica Samsung Galaxy S9+.

Design Samsung Galaxy S9+

Il 2018 è iniziato con un copia-incolla di dimensioni bibliche nel mondo tech per quanto riguarda il design di tanti smartphone Android. Samsung però non casca in questo facile tranello, ha già creato linee iconiche con il suo Galaxy S8.

Esteticamente Samsung Galaxy S9+ è aggressivo, di carattere ed elegante. Basta poggiarlo su un tavolo per restare affascinati dalla sua bellezza, i riflessi sul vetro curvo frontale regalano delle linee dinamiche e futuristiche. La fusione con il profilo in alluminio è perfetta, precisione chirurgica per l’assemblaggio di S9+.

Lo si lascia scivolare tra le mani e si scopre che anche il retro regala le stesse sensazioni del frontale, la simmetria qui è sui massimi livelli. Non solo, il colore di Galaxy S9+ è vivo, cambia la sua intensità a seconda della luce che lo accarezza. Si riempie di impronte ma si può pulire senza problemi, magari anche con un panno umido che grazie alla certificazione IP68 non creerà problemi.

Di nuovo, Galaxy S9+ è design puro ma scivola un po’, ci son tantissime curve che rendono comodo l’utilizzo ma il profilo in alluminio diventa molto sottile e bisogna fare attenzione alla presa.

Questi sono i “prezzi da pagare” per mettersi in tasca un device premium, di classe e ben identificabile. Ah, finalmente il sensore di impronte digitali è in una posizione comoda, posto sotto la fotocamera, funzione bene ed è veloce.

Display e audio Samsung Galaxy S9+

Samsung realizza i migliori display in commercio e, come da tradizione, il nuovo Galaxy ha il miglior pannello in circolazione, la tradizione non cambia con Galaxy S9+. SuperAMOLED HDR da 6.2″ in 18,5:9 dalla risoluzione 2160×1440 pixels. Tanti numeri per per una sola parola: spettacolare.

Un display con dei colori forti, intensi, vibranti senza risultare innaturali come gli Amoled di qualche anno fa. Il contrasto è elevatissimo grazie ai neri assoluti e un punto di bianco preciso. Non c’è nulla che non sia al top in questo display, gli angoli di visuale sono perfetti, alla luce del sole si legge alla perfezione grazie al picco massimo di 1130 nits. Una goduria per gli occhi, l’arma perfetta per chi adora guardare contenuti in mobilità.

Quest’anno anche l’audio è al livello del display. Galaxy S9+ integra una configurazione dual speaker (curata da AKG) formata dalla cassa sul profilo inferiore e la capsula auricolare. Un set-up tweeter + woofer enfatizzato da Bolby Atmos che riesce ad esaltare ogni singolo tono emesso. Il volume massimo è molto elevato mantenendo comunque un suono in uscita pulito e cristallino. C’è anche il buon vecchio jack da 3,5mm, non facile da trovare di questi tempi. L’audio in cuffia con le AKG in confezione è decisamente valido, limpido e godibile per lunghe sessioni.

Per display e audio le somme si possono già tirare, Samsung Galaxy S9+ è la macchina definitiva, quella più completa e soddisfacente per divorare Netflix o Youtube.

Utilizzo Samsung Galaxy S9+

C’è Android 8.0 Oreo totalmente nascosto dalla Samsung Experince 9.0 e le sue innumerevoli possibilità. La Experience 9.0 regala un gran bel impatto estetico, tutti i servizi Samsung si presentano in una chiave grafica organica e coerente.

Parte tutto dalla lockscreen e dai metodi di sblocco. Oltre al già citato sensore di impronte digitali, Samsung inserisce anche uno sblocco intelligente che combina la scansione dell’iride con il riconoscimento facciale. Non è il metodo più veloce per sbloccare Galaxy S9+ ma è molto comodo quando è poggiato su un tavolo nascondendo il fingerprint.

Dopo la bella animazione regalata dai temi di Samsung, è possibile accedere con uno swipe verso l’alto a tutte le applicazione e con uno verso il basso alle notifiche. Nell’app drawer ci sono moltissime applicazioni Samsung. Avere o no un software snello, è questione di gusti. Se vi piacere avere tutto pronto, se vi piacere trovare extra features, Galaxy S9+ è la soluzione ideale. C’è di tutto: Edge panel, Gear, Health, la suite di apps Microsoft ed anche il Game Launcher. Entrando nelle impostazioni, infine, si apre una nuova lista infinita di opportunità legate alla personalizzazione e alla sicurezza.

Questione di praticità, invece, il supporto anche in Italia di Samsung Pay. I circuiti e le banche supportate sono abbastanza, c’è la gestione delle carte fedeltà e per incentivare l’utilizzo ci son promozioni e coupon per chi sfrutta Pay. Perchè non farlo? Pagare con lo smartphone è comodissimo e sicuro.

Il software è un bel macigno da muovere ma non ci son problemi grazie al processore Exynos 9810 Octa-Core da 2.8 GHz supportato da ben 6 GB di RAM. Il multitasking è un vero piacere, le apps rimangono in memoria senza chiudersi da sole anche se in corposa compagnia. La rapidità del sistema? Galaxy S9+ è velocissimo ad aprire le applicazioni, è reattivo ad ogni tipo di operazione. Scattante, solido nelle prestazioni, se dobbiamo cercare un difetto lo possiamo trovare nelle animazioni leggermente macchinose.

Anche la batteria risente del peso del software di Samsung. La dotazione è da 3500 mAh il che permette a Galaxy S9+ di arrivare verso le 21 di sera senza troppi intoppi. Certo, l’autonomia residua va tenuta monitorata durante la giornata. Se avete basette di ricarica wireless il problema non si pone, basta poggiarlo e lui si ricarica.

Dal punto di vista puramente telefonico è una certezza. La ricezione è validissima, il segnale resta stabile, non è sua la colpa del drain in stanby. La qualità in capsula auricolare è decisa, forte, mira al sodo. Anche in vivavoce si conversa piacevolmente grazie al volume corposo.

Fotocamera Samsung Galaxy S9+

Samsung prova a fare un passo storico per le fotocamere mobile con l’apertura variabile che vuole simulare le più costose reflex. Galaxy S9+ ha una doppia fotocamera da 12 Megapixel f1.5/f2.4 + 12 Megapixel zoom f2.4, entrambi i sensori sono stabilizzati otticamente.

Nella vita reale, l’apertura variabile incide sulla qualità degli scatti? Generalmente no ma è sicuramente da apprezzare l’impegno di Samsung nella realizzazione tecnica di un sistema fotografico del genere. Galaxy S9+ tenderà ad utilizzare l’apertura f2.4 di giorno per aumentare la nitidezza e i dettagli mentre di notte l’occhio di S9+ si aprirà fino ad f1.5 per catturare quanta più luce possibile.

Le differenze tra una fotografia con f1.5 e una f2.4 sono davvero minime. Un pizzico più di nitidezza per gli scatti con f2.4, maggior profondità di campo in quelli con f1.5. Confronto che si può attuare solo utilizzando la modalità Manuale (con supporto file RAW), unica via per poter scegliere con quale apertura scattare.

Durante il quotidiano Galaxy S9+ farà tutto in automatico, svolge alla grande il suo dovere. In condizione di piena luce le immagini sono un piacere da osservare, c’è una gran bella quantità di dettaglio catturato, bene la gestione dell’esposizione. La calibrazione dei colori è leggermente troppo satura ma si sta cercando il pelo nell’uovo. Ottima qualità offerta anche dal sensore zoom che riesce a tirar fuori scatti notevoli, ben dettagliati e credibili. Il secondo sensore serve anche per il classico effetto bokéh.

Anche di notte il Galaxy S9+ si esprime su livelli molto alti. La gestione delle luci è di buon livello, l’apertura f1.5 aiuta di certo, così come da una grossa mano la stabilizzazione che evita il micro mosso. Le fotografie notturne sono ben dettagliate e presentano poco rumore video, è quindi sicuramente in grado di eseguire belle fotografie anche di notte.

Ancora ottime performance per la registrazione video che si spinge fino al 4K a 60fps. I video godono di una buona stabilizzazione non esente da piccoli artefatti, di tantissimo dettaglio e di una velocità impressionante di adattarsi alle luci e al cambio di fuoco. Anche l’audio catturato si assesta su livelli molto alti. C’è la funzione super slowmotion a 960 fps in risoluzione HD. Galaxy S9+ è in grado di capire in maniera automatica quando far partire la registrazione dello slowmotion, questo aspetto semplifica non poco la cattura di uno slowmotion, che necessita di gran tempismo. Interessante anche il software di editing dei filmati in slowmotion, verrà aggiunta automaticamente una base musicale e sarà possibile settare il filmato come sfondo della lockscreen oppure condividerlo velocemente.

È possibile creare Emoji AR derivate dalla camera frontale, creando un piccolo avatar in 3D grazie ad un selfie dalla camera frontale. La funzione è divertente ma non sarà facile rompere il dominio e la semplicità delle emoji storiche. È importante però che la fotocamera non passi in secondo piano per dare risalto esclusivamente alle Emoji AR. Gli 8 Megapixel frontali sono in grado di scattare ottimi selfie, ricchi di dettaglio e ben bilanciati nei colori e nel contrasto.

Conclusioni Samsung Galaxy S9+

La macchina marketing messa in moto da Samsung per promuovere Galaxy S9+ è notevole, punta tutto sulle sue standout features. Non sono solo le Emoji AR a colpire, ma anche e soprattutto tutto il resto.

Samsung Galaxy S9+ è il miglior smartphone per godere di contenuti multimediali grazie al suo infinity display SuperAMOLED HDR accompagnato da una qualità audio sviluppata da AKG ed enfatizzata da Dolby Atmos. Non manca nemmeno il jack audio da 3,5 mm che ha sempre la sua utilità, il suo fascino.

C’è un software completo, ricco e in grado di essere pronto fin dalla prima accensione. Può piacere o meno ma è da apprezzare l’impegno di Samsung nel voler offrire un contenuto software spinto. Da apprezzare anche la realizzazione tecnica della fotocamera con apertura variabile. Vero, non fa la differenza durante il daily use ma non importa, ciò che conta è la resa finale e Samsung Galaxy S9+ è uno dei migliori smartphone in circolazione per scattare foto o fare video.

Il paragone con la precedente generazione non lo aiuta di certo, il Galaxy S8 è ancor oggi uno smartphone fantastico, dal design deciso. Galaxy S9+ non si è snaturato, la bellezza del suo design vive una lieve evoluzione e lo rende unico in un panorama di device copia-incolla.

Il prezzo di 999 Euro lo porta diretto nella fascia premium del mercato. Al netto di preferenze personali e di qualche piccolo difetto che in un device così ricco e tecnologico è normale avere, Galaxy S9+ è uno dei migliori smartphone in circolazione. Sicuramente quello più riuscito a Samsung che, mai come quest’anno, ha badato a ciò che serve realmente.

In collaborazione con Samsung



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