È certamente un periodo duro per la divisione mobile di Samsung. Lo scandalo delle batterie difettose ha rovinato il debutto del suo nuovo prodotto di punta, il phablet Galaxy Note 7, che a seguito delle numerose segnalazioni è stato ritirato a livello globale a sole due settimane dal suo lancio. A realizzare le batterie incriminate, le quali, causa surriscaldamento in fase di carica, in alcuni casi hanno provocato l’esplosione del telefono, è stata Samsung SDI. L’azienda è stata costretta a organizzare in fretta e furia una campagna di sostituzione che proprio in questi ultimi giorni ha raggiunto il suo culmine.

Ma proprio quando il peggio sembrava passato e Samsung si apprestava a reintrodurre il Note 7 sul mercato – partendo, naturalmente, da quello sudcoreano -, ecco che una nuova tegola si è abbattuta sul produttore asiatico. Nel giro di una settimana e mezzo, infatti, due dispositivi appartenenti alla linea Samsung Galaxy S7 Edge hanno manifestato sintomi simili a quelli dei Note 7 con batteria difettosa, causando due incidenti che non sono passati inosservati.

Il primo è avvenuto qualche tempo fa negli USA, in Ohio. Il proprietario del telefono, Daniel Ramirez, ad un certo punto ha sentito sfrigolare e vibrare il dispositivo che teneva nella tasca dei suoi pantaloni. Nel tentativo – purtroppo fallito – di rimuoverlo dalla sua tasca, Ramirez si è procurato delle ustioni alla mano. Il telefono, che nel frattempo aveva cominciato a emettere fumo, è esploso nella tasca del malcapitato, procurandogli ustioni permanenti. I legali dell’uomo hanno immediatamente una causa contro Samsung.

Il Galaxy S7 Edge che ha preso fuoco nelle Filippine

Il secondo incidente ha invece avuto luogo nelle Filippine, fortunatamente con esiti meno disastrosi. La proprietaria di un Galaxy S7 Edge ha riferito che l’unità ha iniziato a surriscaldarsi e a emettere fumo mentre era in mano a sua figlia; le due hanno rovesciato acqua sul telefono e lo hanno coperto con un asciugamano, impedendo che l’incendio si propagasse. Samsung si è inizialmente offerta di sostituire gratuitamente il telefono, ma la proprietaria, temendo che l’incidente potesse verificarsi nuovamente con un telefono dello stesso modello, ha preferito ricevere un rimborso pecuniario. Al momento non è chiaro se le batterie dei Galaxy S7 Edge coinvolti negli incidenti fossero state prodotte da Samsung SDI. Il produttore sudcoreano, ad ogni modo, ha informato la donna di aver avviato una indagine sull’accaduto.

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