Nuovo colpo di scena tra USA e Cina, in un quadro già particolarmente compromesso, un bollente capitolo potenzialmente molto determinante, viene scritto in Canada. Meng Wanzhou, direttrice finanziaria di Huawei e figlia del fondatore del colosso, è stata arrestata a Vancouver.

Il mandato di cattura non è chiaro, le voci che circolano parlano di una presunta violazione delle sanzioni contro l’Iran emesse dagli Stati Uniti. Chiaramente la tecnologia Huawei non deve arrivare in Iran, seguendo esattamente le ultime vicende che vedono gli USA scoraggiare gli alleati a non utilizzare tecnologie Huawei per le telecomunicazioni e la costruzione della nuova linea 5G.

Nulla di troppo chiaro per il mandato, nulla di troppo chiaro sui movimenti politici che una questione del genere sta creando. La notizia è spuntata fuori con notevole ritardo, ben cinque giorno dopo l’arresto avvenuto il giorno 1 Dicembre 2018. Da Pechino arrivano parole semplici ma forti:“A Vancouver è stata arrestata una cittadina cinese che non ha violato nessuna legge canadese o statunitense.” Il tutto accompagnato dalla richiesta di immediata libertà della signora Meng Wanzhou per violazione dei diritti umani.

Il giorno 7 Dicembre 2018 ci sarà l’udienza per la convalida del fermo di Meng Wanzhou ma nelle prossime ore ci saranno ancora novità legate a questo tipo di arresto “decisamente singolare” viste le tensioni molto forti tra USA e Cina. Per non mettere il dito nella piaga, Meng Wanzhou è figlia del fondatore di Huawei, giusto per star tranquilli.

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