Samsung da diverso tempo è un punto di riferimento nel settore smartphone Android. Il Galaxy S è lo smartphone che da sempre “gareggia” con gli iPhone per il settore premium ed allo stesso tempo lo smartphone da battere ogni anno per tutti i concorrenti che adottano Android.
Da un paio di anni Samsung si era un po’ seduta sul suo successo, sicura di sé, con l’unica vera innovazione che consisteva negli schermi Edge.
Dopo il passo falso del Note 7 però, Samsung non poteva permettersi un altro anno di stasi: doveva per forza far parlare di sé in maniera positiva, magari rivoluzionaria.

Il risultato di questo sforzo sono i nuovi Samsung Galaxy S8 ed S8+, smartphone simili per caratteristiche ma differenti per dimensioni.
Li abbiamo scoperti qualche giorno fa durante l’evento di Milano e Samsung è stata molto gentile nel fornirci un sample di Galaxy S8+ per effettuare tutti i test del caso, così da portarvi le nostre considerazioni diverse settimane prima del lancio, previsto per il 28 aprile.

Sono passate circa 2 settimane da quando ho ricevuto il dispositivo, bastano per portare alcune considerazioni ma non per un giudizio definitivo: questo perché probabilmente usciranno aggiornamenti a ridosso del lancio, migliorando prestazioni ed aggiungendo features che potrebbero sconvolgere il giudizio finale. In tal caso, provvederemo ad aggiornare la recensione.

Dopo questo lungo preambolo (necessario), parliamo finalmente dello smartphone: andiamo a scoprire questo nuovo Samsung Galaxy S8+.

Offerte

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Specifiche tecniche

Sistema Operativo Android
Versione Sistema Operativo Android 7.0 TouchWiz UI Nougat
Dimensioni 159.5mm x 73.4mm x 8.1mm
Peso 173 grammi
CPU SAMSUNG Exynos 8 Octa 8895 Quad-core 2.3 GHz M2 Mongoose + Quad-core 1.7 GHz Cortex-A53
GPU Mali-G71 MP20
RAM (GB) 4 GB
Memoria interna (GB) 64 GB
Pollici Display 6.2
Risoluzione Display 1440 x 2960 pixel
Tipologia Display Super AMOLED Touchscreen Capacitivo Multitouch colori 16 milioni Gorilla Glass 5
Megapixel Fotocamera 12
Capacita batteria (mAh) 3500

Vai alla scheda completa: Scheda tecnica Samsung Galaxy S8 Plus.

Videorecensione

Primo contatto

All’interno di una bella scatola nera con impressa la scritta S8+ in colorazione blu lucida, troviamo una dotazione completissima:

– il Samsung Galaxy S8+,
– un alimentatore Adaptive Fast Charging con uscita 9V-1,8A (che ricarica S8 Plus in circa 2h),
– un cavo USB-C per ricarica e trasferimento dati,
– due adattatori (microUSB a USB-C, USB-A a USB-C)
– un paio di cuffiette in-ear AKG di buona qualità (Samsung dichiara un valore di mercato di poco inferiore ai 100€: sono migliori delle solite cuffiette che si trovano nelle classiche confezioni di smartphone ed anche migliori delle Earpods di Apple, ma mi sembrano un po’ sovrapprezzate in quanto paragonabili ad alternative che si trovano sui 35-40€).

Oltre a questa ricco set di accessori merita una menzione il nuovo DeX, una docking station pensata per S8 e S8+ in grado di collegarsi a monitor esterni e trasformare il nuovo top di gamma Samsung in un vero e proprio PC desktop. Viene proposto come accessorio aggiuntivo e verrà venduto a 149€, tuttavia abbiamo conferme riguardo speciali bundle in offerta in occasione del lancio.

Come successo per i suoi predecessori, Samsung Galaxy S8+ è costruito con un sapiente mix di metallo e vetro. La parte in alluminio si assottiglia sui lati lunghi mentre occupa tutto lo spessore sui lati corti. Rispetto ai modelli Edge precedenti, il vetro curvo perde lo scalino e va praticamente ad unirsi col telaio metallico in un unico blocco, con il risultato di un’impugnatura più piacevole e sicura. Non manca la certificazione IP68 per la resistenza ad acqua e polvere.

In quanto a design Samsung ha davvero realizzato un prodotto impeccabile: elegante, diverso, mozzafiato. Peccato che il vetro posteriore trattenga un po’ troppe ditate ed – insieme alle dimensioni importanti – renda lo smartphone scivoloso e difficile da maneggiare con una mano (in questo c’entra anche il display molto allungato, ma ne parleremo meglio tra poco).

Le dimensioni non sono contenute in senso stretto, ma se pensiamo al display con diagonale di 6.2 pollici capiamo che Samsung ha ottimizzato al massimo il rapporto dimensioni-schermo: praticamente ha dimensioni paragonabili ad uno smartphone da 5.5 pollici (159.5 x 73.4 x 8.1mm per 173 grammi). Se queste dimensioni vi spaventano vi consigliamo di guardare il fratello minore, il Galaxy S8.

Display

In quanto a display, questo Galaxy S8+ monta probabilmente il pannello più bello mai visto su uno smartphone: si tratta di un pannello da 6.2 pollici con risoluzione QHD+ (2960×1440 pixel) con un rapporto di forma di 18,5:9. La tecnologia è la classica SuperAMOLED di Samsung ma migliorata ulteriormente per una migliore luminosità sotto la luce diretta del sole ed un bianco più naturale.

In poche parole, Samsung si è superata in un ambito dove probabilmente era già in vetta, corredando il suo miglior display con angoli curvi di sicuro impatto visivo ed un rapporto di forma innovativo, a metà tra il classico 16:9 ed il cinematografico 21:9.

Ma non è tutto oro ciò che luccica: questi aspetti positivi hanno un rovescio della medaglia. I “problemi” di questo schermo sono i riflessi che potrebbero disturbare la visione all’aperto ed il form factor 18,5:9 non è ancora pienamente supportato. Al momento solo YouTube supporta il crop all’interno dell’applicazione, mentre per le altre app dovremo “forzarle” dalle impostazioni, sotto la dicitura “Applicazioni a schermo intero”.
Il crop delle immagini può essere un problema per qualcuno, per me finora non lo è stato: penso che tagliare una piccola percentuale dell’immagine sui lati lunghi sia un problema marginale e che raramente si dimostra tale.

Appunto importante: il Samsung Galaxy S8+ arriverà con impostata la risoluzione FHD+ e non QHD+, probabilmente per risparmiare batteria. Non c’è tutta questa differenza nell’utilizzo quotidiano, ma comunque in alcune scritte si può notare una minore nitidezza. Se non vi interessa l’aspetto autonomia (e se avete una vista perfetta), settate nelle impostazioni la risoluzione massima e godetevi il display migliore al mondo al massimo delle sue possibilità.

Hardware

L’hardware di Samsung Galaxy S8+ è all’altezza del suo nome: troviamo un processore Samsung Exynos 8895 octa-core @ 2.3GHz con processo produttivo a 10 nm, che sulla carta sembra superare in quanto a benchmark anche il nuovissimo Qualcomm Snapdragon 835.

Completano la scheda tecnica la GPU Mali G71 MP20, 4GB di RAM DDR4, 64GB di memoria interna (molto veloce grazie allo standard UFS 2.1) espandibile via microSD fino a 256GB, ed una batteria da 3500mAh.

In quanto a prestazioni non ho grosse lamentele: il telefono è veloce, fluido, non teme nulla. L’unico aspetto che facci presente è che per assurdo rende meglio sotto sforzo: ho notato che nei giochi e nel multitasking non presenta alcun rallentamento, al contrario può capitare qualche lag o calo di frame solo nel richiamare la tendina. Probabilmente Samsung avrà cercato di limitare i consumi tenendo a bada il processore nella maggior parte delle operazioni leggere, forse esagerando un po’ e mostrando qualche rallentamento nelle operazioni più semplici.
Al contrario quando certe operazioni chiedono la potenza bruta, questo Samsung Galaxy S8+ col suo Exynos 8895 risponde in assoluta scioltezza, con prestazioni impressionanti se pensiamo alle dimensioni ed alla risoluzione del display. Attendiamo aggiornamenti.

La novità nel settore hardware è soprattutto per la parte che riguarda i sensori. Oltre a quelli ormai standard di luminosità e prossimità, sono presenti:

  • un sensore di pressione sulla parte bassa dello schermo
  • un sensore di impronte digitali Synaptics sul retro del dispositivo
  • un sensore per rilevare il battito cardiaco
  • uno scanner dell’iride (con infrarossi per poter funzionare anche al buio totale)

Senza dilungarci troppo in lunghi discorsi, probabilmente Samsung avrebbe voluto integrare il sensore di impronte nel display del Galaxy S8+ ma non sono riusciti a stare nei tempi di produzione. Infatti il tasto home “cliccabile” non porta alcuna funzione nuova e solo in questa maniera si può spiegare questa implementazione altrimenti senza senso.
Il problema è che il sensore di impronte digitali è stato posizionato sul retro, non al di sotto ma accanto alla fotocamera, in una posizione troppo lontana da dove solitamente poggia il dito, ed io ho delle mani più grandi della media.
Non solo sarà molto difficile raggiungere il lettore di impronte, ma spesso mi è capitato di cliccare per sbaglio la fotocamera – sporcandola – perché al tatto è impossibile distinguere i due elementi (la cosa migliora con una cover che “aiuta” ad intuirne la posizione).
Per quanto riguarda il riconoscimento dell’iride, il sensore in sé funziona abbastanza bene, sia di giorno che di notte, certo sarà necessario inquadrare gli occhi in maniera piuttosto precisa ma personalmente mi diverto molto nel farlo. Non sarà la soluzione più immediata ma la reputo comunque più sicura del riconoscimento del volto, che è sì molto più veloce ma facilmente aggirabile (provate a stampare una vostra foto e vedrete da voi). Su una cosa posso sbilanciarmi: sbloccare il dispositivo è diventato più difficile.

Per quanto riguarda la parte telefonica, questa si dimostra eccellente: si tratta di uno degli smartphone col segnale più stabile che io abbia mai testato. L’ho provato durante un viaggio di 7 ore in treno e mi ha lasciato scoperto solo nei punti dove abbiamo attraversato delle gallerie, per il resto l’aggancio alle celle è sempre stato impeccabile.
Parlando di velocità, questo Galaxy S8+ ha delle possibilità pazzesche grazie alla conntettività LTE Cat.16 in grado di raggiungere 1Gbps di velocità in download. Purtroppo qui in Italia non è ancora possibile sfruttare al meglio S8+ e con Wind ho comunque ottenuto ottimi risultati in LTE, con 39Mbps in download e 19Mbps in upload a Parma.
Presente l’ingresso USB-C 3.1 con ricarica rapida, c’è anche la possibilità di sfruttare la ricarica wireless veloce. Non mancano l’OTG, il WiFi ac, il chip NFC, il GPS (abilitato per GALILEO) ed il nuovissimo Bluetooth 5.0: le particolarità di questa nuova versione sono un raggio d’azione molto più ampio (fino a 4 volte superiore) e la possibilità di trasmettere audio a due dispositivi contemporaneamente.

Autonomia

Capitolo autonomia: come detto la batteria del Samsung Galaxy S8+ è da 3500mAh, che sembrerebbe un buon dato in generale ma poi, pensando al display immenso e super-definito, può sembrare un po’ striminzito.

L’autonomia è buona, nulla di più. Questo Galaxy S8+ arriva a cena senza grossi problemi, qualche volta vi permette di finire la serata con un 5%, ma non va oltre. In giornate particolarmente intense potrebbe mostrare il fianco prima del previsto, come nella mia giornata di viaggio, dove è durato 12h totali, dalle 9 della mattina fino alle 21 della sera, con circa 5h di schermo acceso e tanti cambi di cella.
Infatti la particolarità sta nel fatto che Samsung Galaxy S8+ se la cava molto bene sotto stress, dove non consuma tantissimo rispetto alle operazioni richieste, mentre al contrario consuma troppo in standby: lasciato una notte in standby per 8h ha perso circa il 15% di autonomia, un po’ troppo. Probabilmente colpa di un software non ancora maturo? Vedremo col tempo.

Altro piccolo appunto: dopo il flop delle batteria del Note 7, Samsung inizia ad avere un occhio di riguardo per la qualità delle sue batterie. In questo caso, Samsung equipaggia i nuovi S8 con delle batterie che si degradano molto meno nel tempo. Infatti normalmente le vecchie batteria perdono circa 20% del loro potenziale dopo un anno di utilizzo; Samsung ha lavorato tanto e dice di aver creato delle batteria che in un anno perdono solo il 5% del loro potenziale. Ovviamente al momento è impossibile verificare tale informazione, ma dubito che Samsung dichiari un dato falso su una componente tanto delicata al momento per la loro brand image come la batteria.

Software

Samsung Galaxy S8+ monta Android 7.0 Nougat, una delle ultime versiomi del robottino verde ben farcita grazie alla “Samsung Experience 8.1”, la nuova versione della TouchWiz.

La veste grafica diventa leggermente più flat, non abbiamo una rivoluzione ma più un aggiornamento ad uno stile moderno e minimale. Troviamo diverse funzioni utili implementate da Samsung, come la possibilità di invertire i tasti a schermo e regolare la sensibilità del tasto home alla pressione.
Da un po’ di tempo Samsung sui suoi Galaxy ha implementato un gestore di temi, con alcuni temi graficamente interessanti ed altri “pensati” per sfruttare i neri assoluti del display SuperAMOLED (e magari risparmiare un po’ di batteria).

Una delle funzioni che ho utilizzato maggiormente è quella dell’Edge Panel, che sfrutta il bordo curvo per richiamare un pannello laterale con diverse funzionalità: applicazioni e contatti preferiti, screenshot personalizzati, risultati sportivi, meteo, appunti e via dicendo.
Molto interessante l’implementazione dell’app Area Personale, ossia una zona protetta dove salvare materiale sensibile o anche altre applicazione, alla quale si potrà accedere solo attraverso il riconoscimento dell’impronta digitale o dell’iride. Un passo avanti in quanto a privacy.

A questo si aggiungono tutte le funzioni di Android Nougat, quali il multitasking nativo e la tendina delle notifiche interattive con la possibilità di rispondere velocemente.
Samsung aggiunge una suite infinita di app proprietarie, sicuramente ben fatte e moderne, ma molto spesso si rivelano “doppioni” di app Google preinstallate. Penso a Galleria e Foto, Internet e Google Chrome, Mail e Gmail, ed ovviamente Bixby con Google Now.

Parliamo di Bixby, l’assistente virtuale sviluppato da Samsung per i suoi nuovi top di gamma. Samsung crede tantissimo in Bixby, altrimenti non si spiegherebbe la scelta di dedicargli un pulsante dedicato sul lato sinistro, appena sotto il bilanciere del volume: personalmente non condivido questa scelta, avrei voluto scegliere la funzione da assegnare a quel pulsante o, quanto meno, farlo zigrinato così da poterlo riconoscere al tatto, ma così non è. Dobbiamo abituarci ad un pulsante attualmente poco utile, soprattutto per noi italiani.
Sì, perché Bixby sarebbe anche un assistente vocale come Siri e Google Assistant, ma la lingua italiana non è ancora disponibile. Così non ci rimangono che due funzioni: la prima funzione è quella che vede una schermata a schede – che ricorda un po’ Google Now – con informazioni utili ricavate da altre app (meteo, news, contatti preferiti, temi, fitness, ecc.); l’altra funzione è implementata nella fotocamera, attraverso cui Bixby riconosce l’oggetto inquadrato e ci fornisce informazioni, immagini simili e link all’acquisto del prodotto, dimostrandosi non proprio impeccabile nel riconoscimento.
Al momento, almeno per noi italiani, un po’ troppo poco per giustificare un pulsante dedicato e non riconfigurabile. Anche in questo caso, giudizio rimandato.

Fotocamera e multimedialità

Contrariamente a quanto si pensava all’inizio, Samsung Galaxy S8+ monta un nuovo sensore fotografico rispetto agli S7, seppur le caratteristiche siano praticamente invariate.

Il nuovo sensore è l’S5K2L2 prodotto da System LSI, azienda controllata da Samsung Stessa, altro non è che l’evoluzione dell’S5K2L1 montato sugli scorsi S7. Alcune varianti di S8 possono anche presentare dei sensori Sony IMX333, che è anche in questo caso un’evoluzione dell’IMX260 che si poteva trovare sugli scorsi S7.
Come detto però, le caratteristiche tecniche sono simili ai modelli precedenti: si tratta di un sensore da 12,2 megapixel con con apertura f1.7, stabilizzazione ottica, AF Dual Pixel, doppio flash LED, e dimensione dei pixel di 1.4 µm.

La qualità fotografica è indubbiamente migliorata, non sono dei cambiamenti esagerati perché già S7 aveva uno dei migliori comparti fotografici del mondo smartphone, ma il software fotocamera elabora meglio le immagini con un bilanciamento del bianco migliore e rumore video ulteriormente diminuito.

I risultati di giorno sono fantastici, nitidi, pulitissimi, contrastati e piacevoli da vedere. L’unico appunto si può fare riguardo una minore nitidezza ai bordi, probabilmente causa l’obiettivo con lunghezza focale ridotta (4,2mm reali, equivalenti a 26mm rispetto al sensore 1/2,55 pollici).
Di notte è dove si apprezzano maggiormente le novità di S8+, con risultati strabilianti: le foto non tenderanno al giallo ma avranno una gestione dei colori molto precisa e bilanciata, con rumore video gestito al meglio grazie all’ottimo sistema di noise cancelling.

Anche anteriormente c’è stato un ottimo passo in avanti: troviamo un nuovo sensore S5K3H1 sempre di System LSI (o potrebbe capitarvi la variante con Sony IMX 320), da 8 megapixel con autofocus ed apertura f1.7. I selfie saranno ottimi grazie a quest’ottica molto grandangolare, precisa e veloce. Anche con poca luce non mostra troppo il fianco, nonostante ci sia un po’ di perdita di qualità, con risultati sempre ampiamente oltre la sufficienza.

Parlando invece di video, questo Samsung Galaxy S8+ può registrare video fino alla risoluzione 4K tramite la fotocamera posteriore ed in 2K tramite quella anteriore.
Niente da dire sulla qualità dei video, belli e nitidi, forse solo stabilizzazione non è all’altezza delle aspettative con alcuni concorrenti ancora avanti sotto questo aspetto. Anche di notte i risultati sono eccellenti, con una messa a fuoco leggermente più lenta, ma nulla di cui lamentarsi.
Parlando dei video dalla fotocamera anteriore, l’unico appunto riguarda il crop dell’immagine: scattando le foto il sensore riesce a catturare molto più spazio, mentre in video la schermata è molto più stretta e “vicina” al nostro volto. Anche in questo caso niente di drammatico, ma un aspetto da tenere in considerazione.

Arriviamo all’audio: Samsung Galaxy S8+ presenta un singolo speaker posto sulla parte bassa del dispositivo ma in compenso decide di non privarsi dell’ingresso jack da 3.5mm per cuffie.
Lo speaker è di buona qualità, con un volume alto ed una qualità soddisfacente, ma la posizione ed il fatto di non veicolare un suono stereo lo penalizzano rispetto alla concorrenza: spesso vedendo video o giocando è capitato di coprirlo e tagliare completamente l’audio.
Nonostante non sia presente alcun DAC, questo Galaxy S8+ se la cava molto bene con le cuffie, con un’ottima qualità audio ed un volume molto alto. Da non dimenticare le possibilità offerte dal Bluetooth 5.0, di cui abbiamo parlato sopra, che migliora il giudizio complessivo del settore audio di questo S8+.

Conclusioni

E siamo arrivati ai giudizi finali per questo Samsung Galaxy S8+. Samsung aveva un compito arduo dopo il flop del Note 7: ristabilire la propria immagine con un prodotto rivoluzionario e quanto più vicino alla perfezione.
Sappiamo bene che lo smartphone perfetto non esiste, e quindi nemmeno questo fantastico Samsung Galaxy S8+ lo è, ma l’azienda coreana ha fatto centro.
Ha lanciato un prodotto nuovo, così moderno da sembrare futuristico, concreto e dalle infinite possibilità.

Ne abbiamo elencato pregi e difetti, ma forse il suo limite maggiore può essere il prezzo di vendita: per acquistare questo Samsung Galaxy S8+ serviranno 929€ (street price già sceso sugli 870€), un prezzo elevato, tra i più alti per la piattaforma Android.
Il problema è proprio qui: un altro smartphone con un prezzo simile può vantare l’esclusività di un sistema operativo proprietario, con poca scelta. Il Galaxy S8+ è solo uno degli smartphone Android, sicuramente il più avanzato ma se la dovrà vedere con tantissimi competitor, validissimi e che possono vantare prezzi molto più contenuti.

Samsung Galaxy S8+ è lo smartphone del momento e può diventare davvero il migliore con i giusti aggiornamenti. Al momento non è perfetto, ma è un’enorme ventata di novità in un settore fermo forse da troppo tempo. I compromessi ci sono, come in ogni innovazione decisa che spinge al futuro, ma Samsung è riuscita nel suo intento: questo Samsung Galaxy S8+ è la novità in grado di sconvolgere il mercato.

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Samsung Galaxy S8+ Smartphone, Arctic Silver, 64 GB Espandibili [Versione Italiana]

Pro

  • Design mozzafiato
  • Fotocamera al top
  • Display super
  • Costruzione impeccabile

Contro

  • Prezzo salatissimo
  • Tasto Bixby non configurabile

I nostri voti

Design10
Ergonomia8.3
Materiali e costruzione9.5
Display9.8
Prestazioni9
Autonomia8.1
Software ed ottimizzazione8.7
Fotocamera e multimedialità9.7
Rapporto qualità-prezzo7.5
Voto finale9.0

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Classe 90, da sempre appassionato a tutto ciò che è tecnologico. Ama gli sport e guardare telefilm fino a tarda notte.
Nel tempo libero si diletta nella fotografia e nel montaggio video, oltre a provare a nascondere il suo accento terrone senza grossi risultati.

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