Siamo nel 2016, e non meraviglia ormai più di tanto il fatto che esistano giocattoli smart capaci di  parlare con i bambini e di rispondere alle loro domande. Ma un progresso tecnologico troppo rapido, che ha precipitato l’essere umano in un mondo iperconnesso, non è esente da rischi e problematiche a livello di privacy. È il caso di alcuni giocattoli realizzati negli Stati Uniti da Genesis Toys in collaborazione con Nuance: la bambola My Friend Cayla e il robottino i-Que Intelligent Robot.

La multinazionale statunitense Nuance Communications, molto nota anche in Europa grazie alle sue tecnologie vocali e ai suoi software per il riconoscimento vocale, ha sviluppato un sistema che permette ai giocattoli sopracitati di interagire con i bambini tramite il parlato. La bambola e il robottino, che si connettono ad internet tramite Bluetooth, dopo aver registrato la voce dei bambini inviano le conversazioni sul web di modo che il software di Nuance possa convertirle in testo; l’applicazione cerca poi delle risposte su siti web quali Wikipedia, permettendo al giocattolo di rispondere in maniera più o meno coerente.

Svariate associazioni per i diritti dei consumatori di tutto il mondo si sono immediatamente attivate per difendere la privacy dei bambini: le registrazioni verrebbero infatti conservate da Nuance e utilizzate per sviluppare, ottimizzare e migliorare prodotti destinati alle agenzie di intelligence militare e delle forze dell’ordine. Le registrazioni possono inoltre essere cedute a terzi – stando a quanto si apprende dalla privacy policy generale di Nuance – per operazioni pubblicitarie e di marketing.

Ma non finisce qui: il fatto che My Friend Cayla e i-Que Intelligent Robot siano provvisti di un microfono Bluetooth e di uno speaker e si appoggino ad un’applicazione mobile senza richiedere un codice di autenticazione implica che i due giocattoli sono potenzialmente vulnerabili ad attacchi hacker, e che le conversazioni da essi registrate potrebbero essere ascoltate da malintenzionati. Un video pubblicato dal Forbrukerrådet, Consiglio dei Consumatori norvegese, dimostra quali rischi implichi l’utilizzo di questi “giocattoli smart”.

In ultimo, pare che My Friend Cayla sia utilizzata dai suoi creatori per promuovere prodotti della Disney: la sua canzone preferita è “Let It Go” (dal film Frozen), mentre la sua destinazione preferita sarebbe Disneyland. Insomma, nell’attesa che sia sviluppata una adeguata regolamentazione, sta ai genitori riconoscere i rischi derivati dall’impiego delle nuove tecnologie e agire di conseguenza nell’interesse dei propri bambini.

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