1 Introduzione
Mentre il mercato dei tablet è in lenta discesa, dall’altro lato quello dei convertibili 2-in-1 sta ricevendo sempre maggiori attenzioni e questo lo sa bene Acer che da diverso tempo sta concentrando i propri sforzi proprio in questa direzione e l’Acer Switch Alpha 12 è l’ultimo arrivato di questo lungo percorso. Solo lo scorso anno avevamo recensito lo Switch 12 di Acer, un ottimo convertibile 2-in-1 con Windows 10 che puntava alla fascia media di mercato pur con una buona attenzione ai particolari e al design.
Questa volta il nuovo Switch Alpha 12 punta veramente in alto, infatti stiamo parlando di un prodotto che mira alla fascia medio/alta di mercato e questo perchè la piattaforma utilizzata rimane sempre Intel ma si passa dagli Atom che abbiamo apprezzato sullo Switch 10E e dai Core M alle configurazioni più preformanti a cui viene proposto l’Alpha che questa volta integra chipset Intel i3, i5 o i7 di 6° Generazione, proprio come gli attuali notebook presenti sul mercato. Questo ovviamente si traduce in una potenza di calcolo notevolmente superiore ma anche a nuove sfide che Acer ha dovuto affrontare per tale implementazione e prime tra tutte la gestione del calore prodotto dal chipset e l’autonomia della batteria. La configurazione che abbiamo provato è l’Acer Alpha 12 con Intel I5, 8GB di memoria RAM, 256 GB di SSD. Infatti lo Switch Alpha 12 viene venduto in varie configurazioni che si differenziano per il chipset (i3,i5,i7) il taglio di memoria RAM (4/8GB) e la capienza dell’SSD interno. Scopriamo insieme questo convertibile 2-in-1 che sulla carta ha veramente tanto da offrire.
2 Nella confezione
All’interno della confezione troveremo l’Acer Switch Alpha 12e la tastiera retroilluminata, oltre ad una stylus PEN per la digitazione a mano libera sul display, la manualistica e l’alimentatore da parete. Una dotazione completa che ci farà utilizzare immediatamente tutte le funzionalità di questo magnifico 2-in-1 compresa la penna stilo.
3 Specifiche Tecniche
Come abbiamo detto all’inizio, Acer propone diverse configurazioni per il proprio Alpha 12 che differiscono ovviamente per dotazione hardware e nello specifico a cambiare sono chipset (i3, i5 o i7 ) dotazione RAM ( 4-8GB ) e spazio di storage SSD. Infine anche il sistema operativo è leggermente diverso, con Windows 10 Home nelle configurazioni base e il modello Pro con quelle di fascia superiore. Nello specifico i modelli sono:
A questi si aggiunge anche il modello con Intel Core i7 che non è segnalato sul sito Acer ma che comunque è disponibile nelle grandi catene e anche sui store online come Amazon e che ovviamente rappresenta il top gamma di questo modello.
4 Design e Hardware
Acer ha voluto chiaramente presentare un prodotto di fascia alta sotto ogni punto di vista e anche la scelta dei materiali e delle linee utilizzate non è lasciata al caso. Il convertibile è infatti assemblato quasi interamente con lega di metallo spazzolato nella parte posteriore e questo conferisce un feeling veramente piacevole e solido. Grazie al trattamento della superficie non avremo fastidiose impronte sul retro così come il grip del dispositivo rimarrà sempre affidabile.
Un design elegante e pulito
La costruzione è infatti impeccabile e sulla parte “tablet” non troviamo alcun cenno di cedimento strutturale o imperfezioni di assemblaggio, è infatti uno dei migliori convertibili da questo punto di vista, inoltre la scelta del metallo aiuta a mantenere il feeling “premium” e allo stesso tempo aiuta a dissipare meglio il calore generato, un aspetto da non sottovalutare considerando che stiamo parlando del primo 2-in-1 con Intel Core i3/i5/i7 senza ventola per la dissipazione del calore. Ma a questo ci arriveremo in seguito. Sul retro gli unici elementi che spiccano all’occhio sono la fotocamera collocata in alto a sinistra, il logo Acer e ovviamente lo stand, di cui vogliamo andare subito a parlare.
A differenza di altri produttori che utilizzano soluzioni analoghe, lo stand dell’Acer Alpha si differenzia sostanzialmente da quanto visto fino ad ora su un convertibile. Dove altri utilizzano stand a scatto fisso e quindi con angolazioni di visione che spesso sono prestabilite in 3-4 modalità, l’Acer Switch Alpha 12 utilizza un frame di metallo rivestito di gomma nera che ne aumenta la tenuta anche sulle superfici più scivolose.
Probabilmente non è la soluzioni più accattivante che abbiamo visto sul mercato ma sicuramente è una delle più versatili ed efficaci. Lo stand posto sul retro si solleva infatti dallo Switch Alpha 12 diventando una vera e propria maniglia. Inizialmente avevamo qualche dubbio su questa soluzione ma con l’utilizzo ne abbiamo apprezzato la sua solidità e la particolarità di potersi adattare ad ogni angolazione di visione. Inoltre è estremamente solida e la qualità costruttiva sembra suggerire di essere in grado di reggere tranquillamente negli anni.
Giusto per farvi capire la sua solidità:
Proprio il vantaggio di potersi collocare in ogni angolazione rende questo Switch Alpha 12 estremamente versatile sia che dobbiamo utilizzarlo per studio, per lavoro o semplicemente sdraiati a letto per vedere un film grazie allo stand che si inclina di oltre 90° e che potremo quindi impostare a piacere ad ogni angolazione che desideriamo.
Per quanto riguarda i bordi troviamo sul lato destro un jack audio da 3,5″, una porta full-size USB 3.1, un ingresso USB Type-C ( utile anche per ricaricare l’Alpha 12 ) e un foro di alimentazione da parete. Questo significa che potremo ricaricare il dispositivo sia tramite il tradizionale alimentatore da parete che tramite ingresso Micro Usb Type-C rendendo l’Alpha 12 versatile anche da questo punto di vista. Ovviamente la ricarica da parete assicurerà dei tempi di ricarica molto più modesti che si attestano sotto le 2H per una ricarica completa, che aumentano ovviamente in caso di ricarica tramite USB. Vogliamo inoltre sottolineare che Alpha 12 supporta lo standard wifi WiGIG per collegare tutti i dispositivi senza fili alla velocità di 5Gbps.
Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo abbiamo notato che il jack di alimentazione da parete non entra alla perfezione nello slot di ricarica lasciando la punta di metallo facilmente soggetta a strattoni involontari con conseguenza che il cavo si staccherà se non peggio. Ma dovrete essere veramente maldestri!
Il Lato sinistro dell’Acer Switch Alpha 12 è invece dedicato ai tasti hardware. Troviamo infatti tutti i pulsanti collocati da questa parte e nello specifico il tasto di accensione, il bilancere del volume e il tasto Windows. Poco da segnalare sotto questo punto di vista se non che i tasti sono solidi e che il led posto nel tasto power funzionerà come indicatore di ricarica del dispositivo.
Infine sulla parte superiore troviamo il microfono integrato per la registrazione, mentre la parte inferiore è dedicata solamente ai PIN per l’aggancio alla tastieradedicata che dispone di attacchi magnetici.
4.1 Display
La parte frontale dell’Acer Switch Alpha 12 è interamente dedicata al display. Anche in questo aspetto Acer ha voluto puntare al top e i risultati si vedono. L’Acer Alpha 12 monta infatti un luminoso display con risoluzione QHD (2160 x 1440) con aspect-ratio 3:2 e tecnologia IPS. Senza girarci troppo intorno vi diciamo subito che l’unità è estremamente luminosa e negli spazi al chiuso abbiamo sempre lavorato tranquillamente con il 50% della luminosità e anche al sole impostando la luminosità al massimo è ancora godibile e utilizzabile senza grossi problemi, ovviamente facendo attenzione ai riflessi del display visto che abbiamo un vetro lucido a proteggere il tutto.
Ottima risoluzione e luminosità, ma una resa cromatica non perfetta
Se vi state chiedendo quanto influisce un display con questa risoluzione su un 2-in-1 con un chipset Intel i3, i5 o magari i7 ci arriveremo in seguito. Di certo una risoluzione inferiore avrebbe garantito consumi ridotti ma trattandosi di una proposta top gamma Acer ha voluto puntare più sul display piuttosto che favorire la batteria e in seguito vedremo quanto questo influisca. Insomma il pannello di Acer Alpha 12 non solo è bello grazie alla sua risoluzione 2160×1440 e si presta bene per l’ambito business e anche per utilizzi all’aria aperta grazie alla sua luminosità. Purtroppo la saturazione è un po’ troppo marcata e la calibrazione del display out-of-the box non è proprio perfetta nella riproduzione sRGB ma difficilmente ci sarà d’intralcio a meno che non dobbiamo lavorare con questi valori.
Gli angoli di visione sono buoni seppur non eccelsi e la situazione peggiora alla luce diretta del sole per via dei riflessi, tuttavia questo non hai mai intaccato la nostra esperienza d’utilizzo anche perché difficilmente utilizzeremo il nostro convertibile con angoli di visione così marcati.
Trattandosi di un 2-in-1 troviamo ovviamente anche il supporto al touch-screen, con supporto anche con le stylus pen e Acer ne fornisce una inclusa nella confezione. Il touchscreen è stato uno dei più reattivi della sua categoria e se già l’Acer Switch 12 dello scorso anno si comportava ottimamente come semplice tablet con Windows 10, l’esperienza con il nuovo Alpha 12 è eccezionale sia per la potenza hardware sia per l’ergonomia del dispositivo e l’ottimo touchscreen, precisissimo anche con più punti e fruibile anche con stylus pen.
4.2 Chipset e Raffreddamento a liquido/gas
Veniamo ora al punto più delicato di questo Alpha 12, ovvero la sua dotazione hardware e come queste sono state progettare per fornire un’esperienza di fascia Alta nel mercato dei convertibili 2-in-1. Ad oggi sul mercato esistono infatti poche soluzioni in grado di offrire chipset Intel i3, i5 e i7 al posto dei tradizionali Intel Atom che siamo abituati a trovare su prodotti di fascia inferiore. Questi si riducono ulteriormente se cerchiamo soluzioni fanless e con un prezzo che non ci faccia rimpiangere di aver scelto un più tradizionale Notebook. Ma perché questo?
Inserire un chipset Intel i3/i5/i7 rappresenta una sfida a livello ingegneristico e di autonomia per due semplici motivi: questo tipo di chipset sono pensati per notebook che hanno una batteria più grande e sopratutto che sono in grado di dissipare il calore tramite una ventola ad aria onde evitare surriscaldamento del chipset e conseguente throttling. In poche parole? Senza un’adeguata dissipazione del calore il chipset si surriscalda e inizia a funzionare in modo anomalo, inoltre i consumi di questi chipset sono superiori rispetto agli Atom, motivo per il quale spesso si trovano quest’ultime soluzioni. La domanda che tutti si pongono è quindi: Acer Switch Alpha 12 sarà riuscita a mantenere una buona dissipazione del calore senza ventola e senza sacrificare troppo l’autonomia del dispositivo? Ma andiamo con ordine. Per dissipare il calore Acer utilizza la tecnologia Liquid Loop; vediamo come funziona:
https://www.youtube.com/watch?v=fCDJKeDJpJE
Il nostro chipset Intel è al fresco con LiquidLoop
In sostanza LiquidLoop di Acer funziona in modo analogo a quello dei nostri frigoriferi. La tradizionale ventola ( che seppur efficace è rumorosa e può accumulare polvere ) viene sostituita da una camera con due tubi. Tramite un processo di condensazione e vaporizzazione del liquido refrigerante al suo interno, le temperature vengono tenute sotto controllo senza bisogno di altre parti meccaniche. Tutto bello, ma funziona veramente? Questo è stato il nostro primo pensiero, sopratutto se sottoponiamo Acer Switch Alpha 12 a forti carichi di lavoro e con l’alimentatore collegato.
Vediamo insieme i dati che abbiamo rilevato durante i nostri test, ricordando che il modello della recensione è configurato con Inteli5-6200U, quindi di 6° generazione, e le temperature potrebbero leggermente variare con i modelli i3 e i7.
Test Temperatura Switch Alpha 12
- Ambiente di test: Zona al chiuso, temperatura interna della stanza 25°, Windows 10 Home + Anniversary Edition update
- Software di test: Stress Test Aida64
La temperatura media dell’Acer Switch Alpha 12 si aggira intorno ai 40 °c in standby che salgono intorno ai 49 °c con un utilizzo moderato. Con l’utilizzo di tutti i giorni difficilmente supereremo i 55 °c e questo non causa problemi di throttling della CPU e non è fastidioso da tenere in mano in modalità Tablet.
Testando la CPU al massimo con Aida 64 abbiamo riscontrato che dopo circa 45 minuti di test le temperature sono salite sopra i 60 °C e la frequenza del chipset è scesa dai 2,7Ghz del Turbo Boost ai 2,55 Ghz.
Spingendo al massimo sia la CPU che la GPU ( che ricordiamo essere integrata nel chipset ) abbiamo raggiunto un picco di 68 C° dopo 45 minuti di attività. In questo caso il chipset è sceso ad una frequenza di 1,5 Ghz e in questo caso iniziava a diventare antipatico tenerlo in mano anche per via del metallo sul retro che distribuisce il calore in modo uniforme.
A prima vista potrebbero sembrare valori nella media ma in realtà questo Switch Alpha 12 si è dimostrato un ottimo prodotto e la soluzione fanless ha saputo mantenere le aspettative. Questo perché in nessuno scenario reale terremo il carico di CPU e GPU al 100%, ne’ in caso di video editing e tanto meno di gaming. In questi scenari abbiamo infatti rilevato un’ottimo grado di dissipazione con un effetto di throttling della CPU praticamente inesistente e che comunque non disturba il nostro lavoro. Altri prodotti analoghi come il Surface 4 di Microsoft che rappresenta uno dei diretti concorrenti di Acer Switch Alpha 12 si affidano a soluzioni con ventola che riescono a mantenere sotto controllo la temperatura ma avendo parti meccaniche ne consegue anche più rumore e una maggiore manutenzione in quanto con la polvere che si accumula la potenza di raffreddamento va gradualmente scemando.
In soldoni, la soluzione LiquidLoop di Acer funziona alla grande. E’ silenziosa, non richiede manutenzione e non fa rimpiangere soluzioni con ventole, con temperature sempre sotto controllo. Ottimo lavoro Acer!
4.3 Benchmark
Dei veri e propri benchmark hardware sono forse superflui in quanto iniziamo subito con il dire che Acer Switch Alpha 12 è un’ottimo concentrato di potenza, sopratutto nel modello da noi testato che affianca un chipset Intel i5 di 6° Generazione a 8 GB di memoria RAM e un SSD molto capiente. Notiamo subito che non avendo ventola ne’ tanto meno hard disk magnetico il rumore del dispositivo è praticamente nullo rispetto a notebook o altri 2-in-1 e questo è un plus veramente piacevole sopratutto per chi è abituato a lavorare la sera/notte o in ambienti silenziosi.
Le performance sono ovviamente sulla stessa fascia di altri prodotti con la medesima configurazione, infatti il chipset Intel i5 6° gen ha oramai delle prestazioni ben collaudate e con 8GB di RAM Windows 10 e tutti programmi / giochi che lanciamo non avranno difficoltà ad essere eseguiti con facilità. Nessun problema per video in 4K, video editing, modellazione 3D e anche con il gaming nonostante dobbiamo sempre sottostare ai limiti grafici della Intel HD Graphic 520 integrata. Non avendo infatti GPU dedicata per ovvi motivi, tutta la parte di grafica e modellazione 3D spinta e giochi ad alti dettagli sono ovviamente preclusi, ma di certo se stavamo cercando questo non avremmo messo gli occhi su un convertibile 2-in-1 no?
L’SSD integrato ha performance notevoli, con velocità di lettura/scrittura che hanno raggiunto i 548/338 Mbps con Crystal Mark. Come possiamo vedere dagli screenshot le performance con 3D Bench e PC Benchmark 8 sono in linea con prodotti con lo stesso hardware. Come abbiamo detto e ribadiamo, ad oggi questa configurazione i5 U 6° Generazione, 8 GB di RAM e Hard disk allo stato solido con Windows 10 HOME rappresentano una combinazione vincente per un utilizzo fluido a 360 del nostro Acer Alpha 12. Nell’utilizzo quotidiano potremo aprire tranquillamente più applicazioni insieme, vedere filmati in 4K, giocare e utilizzare applicazioni di editing e 3D in modo davvero soddisfacente e senza lag di alcun tipo. Le cose migliorano sensibilmente scalando di CPU se optiamo per il Core Intel i3 e migliorano dal punto di vista editing e gaming con la soluzione top gamma con chipset i7.
4.4 Consumi e Batteria
Consumi nella media con 5 ore di utilizzo “standard”
Come abbiamo visto prima uno dei punti deboli dei convertibili con chipset Intel i3/i/5/i7 è la gestione energetica in quanto la batteria del dispositivo è molto compatta. Questo perché con chipset più preformanti e che di solito sono dedicati a Notebook con batteria più capiente, corrisponde anche un dispendio energetico superiore. Purtroppo in questo senso i compromessi che si possono fare non sono molti e dipendono principalmente dai produttori hardware e dall’ottimizzazione software oltre, ovviamente, al carico con cui utilizziamo il nostro Switch Alpha 12 e la capienza della batteria. Da questo punto di vista l’Acer Alpha 12 non si discosta molto dall’autonomia di altre soluzioni con medesimo hardware e la batteria a 3 celle fa il suo dovere ma non promette miracoli. Con la riproduzione continua di video in Full HD al 50% della luminosità e con Wi-Fi attivo abbiamo riscontrato un’autonomia di poco più di 5 ore.
Queste scendono su una media di 4 ore con un utilizzo misto ( navigazione, youtube, photoshop, e altri programmi di medio carico ) sempre con luminosità al 50% ed arrivano a circa 3.20 ore con un utilizzo intenso come ad esempio di gaming. Purtroppo la risoluzione sopra il FHD incide anche in questa direzione ma comunque ci troviamo su una buona media di prodotti analoghi e anche l’ottimizzazione dei chipset Intel ha fornito un buono spunto per vedere queste soluzioni sempre più largamente utilizzate in questo settore. Il chipset Intel consuma sicuramente di più dei Core M dove, ad esempio, nell’ibrido Galaxy TabPro S riusciamo a raggiungere anche le 7 ore di autonomia, ma questo è il compromesso da pagare per avere un prodotto nettamente più performante.
4.5 La tastiera con cover
Un altro aspetto da non sottovalutare è la cover con tastiera proposta da Acer. Si tratta di un prodotto estramamente sobrio e imbarazzante nella sua semplicità di utilizzo. Così come i suoi predecessori, basterà avvicinare la tastiera alla parte inferiore del tablet per far si che i ganci magnetici si colleghino perfettamente all’Acer Alpha 12. Un secondo magnete rialza la tastiera inclinandola o se lo preferiamo possiamo utilizzarla parallela alla superficie di appoggio. La tastiera è una QWERTY senza tastierino numerico ed è completamente retroilluminata, con led bianchi che distribuiscono uniformemente la luce per un’effetto sia piacevole che utile quando digitiamo al buio. Il trackpad è leggermente spostato di lato ed è quindi pensato per i destrorsi. I click del touchpad sono solidi e nonostante l’area non sia molto estesa lo abbiamo trovato facilmente utilizzabile. In questo caso l’unica incertezza è dovuta alle gesture a più dita del touchpad, dove non sembra collaborare troppo nelle nostre richieste di azioni a più dita.
La digitazione sulla tastiera è fluida e piacevole con tasti ad isola separati che consentono una velocità di scrittura superiore. Ovviamente non è paragonabile a soluzioni desktop ma si avvicina a quella dei notebook seppur con qualche sacrificio. Dopo qualche minuto per abituarsi è infatti possibile digitare piacevolmente e con una discreta velocità nonostante la corsa dei tasti sia minima per non ingrandire notevolmente la portabilità del tablet in modalità notebook. La cover è ben assemblata con una trama morbida quasi di tessuto e nonostante non conferisca alcun tipo di protezione da urti e nessuna batteria “extra” è funzionale, semplice ed elegante.
4.6 Audio e Multimedialità
Oltre al luminoso display troviamo un microfono posto nella parte superiore che sarà quello principale per videochiamate e registrazione audio. Di solito i dispositivi 2-in-1 hanno un microfono sotto la media così come la qualità degli speaker e questo per via del compromesso che dobbiamo fare per la trasportabilità e le dimensioni contenute. Anche in questo caso abbiamo un comportamento analogo, un audio buono per vedere qualche video ma non adeguato per altre situazioni, sopratutto in ambienti molto rumorosi e affollati. Questo è un problema comune e purtroppo ad oggi nessun 2-in-1 sembra aver trovato la formula vincente. Anche la fotocamera è nella media, nonostante sia in grado di registrare video a 1080p il sensore è utile per qualche foto onthego ma di certo per poco più.
4.7 Software incluso
Finalmente troviamo un comparto software ridotto all’osso, così come richiesto dagli utenti. Questo significa che il bloatware presente in questo Switch Alpha 12 è praticamente inesistente e si limita al software antivirus preinstallato McAfee facilmente removibile in caso non lo desideriamo ed un paio di applicazioni Acer per la garanzia e la gestione del sistema. Nel nostro modello abbiamo trovato preinstallate anche un paio di link dedicati al mercato Inglese ( trattandosi di un modello UK ) che probabilmente non troverete nei modelli Italiani.
L’unica cosa che vogliamo segnalare è la presenza di Acer Care Center, un’applicazione finalmente snella e in linea con i trend grafici UX attuali che permette di avere una panoramica a 360° sul sistema.
Come si può vedere abbiamo in pieno stile Metro di Windows 10, un semplice tool per prenderci cura del nostro Alpha 12. Oltre alle informazioni di sistema potremo controllare aggiornamenti Acer per quanto riguarda Bios e Driver, la possibilità di ripristinare il PC da interfaccia grafica ( punto di ripristino o reset di fabbrica ) e un paio di tool per controllare e pulire il sistema. Abbiamo molto gradito il tool per la diagnosi dell disco SSD e della batteria oltre che un tool per pulire file temporanei e superflui di Windows 10. Niente di sconvolgente ma il minimo indispensabile per mantenere sotto controllo il PC in maniera semplice e gradevole.
5 Conclusioni
Dopo aver visto il nuovo Acer Switch Alpha 12 in ogni dettaglio è finalmente giunto il momento delle conclusioni. E cercheremo di rispondere in breve alla domande che più frequentemente ci vengono poste su questo convertibile 2-in-1 ovvero: Il raffreddamento senza ventole funziona veramente? Come sono le performance rispetto ai Core M o Intel Atom?
Acer Switch Alpha 12 è il migliore della sua categoria per rapporto qualità/prezzo
Acer continua a spingere nel mercato dei 2-in-1 con un prodotto riuscito a 360° e che prende di petto la concorrenza con soluzioni efficaci. L’Alpha 12 è infatti uno dei pochi convertibili che viene proposto con Intel i3/i5/i7 di 6° Generazione e l’unico che dice addio alla ventola per il raffreddamento in favore di una dissipazione solido/gassosa chiamata LiquidLoop. Nonostante un po’ di scetticismo iniziale possiamo dirvi senza remore che questa soluzione funziona e ha anche vantaggi rispetto ad altri prodotti con ventola in quanto meno rumorosa e necessità di meno manutenzione. Durante un utilizzo normale e anche spinto le temperature non salgono mai a livello di throttling del processore che ne intaccano le performance.
La durata della batteria si attesta nella media di altri prodotti con una durata di 4-5 in base all’utilizzo. Buona la dotazione anche se l’assenza di una porta HDMI si potrebbe far sentire in questo periodo di transizione degli standard, tuttavia nel complesso troviamo ben 2 USB contro la singola porta che troviamo su prodotti simili come Huawei Matebook e Samsung Galaxy TabPro S.
Forse avremmo preferito un display FHD a favore di un’autonomia maggiore e questo sono forse gli unici punti non pienamente positivi dello Switch Alpha 12 insieme ad un touchpad un po’ “sordo” e una resa cromatica non fedelissima di cui ne pagheranno il prezzo solamente chi deve lavorare accuratamente con foto o video editing.
Per quanto riguarda le perfomance ci siamo in pieno: sconsigliamo in realtà la versione con i3 in quanto le performance sono molto simili a quelle dei Core M che hanno un dispendio energetico inferiore ma le soluzioni con i5 e i7 sono sicuramente delle piccole belve di potenza sopratutto se nella configurazione da 8GB di RAM. Abbiamo molto apprezzato l’assenza di fastidioso bloatware e la presenza dell’Acer Care, una semplice applicazione per monitorare il dispositivo con semplici test e per aggiornare bios e driver nonché ripristinare il dispositivo.
Prestazioni al massimo e autonomia nella media
Buona anche la cover con tastiera che ci regalerà un’esperienza in modalità notebook soddisfacente anche se non al paro di veri e propri laptop per ovvi motivi di spazio. Veramente apprezzata la retroilluminazione omogenea della tastiera nonché la facilità con cui lo stand sul retro si può regolare in ogni angolazione che vogliamo fino ad oltre 90°. Forse non piacerà a tutti ma, semplicemente, funziona. Se state puntando gli occhi ad un convertibile 2-in-1 avrete già le idee chiare su quello che cercate e finalmente iniziano a vedersi soluzioni di fascia alta e performance paragonabili a quelle di un notebook di ultima generazione grazie alla presenza dei chipset Intel di 6° Generazione.
I prezzi di partenza di Acer Switch Alpha 12 erano nella media se paragonati alla concorrenza, ma già dopo poche settimane stiamo vedendo un interessante livellamento dei prezzi su internet che ci fa decisamente guardare con occhi più interessanti questo prodotto. Il prezzo del modello i5 con 4GB di RAM e 128GB di SSD è infatti reperibile già a 760€ contro gli 899€ del prezzo di listino al suo debutto in Italia.
Se consideriamo che ad oggi il Surface 4 Pro di Microsoft è l’unico vero concorrente con prestazioni pressoché identiche per via dell’hardware analogo, è anche vero che l’Acer Switch Alpha 12 viene proposto ad un prezzo decisamente più vantaggioso e dal momento che Alpha 12 vanta anche un raffreddamento senza ventola ci sentiamo di consigliare ad occhi chiusi questo Switch Alpha 12 per chi cerca un 2-in-1 con le performance di un Notebook e senza i compromessi della potenza inferiore dei Core M, ma mettendo sul piatto della bilancia un’autonomia leggermente inferiore a questi ultimi.
Pro
- Performance
- Raffreddamento senza ventola
- Design ed ergonomia
- Display QHD ma...
Contro
- ...autonomia nella media
- Assenza di HDMI
- Touchpad poco reattivo con multi-tocchi
6 Offerte Acer Switch Alpha 12
7 Galleria Fotografica
I nostri voti
DESIGN ED ERGONOMIA | 7.5 |
DISPLAY E MULTIMEDIALITÀ | 7.5 |
PRESTAZIONI | 9 |
AUTONOMIA | 7.5 |
RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO | 9 |
Voto finale | 8.1 |
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