Non si conoscono ancora con esattezza le cause degli incidenti che hanno portato al ritiro del Note 7 – anche se negli ultimi giorni si è puntato il dito su una vite sporgente -, ma una cosa è certa: Samsung non ha alcuna intenzione di ripetere l’errore fatto con il suo ultimo phablet. Per questo motivo, stando a quanto riportato da The Korea Herald, l’azienda sudcoreana sarebbe addirittura disposta a lavorare con la sua concorrente LG per assicurare la sicurezza del suo prossimo flagship, il Galaxy S8, e per diversificare la fornitura delle batterie.
“Stiamo valutando diversi fornitori, inclusa LG Chem” avrebbe dichiarato un dirigente Samsung, di cui non è dato sapere il nome. Fino ad oggi, Samsung ha lavorato principalmente con due fornitori: Samsung SDI e ATL. Inizialmente si credeva che il problema che ha afflitto i Note 7 fosse da identificarsi nelle batterie prodotte da Samsung SDI, ritenute difettose. Ma anche gli smartphone della seconda ondata di Note 7, commercializzati con batterie prodotte da ATL, hanno subito la stessa sorte.
Fonti industriali rendono noto che l’accordo tra Samsung e LG Chem non sarebbe ancora stato siglato, e che le parti non sarebbero nemmeno vicine alla firma. Ma i negoziati sarebbero in corso, la qual cosa è significativa alla luce del fatto che Samsung e LG solitamente evitano di acquistare componenti elettroniche l’una dall’altra dal momento che competono in dozzine di settori relativi all’elettronica di consumo.
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