Il mondo della trasmissione dei contenuti audiovisivi sta vivendo una importante evoluzione tecnologica. Nel corso degli ultimi anni, infatti, si è assistito a un progressivo passaggio dal vecchio sistema di trasmissione analogico al digitale terrestre. Tuttavia, anche il digitale terrestre ha ormai raggiunto la fine del suo ciclo di vita e sta per essere sostituito da una nuova tecnologia: il DVB-T2.

L’adozione del DVB-T2 consentirà di migliorare la qualità delle trasmissioni televisive, offrendo immagini più nitide e dettagliate e un suono più definito. Inoltre, permetterà alle tv locali di trasmettere programmi con buona qualità tecnica in spazi trasmissivi più limitati.

In questo contesto, l’Italia si prepara al switch-off del digitale terrestre previsto per il prossimo anno. Ma cosa significa esattamente switch-off? E quali saranno le conseguenze per gli utenti?

Facciamo chiarezza

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Differenze tra DVB-T e DVB-T2

DVB-T e DVB-T2 sono due standard di trasmissione televisiva digitale terrestre, utilizzati per la diffusione di contenuti televisivi attraverso reti di trasmissione terrestri. DVB-T, ovvero Digital Video Broadcasting – Terrestrial, è la prima versione di tale tecnologia, lanciata nel 1997. DVB-T2, invece, è l’evoluzione del DVB-T, introdotta nel 2008, con l’obiettivo di offrire una maggiore efficienza nella trasmissione e una migliore qualità del segnale.

Le principali differenze tra DVB-T e DVB-T2 riguardano l’efficienza spettrale, la capacità di trasmissione e la qualità del segnale. DVB-T2 presenta un’efficienza spettrale superiore rispetto al DVB-T, consentendo di trasmettere un maggior numero di canali nello stesso spazio di frequenza.

Inoltre, DVB-T2 supporta risoluzioni video superiori, come l’alta definizione (HD) e l’ultra alta definizione (UHD), grazie alla maggiore capacità di trasmissione.

Cosa si intende con switch-off al DVB-T2?

Lo switch-off al DVB-T2 è il processo di transizione dal vecchio standard di trasmissione televisiva digitale terrestre, il DVB-T, al nuovo standard, il DVB-T2. Durante questo processo, le emittenti televisive italiane spengono progressivamente i segnali trasmessi utilizzando la tecnologia DVB-T e migrano completamente alla trasmissione DVB-T2.

In sostanza, ciò che viene “spento” sono i segnali DVB-T, ovvero i canali televisivi che utilizzano ancora la vecchia tecnologia di trasmissione. Una volta completata la transizione, tutti i canali televisivi in Italia saranno disponibili esclusivamente attraverso il DVB-T2.

Tuttavia, questo passaggio richiede che i consumatori si dotino di dispositivi compatibili con il DVB-T2, come televisori o decoder esterni, altrimenti non saranno in grado di ricevere i canali trasmessi attraverso il nuovo standard.

Adozione del DVB-T2

L’adozione del DVB-T2, la nuova tecnologia di trasmissione televisiva, ha suscitato un certo dibattito tra gli operatori nazionali e le imprese radiotelevisive locali. Alcuni hanno giustificato il ritardo nell’adozione a causa della mancanza di ricevitori idonei da parte dell’utenza, mentre altri come Aeranti-Corallo, l’associazione delle TV locali, hanno chiesto l’avvio delle trasmissioni DVB-T2/HEVC per consentire una migliore qualità tecnica dei programmi e limitare i danni al comparto.

Secondo Aeranti-Corallo, entro il 2023 l’intero sistema televisivo nazionale dovrebbe passare alla tecnologia DVB-T2/HEVC per accelerare la vendita di televisori e decoder idonei. Il mercato delle smart-tv si è sviluppato negli ultimi anni e molte di queste sono predisposte per la ricezione DVB-T2/HEVC. Inoltre, con lo sviluppo della nuova tecnologia trasmissiva, le tv locali saranno stimolate ad effettuare investimenti al riguardo, con conseguenti nuove opportunità per l’utenza.

Insomma, l’adozione del DVB-T2 rappresenta una svolta tecnologica importante nel mondo della televisione che porterà benefici sia agli operatori che all’utenza finale.

Switch-off e passaggio al DVB-T2

Lo spegnimento della codifica MPEG2 avvenuto il 21 dicembre scorso è stato solo il primo passo verso il salto alla nuova generazione del digitale terrestre. Ancora non c’è una data definitiva per lo switch-off al nuovo DVB-T2, ma l’associazione delle TV locali Aeranti-Corallo spinge per un’adozione urgente del DVB-T2 con codifica HEVC, possibilmente entro fine 2023.

Le attuali trasmissioni in DVB-T/MPEG-4 non permettono alle emittenti di spingere sulla qualità tecnica e impediscono lo sviluppo del mercato.

Con lo sviluppo della nuova tecnologia trasmissiva le TV locali saranno stimolate ad effettuare investimenti al riguardo, con conseguenti nuove opportunità per l’utenza. Tuttavia, è importante sottolineare che lo switch-off comporterà anche alcuni costi aggiuntivi per gli utenti finali.

Prepararsi allo switch-off

Per prepararsi allo switch-off, sarà necessario acquistare un nuovo televisore o decoder compatibile con la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC. Inoltre, sarà fondamentale verificare la copertura della propria zona e se necessario installare un’antenna esterna.

Lo switch-off del DVB-T2 rappresenta una svolta tecnologica importante, che permetterà di migliorare la qualità delle trasmissioni televisive e di offrire nuove opportunità alle emittenti locali. Tuttavia, è fondamentale garantire un’adeguata informazione agli utenti finali e supportarli nella transizione verso la nuova tecnologia.

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Considerazioni finali:

In conclusione, lo switch-off del digitale terrestre è un passaggio importante per l’evoluzione della televisione digitale in Italia. L’adozione del nuovo standard DVB-T2 permetterà di migliorare la qualità delle trasmissioni e di liberare spazio sulle frequenze per nuovi servizi.

Tuttavia, è importante che l’avanzamento tecnologico non lasci nessuno indietro. È necessario garantire che tutti gli utenti abbiano accesso alle informazioni e alle risorse necessarie per effettuare la transizione al nuovo standard.

Inoltre, è fondamentale continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative per migliorare l’esperienza televisiva degli utenti.

Concludiamo sottolineando l’importanza di questa transizione verso il DVB-T2 come un passo avanti verso una televisione sempre più innovativa ed evoluta.

Fonte 1, Fonte 2


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