L’arresto di Meng Wanzhou, direttrice finanziaria di Huawei e figlia del fondato del colosso, sta agitando le acque di un mare mai troppo calmo navigato da USA e Cina. Meng Wanzhou è stata arrestata Vancouver con l’accusa di aver violato le sanzioni contro l’Iran.

L’arresto è avvenuto il 1 Dicembre, la notizia si è diffusa ben cinque giorni dopo e le reazioni non si sono fatte attendere. Il viceministro degli Esteri cinese, Le Yucheng, ha convocato a Pechino, Terry Branstad, ambasciatore USA. Da Pechino arrivano reazioni e parole forti, l’irritazione per il fermo di Meng Wanzhou è chiara: “Arriveranno altre azioni se necessario. L’accaduto ha violato gli interessi dei cittadini cinesi, è una situazione molto negativa”.

Meng Wanzhou Huawei

Pechino continua a chiedere il rilascio immediato di Meng Wanzhou, definendo l’arresto come: “Irragionevole, immorale e vigliacco”. La situazione è decisamente in bilico, l’esito realistico è l’estradizione di Meng Wanzhou e il conseguente aumento della temperatura bollente che riscalda gli incontri delicati tra Donald Trump e Xi Jinping.

Il brand Huawei, al momento, sembra voler non entrare troppo nel merito della questione, rilasciando qualche statement di prassi, sebbene non manchi un pizzico di amarezza per la situazione poco felice.

Via

Rimani aggiornato su offerte lampo ed errori di prezzo, seguici su Telegram!

Notice something, think, write. Watching.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *