Ogni secolo emerge un individuo che ridefinisce il mondo, ovvero una persona che trasforma il modo in cui pensiamo e agiamo e rimodella la concezione che l’umanità ha di se stessa e della sua posizione all’interno del cosmo. Il XXI secolo è appena iniziato, ma c’è già un candidato che prepotentemente aspira a ricoprire questa posizione: il controverso e vulcanico Elon Musk.

Conosciuto principalmente come co-fondatore di Tesla Motors, investitore principale di SolarCity e amministratore delegato di SpaceX, Elon Musk è recentemente balzato agli onori della cronaca per aver manifestato l’intenzione di voler colonizzare Marte. SpaceX ha infatti tra i suoi progetti quello di creare un insediamento permanente sul pianeta rosso: secondo Musk, la colonizzazione di Marte salverà la razza umana dall’estinzione.

Per rendere la vita umana “multi-planetaria” e salvaguardare così l’esistenza dell’umanità, Musk prevede inizialmente di spedire su Marte un veicolo spaziale privo di equipaggio, chiamato “Red Dragon”, entro il 2018, poi un razzo riutilizzabile entro il 2022, ed infine il primo equipaggio umano entro il 2025. I dettagli della missione sono stati svelati in occasione dell’International Astronautical Congress in Messico, tenutosi a Guadalajara.

L’uomo come specie multi-planetaria

Con il suo intervento, Musk ha tentato di dimostrare che la sua missione SpaceX Mars sarebbe qualcosa che l’umanità è effettivamente in grado di intraprendere e completare. Stando a quanto dichiarato da Musk, diventare una specie multi-planetaria non è meramente una scelta, ma una necessità: “Se rimarremo per sempre sulla Terra, prima o poi si verificherà un evento che porterà all’estinzione della specie umana. L’alternativa è diventare una specie multi-planetaria che viaggia nello spazio.”

Il problema è che al momento l’umanità non possiede le capacità tecnologiche per giungere sul pianeta rosso. Uno dei problemi principali consiste nei costi: Musk ha sottolineato il fatto che per superare questo ostacolo è necessario rendere le tecnologie economicamente sostenibili. Secondo l’imprenditore statunitense, spostarsi su Marte dovrebbe costare tanto quanto acquistare una casa negli Stati Uniti.

Il costo medio di un’abitazione è pari a 200.000 dollari. Musk ritiene che raggiungere queste cifre con i “metodi tradizionali” sarebbe del tutto impossibile poiché, sfortunatamente, al momento attuale, si dovrebbero spendere 10 miliardi di dollari per portare una singola persona su Marte. Per questo motivo Musk ha elaborato quattro punti chiave considerati imprescindibili per la riuscita della colonizzazione di Marte:

  • completa riusabilità (è necessario realizzare razzi che possano essere utilizzati in continuazione)
  • rifornimento orbitale (servono stazioni che orbitano tra la Terra e Marte)
  • produzione di propellente su Marte (c’è la necessità di sfruttare le risorse marziane)
  • propellente efficiente (per metodi di viaggio più sostenibili)

La collaborazione tra investitori, governi e privati è secondo Musk del tutto fondamentale, dato che una sola compagnia non sarebbe mai in grado di sostenere l’intero sforzo necessario per un progetto così ambizioso.

SpaceX, tuttavia, non naviga al momento in acque tranquille: va ricordato infatti che Falcon 9, uno dei razzi dell’azienda, è esploso sulla piattaforma di lancio di Cape Canaveral in Florida, la qual cosa ha ovviamente costretto la compagnia a sospendere i lanci a tempo indeterminato, nell’attesa che i tecnici chiariscano le cause dell’incidente. Musk sembra tuttavia intenzionato a continuare nella sua corsa allo spazio e mostra di non volersi fermare fino a quando non avrà raggiunto il suo obiettivo.

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