Era nell’aria già da tempo ed oggi è arrivata la sentenza, un nuovo record è stato stabilito oggi dalla Commissione europea che ha inflitto a Google una multa da 4,3 miliardi di euro per aver abusato della sua posizione dominante nei sistemi operativi per telefoni cellulari. La multa è stata anticipato dall’agenzia americana Bloomberg e verrà ufficializzato a breve da Bruxelles durante la conferenza stampa della commissaria Margrethe Vestager.

Una cifra assolutamente da record che supera la già storica sanzione dello scorso anno afflitta per la manipolazione dei risultati di ricerca a favore del servizioGoogle Shopping. L’azienda se la cavò allora con soli 2 miliardi e mezzo di dollari.

Google Italia

 

La commissione europea ha deciso di punire Google per la sua strategia mirata a – si legge – “rafforzare il suo dominio nel campo delle ricerche internet”. In base alle regole Ue sulla concorrenza, tale atteggiamento può essere sanzionato con multe fino al 10% del fatturato totale che vede nel 2017 per Alphabet, casa madre di Google, un totale di 110,9 miliardi di dollari.

Perchè Google è stata multata?

La multa record è stata inflitta per le  restrizioni inserite da Google sul suo sistema operativo Android. Considerando che Android è il sistema operativo utilizzato in oltre l’80% degli smartphone di tutto il mondo, Google si sarebbe servita di questo per per imporre i suoi prodotti sui dispositivi mobile.

In partciolare ci sarebbero 3 violazioni ben specifiche:

  • Google avrebbe obbligato i produttori di smartphone a preinstallare app come il Play Store, Google Search e Google Chrome.
  • La seconda riguarda il divieto di utilizzo di versioni Android derivate dall’originale (attraverso la firma di un accordo chiamato patto anti-frammentazione)
  • Google inoltre avrebbe distribuito incentivi economici ai produttori per rimanere fedeli ai servizi di ricerca di Google.

La casa di Mountain View ha 90 giorni di tempo per presentare una controproposta credibile e accettabile, andrebbero modificati i contratti con i produttori. Google potrebbe ricorrere alla Corte di giustizia europea, come già fatto lo scorso anno.

Non è finita però qui, la Commissione Europea sta decidendo anche in merito alle pratiche pubblicitarie scorrette di Google, l’accusa è quella di aver volontariamente “oscurato” la pubblicità di aziende rivali attraverso il sistema Google AdSense. I guai non sono finiti qui.


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