Nessun segreto, le auto con guida automatica di Google stanno macinando chilometri nel mondo, nessuna di queste però è stata utilizzata per scopi commerciali, nessuna selfi-driving cars sta generando denaro attraverso il mercato consumer. La mente di Google è sempre attiva, il colosso della Silicon Valley potrebbe lanciare il suo servizio di ride-sharing automatico per contrastare il dominio di Uber e Lyft.

Recentemente Google ha depositato una “patent application” che sembra parlare chiaro. Le auto autonome di Google saranno in grado di arrivare ad un punto di pick up e muoversi verso una destinazione. Qualcuno sta pensando ad Uber senza un paziente autista? Chiaro, i problemi sono molteplici, una self-driving car non può arrivare a tutte le zone possibili di pick up, potrebbe incorrere in strade chiuse, corsie di emergenza o altri impedimenti. Per questo motivo le auto autonome di Google saranno in grado di suggerire al potenziale passeggero di farsi trovare in una zona di pick up sicura, proprio come Uber suggerisce ai passeggeri quando l’autista non può raggiungere determinate zone.

Lo scenario futuro è chiaro, Google contro Uber. Auto autonome contro semplici persone che guidano da una vita. Uber non sta a guardare, sa che le risorse di Google sono tante, sa bene di potersi trovare in difficoltà. Uber sta sviluppando la guida autonoma nella città di Pittsburgh, prendendo persone e portandole in giro per la città.

Il futuro è dietro l’angolo. Occhio attento al tassametro, in Italia, ancora per parecchi anni.

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