Forse il terzo tentativo è quello buono! Ne è convinta Microsoft, l’azienda che già nel 2012 con Surface RT e poi nel 2019 con Surface Pro X aveva cercato di conquistare il mercato PC con dispositivi ARM. I tentativi citati fallirono miseramente, complici un hardware deludente ed un software completamente acerbo. Ora tutto sembra diverso: il sistema operativo è stato riscritto e potenziato massivamente con intelligenza artificiale, che viene alimentata da un hardware studiato per fare faville. Le premesse ci sono tutte, Microsoft si prepara alla rivoluzione con Windows 11 Copilot Plus e lancia la sfida diretta ad Apple e ai nuovi MacBook con M3. Ne vedremo delle belle!

PC Copilot Plus – Il futuro vede la presenza dell’intelligenza artificiale

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Alla Build 2024 Microsoft indirizza il futuro del mercato PC: per avere le nuove funzionalità del sistema operativo occorrerà acquistare un dispositivo con SoC ARM, in grado di alimentare il nuovo Copilot Plus. C’è tanta AI a bordo, grazie alle NPU dei processori che è in grado di elaborare più di 40 diversi LLM in locale, anche se rimarrà il web per altre operazioni, visto il supporto a GPT-4o.

L’intelligenza artificiale è profondamente integrata in tutti gli aspetti e gli ambienti del sistema operativo di Microsoft e sarà richiamabile facilmente per supportare gli utenti durante una sessione gaming, una ricerca nel menu o anche nell’utilizzo di un’app installata.

Una delle innovazioni più grandi del nuovo Windows è Recall, feature che consente di trovare qualsiasi elemento che l’utente ha gestito con il PC, grazie all’utilizzo del linguaggio naturale. Nello specifico, si tratta di un modello AI che mantiene nella memoria qualsiasi azione l’utente compia, in modo da richiamarla facilmente a piacimento. La potenza di Recall sconfina nei video visualizzati, nelle foto salvate nel PC, nei documenti elaborati, nei giochi e nelle applicazioni ed è fruibile facilmente tramite comoda timeline.

Windows 11 Copilot Plus è esclusiva dei PC con ARM

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Tante novità in ambito software da parte di Microsoft sono state rese possibili grazie a Qualcomm, che ha lanciato sul mercato i nuovi potenti processori ARM per PC, Snapdragon X Elite /X Plus. Per utilizzare il nuovo Windows, occorrerà possedere un dispositivo dotato di almeno 16GB di RAM, 256GB di ROM e una NPU con potenza di almeno 40 TOPS. Proprio la potenza di elaborazione neurale del SoC è la discriminante, dal momento che solo i due nuovi processori Snapdragon garantiscono 45 TOPS, superando anche quella dei nuovi M3 di Apple.

Microsoft ha sviluppato, inoltre, un nuovo emulatore chiamato Prism, simile a Rosetta 2 di Apple, in grado di utilizzare con ottime performance ed attenzione ai consumi le app che non sono ancora native ARM64. Gli applicativi X86, a detta della casa di Redmond, sono pochi, in quanto moltissimi partner hanno già lanciato le loro app native per architettura ARM e molte altre arriveranno nei prossimi mesi.

E’ tempo ora di passare dai numeri e dai benchmark ai veri test. I primi PC con il nuovo sistema operativo sono stati lanciati in queste ore: capiremo se davvero Microsoft riuscirà ad impensierire Apple!


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