Ricordate la questione degli iPhone rallentati volutamente per colpa della decadenza fisica delle batterie? Apple, per uscire da quelle delicata questione, aveva introdotto un programma di sostituzione batteria particolarmente scontato.
Con circa 29 Euro si può cambiare batteria ad un iPhone e farlo tornare alle prestazioni di una volta e secondo un report, circa 11 milioni di clienti hanno aderito a questo programma, ridando vita ai loro smartphone senza avere il bisogno di comprarne uno nuovo.
Il programma sostituzione batterie è costato un bel po’ ad Apple e pare abbia influito in maniera attiva sul calo delle vendite dei nuovi iPhone. Inutile fare calcoli elementari, è ovvio che spendere 29 Euro al posto di oltre 1000 Euro per un nuovo iPhone sia incredibilmente vantaggioso da parte dei consumatori.
Vero, 11 milioni di clienti hanno preferito risparmiare e cambiare batteria al posto di passare ad un nuovo iPhone ma per Apple, anche se i ricavi dell’operazione non sono stellari, è comunque una vincita. Apple ne esce a testa alta da una situazione complicata con accuse di obsolescenza programmata ed inoltre cementifica la fiducia dei suoi clienti, che pur non avendo preso un nuovo iPhone, hanno preferito tenere il vecchio, sostituire la batteria al posto, magari, di passare ad altro, passare a qualche smartphone Android.
Fare i conti in tasca ad Apple, è una delle cose più inutili da fare, analizzare i suoi comportamenti, le sue scelte e le sue strategie non solo nei confronti del mercato ma anche dei clienti, è cosa logica. Quanti produttori Android si sarebbero messi così tanto a disposizione per i loro clienti?
Pochi di loro avrebbero potuto affrontare un mare così movimentato fatto di gravi accuse, solo Samsung ha dato dimostrazione, con la questione del fiammante Note 7, di potersi permettere un piccolo passo falso.
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