Forse vi ricorderete del fatto che, qualche anno fa, Twitter acquistò l’app per la creazione e condivisione di brevi video conosciuta come Vine al costo di 30 milioni di dollari. Al momento dell’acquisizione si trattava di un concetto del tutto innovativo: gli utenti avevano la possibilità di registrare video di una lunghezza massima di 6 secondi e di condividerli sui social utilizzati. In brevissimo tempo la community dei creatori indipendenti divenne enorme, ma l’entusiasmo durò poco, e causa l’espansione delle funzionalità dei servizi concorrenti, la maggior parte degli utenti è migrata verso altre app, quali ad esempio Instagram.
Per questo motivo, Twitter non riconosce più l’importanza del ruolo di Vine, che presto chiuderà i battenti. Semplicemente, Vine non è più popolare. La compagnia ha reso noto che il servizio di Vine verrà sospeso nei prossimi mesi, ma anche che preserverà i video che sono stati prodotti e condivisi fino ad ora. “Diamo alla nostra utenza e alle sue creazioni il valore che meritano, e dunque faremo le cose come si deve” ha spiegato Twitter. Gli utenti di Vine, quindi, hanno ancora la possibilità di accedere al proprio account e di scaricare i propri video. Twitter continuerà a tenere il sito online perché ritiene che “sia importante continuare ad avere la possibilità di guardare i tanti incredibili Vines che sono stati realizzati”.
La crescita di Vine si è arrestata bruscamente nel momento in cui Instagram ha lanciato il proprio servizio video, e da allora non si è più ripreso. La mossa di Twitter risulta dunque del tutto comprensibile. Twitter sta tentando di ristrutturare la propria piattaforma di microblogging, e Vine è ormai solamente una distrazione. Anche la crescita dell’utenza su Twitter è piuttosto lenta, ma l’azienda ci sta lavorando su.
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