L’iPhone 6S, attuale proposta mobile di casa Apple, è stato un refresh del precedente iPhone 6. La nuova iterazione del melafonino ha portato con sé un sensore biometrico fingerprint più veloce, una fotocamera più potente e, più in generale, migliori performance. Nonostante l’iPhone 6S sia tutt’altro che rivoluzionario nei confronti del modello procedente, a conti fatti è diventato il telefono da battere, almeno per quanto riguarda il mercato di casa, ovvero quello statunitense.
I dati rilasciati dagli analisti di mercato della Kantar World Panel parlano chiaro: “Nei tre mesi che hanno avuto termine con luglio 2016, l’iPhone SE si è piazzato al terzo posto nelle vendite USA con una quota di mercato pari al 5%, alle spalle del Samsung Galaxy S7 con il 9% e dell’iPhone 6S, che con l’11% delle vendite si è aggiudicato il primo posto”.
Anche il più recente iPhone SE ha ottenuto dunque un ottimo risultato, piazzandosi al terzo posto nelle vendite all’interno dello stesso periodo. Con un prezzo di partenza pari a 400$ nel mercato USA, stando all’indagine condotta da Kantar, l’iPhone SE è stato il telefono prediletto dei giovani utenti che hanno dichiarato un guadagno inferiore ai 50.000 dollari all’anno.
Per quanto riguarda il discorso dell’upgrade, se – come peraltro sembra evidente dalle indiscrezioni degli ultimi mesi – non ci saranno grandi cambiamenti in quanto a design, molti utenti non compreranno il futuro iPhone 7. Negli USA il ciclo di vita di uno smartphone è di circa 22 mesi (25 mesi per gli iPhone); dati alla mano, Kantar ritiene che circa il 29% degli utenti che sono attualmente in possesso di un iPhone 6 o 6 Plus passeranno all’iPhone 7. Ma dal momento che anche quest’ultimo sostanzialmente potrebbe essere una sorta di refresh, il suo impatto potrebbe essere stato sopravvalutato.
Ad ogni modo, tra poche ore sapremo di che pasta è fatto veramente l’iPhone 7, che verrà presentato in diretta streaming oggi stesso alle ore 19:00.
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