Il nuovo Huawei Mate XS 5G è finalmente arrivato anche in Italia, infatti a partire dal 20 Marzo, il futuristico smartphone pieghevole di Huawei è disponibile all’acquisto per tutti.

HUAWEI è sempre stata in prima fila con gli smartphone pieghevoli e come è lecito aspettarsi questo Mate XS è la naturale evoluzione del Mate X visto nel corso del 2019 e con il quale condivide gran parte della scheda tecnica.

Bisogna infatti pensare al Mate XS come una versione rivista e migliorata del Mate X e non come uno smartphone totalmente nuovo, infatti le differenze tra i due sono praticamente impercettibili ad occhio nudo, anche se tra le grandi differenze troviamo la compatibilità con il 5G del Mate XS grazie al nuovo chipset Kirin 990 e al modem 5G. Un’altra rivisitazione che non salta subito all’occhio ( ma che è molto importante ) è la nuova  cerniera che si occupa di piegare il display flessibile che è ora più funzionale e robusta e che approfondiremo meglio tra un po’.

C’è poco da fare: l’arrivo del Mate XS è un momento solenne, non solo perché stiamo parlando di uno smartphone di fascia ultra-lusso ( si parte dai 2599€ in Italia ) ma perché permette di avere uno assaggio del futuro. Infatti gli schermi pieghevoli ( insieme ai sensori e fotocamere sotto al display ) sono il prossimo grande salto in avanti nell’industria smartphone. Non stiamo infatti solo parlando di un aspetto estetico, ma la possibilità di passare dai 6″ agli 8″ del display in un’istante apre un mondo di possibilità per l’utente e pone nuove sfide per i produttori, sia a livello hardware che software.

Mate X non è mai arrivato nel mercato occidentale a differenza di questo nuovo Mate XS che è stato lanciato in un periodo molto particolare per HUAWEI, in una stratta tra il ban dei servizi Google imposta dall’amministrazione Trump e in piena crisi Covid-19. Anche Mate XS è infatti sprovvisto dei servizi Google ma come sugli ultimi prodotti HUAWEI e HONOR troviamo i nuovi Huawei Mobile Service ( HMS ) che rimpiazzano in tutto e per tutto la controparte Google.

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Tuffiamoci quindi nel futuro con Mate XS, ma prima di tutto partiamo con un piccolo promemoria delle specifiche tecniche.

HUAWEI Mate XS 5G – Specifiche Tecniche

  • Body: Plastic front, aluminum back and frame; Unfolded: 161.3 x 146.2 x 5.4 mm; Folded: 161.3 x 78.5 x 11 mm; 300 g
  • Screen:Unfolded: 8.0-inch Foldable OLED FullView display, 2200 x 2480px; Folded: 6.6″ OLED 1140 x 2480px
  • Rear camera: Primary: 40MP f/1.8, 1/1.7″, PDAF; Telephoto: 8 MP, f/2.4, 52mm, OIS; Ultra-wide: 16 MP, f/2.2, 17mm; LED flash; 3D ToF; 2160p@30fps video recording, EIS; AIS (Huawei Ai image stabilization)
  • Front camera: Uses the main cameras.
  • Chipset: HiSilicon Kirin 990 5G (7nm+): Octa-core (2×2.86 GHz Cortex-A76 & 2×2.36 GHz Cortex-A76 & 4×1.95 GHz Cortex-A55), Mali-G76 MP16; NPU (Neural processing unit) Dual Big Core + 1 Tiny Core NPU
  • Memory: 8GB RAM, 512GB storage; NM (Nano Memory), up to 256GB (uses shared SIM slot)
  • OS: Android 10; EMUI 10.0.1
  • Battery: 4,500mAh (separated in two packs), 55W SuperCharge fast charging
  • Connectivity: 5G (SA/NSA), Hybrid Dual SIM (Nano-SIM, dual stand-by), Bluetooth 5.0, Wi-Fi a/b/g/n/ac/ax, dual GPS, USB 3.1 Type-C; NFC; IR blaster

HUAWEI MATE XS – Contenuto della confezione

Quando si acquista un prodotto Premium come il Mate XS vogliamo che ogni aspetto sia curato minuziosamente, a cominciare dalla confezione di vendita. Non a caso la confezione di questo Mate Xs si discosta completamente dal tradizionale box minimalista che troviamo sugli altri smartphone Huawei, compresi dispositivi di fascia alta come Huawei P40 Pro/Pro+ che attualmente sono i top gamma “tradizionali” dell’azienda.

La piccola scatola bianca lascia il posto ad una grande confezione nera, leggermente morbida al tatto, che è piacevole sia da vedere che da toccare. Anche all’interno troviamo lo stesso materiale e molte scatole che dividono e organizzano il contenuto della confezione. L’alloggiamento del Mate Xs è molto solido e appena apriremo la confezione ci accoglierà il grande display aperto del Mate Xs. A livello di accessori troveremo inclusi:

  • Cavo USB Type-C per la ricarica
  • Cuffiette Type-C
  • Bumper case specifico per Mate XS
  • Caricatore rapido da 65W per ricarica rapida ( anche se il Mate XS supporta fino a 55W)
  • Manualistica

Come ci si può aspettare per un prodotto del genere, HUAWEI ha dovuto creare una particolare cover per proteggere i bordi del dispositivo da urti accidentali.

Ovviamente non stiamo parlando di una protezione come i classici smartphone a cui siamo abituati, infatti essendo praticamente tutto schermo sia davanti che dietro, un’infausta caduta potrebbe potenzialmente risultare fate per il display del Mate XS.

HUAWEI MATE XS – Design ed ergonomia

A prima vista Mate XS con il display chiuso non sembra discostarsi troppo dai form factory a candy-bar con cui le aziende ci hanno abituato fino ad oggi.

Da chiuso infatti si tiene in mano tranquillamente come un tradizionale smarphone: di certo il peso di 300gr non lo rende un peso piuma ma difficilmente HUAWEI poteva fare di meglio con le tecnologie e i materiali presenti oggi. Il display (da chiuso ) da 6,6″ lo rende infatti uno smartphone tradizionale da piegato e HUAWEI ha lavorato bene per far accendere solo la parte frontale del display quando è nel suo stato piegato.

Inoltre il display frontale avendo un aspect ratio abbastanza tradizionale da 19.5:9 non presenta problemi di scaling delle app a differenza di quanto succedeva ad esempio con il Galaxy Fold e il suo display esterno dal form factory più allungato.

A display chiuso infatti abbiamo accesso alla pulsantiera dei volumi e del tasto power sul lato destro del dispositivo, mentre il lato sinistro dove troviamo il display presenta ovviamente una curvatura che abbraccia lateralmente e posteriormente il dispositivo.

Huawei infatti ha deciso di integrare il display flessibile sul lato esterno del dispositivo, a differenza ad esempio del Galaxy Fold che manteneva il display piegato all’interno dello stesso.

Questa scelta ovviamente porta con se vantaggi ma anche sfide, sopratutto in questo periodo che gli smartphone pieghevoli sono ancora agli albori nell’ambito consumer e di conseguenza ogni produttore sta cercando una propria direzione stilistica e funzionale per adattare questa tecnologia ai propri prodotti. MATE XS è senza dubbio uno dei più accattivanti con il suo display esterno ma questo comporta anche un grande lavoro di ingegnerizzazione per la parte della cerniera centrale che si occupa di piegare ed estendere il display di MATE XS perseverando intatto sia il display pieghevole che il corpo dello smartphone. Ma quando decidiamo di aprire completamente il display grazie all’apposito tasto allora avviene la magia.

Infatti c’è poco da discutere: quando apriremo il display di Mate XS  saprà benissimo come polarizzare l’attenzione su di sé in ogni circostanza. Il concept è sicuramente futuristico e il grande schermo pieghevole è senza dubbio l’aspetto che spicca più a prima vista dove si può apprezzare ancora una volta l’ottimo lavoro di ingegnerizzazione di HUAWEI: bordi intorno al display veramente contenuti, inoltre lo spessore nella parte dei display è veramente minimo e questo rende HUAWEI Mate XS una gioia da vedere. In realtà un utente poco attento che non vede la “trasformazione” del display non potrebbe capire subito che is tratta di uno smartphone pieghevole.

Questo perché da aperto Mate XS si presenta come un sottile tablet con Android con la differenza che nella parte destra avremo la parte rialzata che serve sia per contenere i componenti come batteria e modulo fotografico ma anche per avere un’impugnatura più salda e comoda per un dispositivo.

In mano il dispositivo ha infatti un buon feeling. E’ sicuramente più spesso della media degli smartphone ma comunque si tiene tranquillamente anche con una sola mano e nonostante il display sul retro non risulta scivoloso. Questo perché non si tratta di un vero vetro come gli altri smartphone ma di una particolare pellicola che protegge il display e gli permette di piegarsi e distendersi più agevolmente.

Materiali costruttivi

Come abbiamo già detto Mate XS è davvero bello da vedere e usare ma richiede un livello di attenzione superiore per far si che non venga danneggiato da graffi o urti al display. HUAWEI spiega che il display flessibile OLED è composto da due strati di polimmidi di tipo aerospaziale (PI) incollato tramite un particolare processo di HUAWEI utilizzando un adesivo trasparente (OCA) e piazzato sopra il display.

Questo doppio strato – a detta degli ingegneri HUAWEI – rende l’intero display fino all’80% più resistente rispetto al singolo strato. Giusto per curiosità sappiate che questo polimmide di grado aerospaziale costa al grammo più dell’oro anche se ovviamente la quantità utilizzata su uno smartphone è minima.

In cosa si traduce questo all’atto pratico nell’utilizzo quotidiano di Mate XS? Sostanzialmente non avremo più il tradizionale vetro a proteggere il display ma una sorta di gomma trasparente, più morbida al tocco ma che comunque restituisce un feel molto simile al vetro anche se essendo meno liscio trattiene più impurità come sostanze oleose o ditate.

Ricorderete inoltre il fiasco con la pellicola protettiva del Galaxy Fold e gli utenti che per toglierla hanno praticamente distrutto il dispositivo. Anche qui c’è la stessa “pellicola” applicata di fabbrica che fa parte del display e che non va in alcun modo rimossa in quanto serve per proteggere il dispositivo e per accompagnare il movimento di apertura/chiusura.

Ma andiamo ora a vedere uno degli aspetti più importanti a livello progettuale di questo Mate XS: la cerniera.

La cerniera Falcon Wing

Un display che si piega significa anche nuove sfide progettuali. Infatti tutti i pieghevoli devono avere alcune parti mobili che fino ad ora non erano necessarie sugli smartphone tradizionali se non per i meccanismi delle fotocamere pop-up di alcuni prodotti.

Ma in questo caso stiamo parlando di un elemento vitale dello smartphone visto che funge da parte di congiunzione tra le due metà del Mate XS così come ha il delicato e complicato compito di fornire robustezza al dispositivo e sopratutto un meccanismo sicuro e a prova di tempo per i tanti piegamenti che il dispositivo dovrà supportare nella sua vita.

Huawei chiama il design della cerniera in stile Falcon Wing e rispetto al Mate X è stato rivisto e migliorato. Infatti la cerniera include oltre 100 parti mobili che si incastrano alla perfezione per permettere al display di piegarsi ed estendersi. E possiamo dire dalle nostre prove ( e dopo aver giocato un po’ con Mate X al MWC 2019 di Barcellona ) che si tratta di un’ottimo lavoro. Questo perchè HUAWEI è riuscita a creare un meccanismo solido e funzionale che utilizza al meglio gli spazi ristretti del dispositivo e nella sua versione ripiegata il display è completamente a filo e integrato nel design complessivo del prodotto. Nonostante le prima volte potrebbe spaventare il dover piegare il display in quel modo ( il nostro cervello non è ancora abituato al fatto che i display possono essere flessibili ) il meccanismo della cerniera di Mate XS è veramente solido e scorre bene, inoltre non presenta gap che potrebbero danneggiare il display flessibile con polvere o altre impurità che si potrebbero annidare al suo interno. Una volta disteso il display è inoltre completamente piatto e non presenta irregolarità nel display.

Con il tempo si potrebbe notare una leggera flessione nella parte centrale del display subito sopra la cerniera. E’ infatti uno dei punti più critici sia per i produttori che per il consumatore finale: con l’utilizzo infatti si creerà una minuscola bombatura longitudinale in corrispondenza della cerniera, proprio li dove il display subisce più sollecitazione e che coincide con la parte che “curva” sul lato sinistro in modalità smartphone.

Alla vista in realtà questa pieghetta è impercettibile e vi assicuriamo che a display acceso è praticamente invisibile anche se al tatto è più facile sentirla, anche se ce ne accorgeremo davvero solamente in casi di lunghi swipe. E’ infatti impossibile per chi produce smartphone flessbili eliminare completamente questo problema, ma HUAWEI ha giocato molto bene con una soluzione che potrebbe durare a lungo. Per fare un paragone la piccola piega è molto più discreta di quanto visto nella versione rivisitata del Galaxy Fold di Samsung.

Di certo bisognerà vedere con diversi mesi di utilizzo se manterrà questa sua caratteristica ma tra gli smartphone pieghevoli sul mercato oggi è senza dubbio una tra le soluzioni più “conservative” per proteggere la piega centrale del display che è senza dubbio il punto più “fragile” di ogni display flessibile.

Nel complesso il design di HUAWEI MAte XS ci ha convinto appieno e tra i dispositivo foldable è ad oggi quello che riteniamo più accattivante e pratico anche se non a tutti potrebbe piacere il display che si piega esternamente al dispositivo. Infatti è anche la soluzione più delicata da proteggere. Non vi neghiamo l’ansia iniziale nel recensirlo proprio per via di questo aspetto: il fatto di essere praticamente avvolto completamente dal display lo rende particolarmente suscettibili ad urti quando l appoggiamo su un tavolo, o ai graffi se lo teniamo in borsa o in tasca e di certo ogni caduta potrebbe essere fatale per il display e vi assicuriamo che il bumper adesivo incluso potrebbe non risolvere questa paura. E’ un approccio completamente diverso da altri smartphone pieghevoli come appunto il Galay Fold, il Galaxy Fip o il Motorola Razr che hanno tutti display flessibili che si piegano all’interno e che da chiusi rimangono quindi protetti dalla scocca dello smartphone. Se comunque siete tipi cauti nell’utilizzo dello smartphone allora non dovreste avere grossi problemi.

C’è infine da aggiungere che l’apertura del display non è in alcun modo accompagnata da parte dello smartphone. Infatti una volta premuto il tasto che “sgancia” il display flessibile bisognerà applicare un po’ di pressione e accompagnare la cerniera affinché si incastri in posizione corretta. Anche qui un minimo di attenzione è necessaria visto che dovremo fare forza con le dita sul display o sui bordi per accompagnare il movimento. C’è da dire che rispetto a Mate X la cerniera sembra più fluida e sembra opporre meno resistenza durante l’apertura e chiusura del display.

Tasti ed ergonomia

Vediamo ora come sono dispositivi i vari componenti di questo HUAWEI MATE XS che ha sicuramente un design unico nel suo genere e di conseguenza delle scelte progettuali che non troviamo altrove.

Da piegato Mate XS si camuffa bene come un qualsiasi smartphone anche grazie al display da 6″ con aspect-ratio tradizionale. Anche le generose dimensioni di 11mm di spessore sono facili da gestire anche se il peso da 300grammi in modalità piegata si fanno un po’ sentire. Comunque ci siamo abituati molto presto al peso e alle dimensioni e sia da piegato e sopratutto a display aperto è risultato molto pratico e maneggevole.

Tutti i pulsanti, sensori, fotocamera e pulsante per la cerniera sono collocati sul lato destro del dispositivo. Troviamo infatti il bilancere del volume e il tasto di accensione con lettore di impronte integrato. Quest’ultimo funziona molto bene e velocemente ma segnaliamo che è l’unica autenticazione biomentrica presente sul Mate XS, quindi niente fotocamera frontale e sensori per lo sblocco. Non esiste infatti una fotocamera frontale e questo potrebbe rendere un po’ scomodo l’utlizzo di video chiamate e selfie ma comunque approfondiremo meglio questo aspetto a breve nella sezione fotocamera. La barra laterale incorpora inoltre una porta di ricarica USB type-C nella parte inferiore e ovviamente non troviamo jack audio da 3,5″ per ovvie ragioni di ottimizzazione dello spazio. Sul bordo inferiore troviamo poi due fori che celano due microfoni mentre un terzo è posizionato nella parte alta.

La metà sul retro di questo Mate XS presenta la capsula audio che funziona anche da speaker mentre sulla parte superiore troviamo l‘alloggiamento per la simcard nanosim e per la NM Card di HUAWEI. Niente led di notifica sulla parte frontale, infatti dovremo fare affidamento solo sull’always on display per leggere notifiche. Il tasto per aprire il display è collocato sotto i sensori fotografici e anche se è tecnicamente possibile aprire il display con una sola mano è un’operazione che richiede destrezza e una superficie solida come una gamba o un tavolo per accompagnare il movimento. Inutile dire che ve lo sconsigliamo caldamente.

Una volta aperto cambia ovviamente la configurazione dei tasti, speaker e microfoni e si può apprezzare meglio la scelta progettuale. Il display da 8″ esprime inoltre così il meglio di sè sia in ambito gaming che produttivo. La capsula sulla sinistra con le fotocamere e i sensori funge da maniglia per il Mate XS in modalità tablet, fornendo una salda presa e permettendoci di avere un lato più solido da cui poter tenere Mate XS. Forse potrebbe essere scomodo per chi ha delle mani grandi, ma nel mio caso non ho accusato affatto problemi, anzi la presa della “maniglia” è stata molto buona anche in modalità landscape.

HUAWEI MATE XS – Hardware

Display pieghevole OLED

Abbiamo visto come il display pieghevole OLED sia senza dubbio il protagonista principale di questo nuovo Mate XS, ma come si comporta?

Il display di Mate XS ha una diagonale complessiva da 8 pollici in modalità tablet e stiamo parlando di un’unità OLED con risoluzione 2480 x 2200px e rapporto 8:7.1 mentre in modalità piegata abbiamo una diagonale di 6,6″ con risoluzione 2480 x 1148-pixel e aspect ratio 19.5:9. La luminosità è intorno ai 450 nits che lo rende perfetto dentro casa ma non brilla per luminosità massima all’aperto dove nelle condizioni più critiche i riflessi potrebbero giocare qualche scherzo.

In ogni caso, la tecnologia OLED permette di avere neri molto profondi e nel complesso la calibrazione de colori è molto soddisfacente.

Il sensore ambientale funziona bene e non ha mai restituito falsi positivi durante il nostro test.

Impostazioni del display

Una nota negativa del display è la mancanza del supporto HDR e questo è dato in buona parte anche ai livelli di luminosità che come abbiamo visto sopra non sono stellari. Un vero peccato visto l’ottimo prodotto e la resa cromatica. Tra le impostazioni del display potremo settare tra un preset di colori “Vividi” che restituisce colori più saturi tipici degli OLED e la modalità “Naturale” che tende ad avvicinare i colori allo standard DCI-P3.

Audio

L’audio del dispositivo è affidato ad uno speaker tradizionale e a alla capsula audio che può funzionare anche da speaker aggiuntivo. Da notare tuttavia che il setup stereo funziona solamente con il dispositivo in orizzontale, infatti con un uso tradizionale i due speaker lavoreranno in modalità “mono”.

Nel complesso l’audio è accettabile ma di certo non lascerà il segno. Il motivo probabilmente è dovuto sempre al nuovo hardware di Mate XS che per via del suo curioso form-factory e per via della sua ottimizzazione degli spazi che lascia poco margine per speaker più potenti.

Di certo è uno degli aspetti dove HUAWEI dovrà insistere se vuole continuare con questo design anche perché non è all’altezza dell’ottimo display del Mate XS.

Chipset Kirin 990 5G

Come tutti i dispositivi di fascia alta di HUAWEI della prima metà del 2020, anche questo Mate XS è equipaggiato con una versione del Kirin 990 nella variante 5G. Si tratta attualmente del modello di chipset più performante prodotto da HiSilicon e che ritroviamo anche su altri top gamma come la famiglia Huawei P40. E’ un chipset creato con processo produttivo 7nm EUV+ e si adatta perfettamente ai piccoli spazi di Mate XS.

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Il Kirin 990 5G rispetto alla controparte non-5G, ha un clock del processore leggermente più alto e con gli ultimi aggiornamenti retail della EMUI anche Mate XS ha guadagnato la modalità performance andando di fatto a pareggiare le performance con il modello non-5G.

Se lo paragoniamo alla generazione precedente, il Kirin 980, HUAWEI dichiara che le performance sono state aumentate del 23% sulla GPU e fino al 39% sul fronte GPU grazie alla presenza dell nuova Mali-G76 MP16 e un’incremento fino al 460% dei task della NPU. Quest’ultima è dovuta a due grandi NPU Core costruiti sull’architettura DaVince più un minuscolo core NPU. Anche in termini di energia grazie ai processi produttivi troviamo un consumo energetico ridotto del 23% per quanto riguarda la CPU e del 32% per quanto riguarda la GPU.

All’atto pratico nei compiti di tutti i giorni il processore è sempre adeguato per un prodotto top gamma come il Mate XS e non sentiremo mai cali di frame o impuntamenti di sistema, anche durante l’esecuzione di applicazioni molto pesanti come i giochi.

Come tutte le CPU raffreddate in modo passivo, anche il Kirin 990 5G soffre un po’ di thermal throttling anche se viene gestito in modo molto particolare. La Cpu si adatta infatti alle temperature diminuendo automaticamente la potenza di calcolo nelle situazioni più critiche per evitare impuntamenti o crash. Di conseguenza anche le temperature del Mate XS rimangono sempre sotto controllo anche durante i carichi più pesanti e non vi sono punti particolarmente caldi.

Questo è reso possibile anche grazie alla complicata soluzione che HUAWEI chiama “Sistema di raffreddamento con grafite flessibile”. Si tratta di una soluzione a tre strati, con della grafite malleabile come strato più esterno che con il calore si diffonde a tutta la cerniera dello smartphone da un’estremità all’altra. Lo scopo di questa soluzione è ovviamente avere quanta più superficie possibile per la dissipazione del calore. Questo trasferisce poi il calore ad una soluzione heat pipe più tradizione che culmina in una camera di vapore.

Anche il setup fotografico ha il proprio sistema di dissipazione del calore grazie ad 8 milioni di minuscole sfere di materiale aerospaziale che servono proprio per dissipare quanto più calore possibile.

In termini di benchmark abbiamo notato che le performance si avvicinano molto a quelle del cugino P40 Pro anche se quest’ultimo sembra avere sempre qualche punto di distacco in più rispetto al pieghevole di HUAWEI che tuttavia vengono praticamente pareggiati quando attiviamo la modalità performance nelle impostazioni della batteria.

Huawei Mate XS e il 5G

Qualche piccolo accenno sulla connettività: nonostante il bizzarro design che Huawei ha adottato per questo MAte XS la connettività non sembra risentirne. Il modem integrato 5G del Kirin 990 5G supporta tutte le frequenze disponibili, sia non-standalone (NSA) che standalone (SA) oltre alle bande TDD/FDD. Questa lista include le bande n79, n78, n77, n41, n38m n28, n3 e n1 e ovviamente è garantito il pieno supporto 4G su una seconda nanoSIM. La ricezione è sempre stata buona in tutti i test che abbiamo fatto e anche per il futuro il chipset è già pronto per essere completamente compatibile con i vari standard 5G.

HUAWEI MATE XS – Software

Prima di avventurarci alla scoperta del software di sistema è necessario fare anche qui una premessa: come tutti i dispositivi rilasciati dal 2020 anche il Mate XS è sprovvisto di servizi Google a seguito del ban Usa alla Cina. Questo significa che Mate XS è un dispositivo Android AOSP ma i servizi Google sono stati rimpiazzati con i servizi proprietari HMS ( Huawei Mobile Service ) e il Play Store lascia il posto a HUAWEI Gallery per il download e l’installazione delle app.

Non entreremo troppo nel merito della questione in quanto ne abbiamo largamente parlato nelle recensioni della famiglia Huawei P40, che vi consigliamo di leggere per avere un quadro più chiaro sull’utilizzo dei servizi HMS.

Ovviamente chiunque abbia usato uno smartphone HUAWEI troverà una certa familiarità con il software di Mate XS anche se molte funzioni sono state aggiunte o modificate per trarre il meglio dal doppio display.

Al momento della recensione stiamo provando Mate XS con Android 10 ed EMUI 10.0.1 che non dobbiamo confondere con l’EMUI 10.1 che troviamo sulla famiglia P40 in quanto quest’ultima aggiunge diverse funzionalità all’interfaccia di sistema.

Tuttavia come abbiamo detto il software di MATE XS è stato progettato su misura da HUAWEI di conseguenza alcune funzionalità sono presenti anche in questa build della nostra EMUI come il nuovo Multi-Window, la vista a pop-up e la collaborazione multi-schermo. Sono presenti anche alcune voci per il nuovo assistente Celia anche se per il momento sono inutilizzabili in Italia.

Il lockscreen ha un’implementazione opzionale dell’ AOD ( Always On Display ) ma molto basica e ci permetterà di selezionare l’orologio e lo stile del calendario. L’AOD è applicabile solo al display frontale e non c’è modo di utilizzare anche il display sul retro. Sarebbe stato carino aggiungere delle schermate del display personalizzate, magari che utilizzino entrambi i display per qualche effetto più accattivante, ma speriamo che sia una funzione che arriverà in futuro. Presente anche il Magazine Unlock e le gesture sulla schermata di blocco.

Lock screen e sensore di impronte digitale

Come detto in precedenza, Mate XS non ha una fotocamera frontale in quanto il modulo posteriore si utilizzerà anche per i selfie e questo si traduce nella mancanza dello sblocco biometrico con il volto. Dovremo infatti fare affidamento sul lettore di impronte dentro al pulsante POWER che tuttavia funziona molto bene: è preciso, veloce e non ci ha mai dato problemi.

Segnaliamo inoltre che come parte della EMUI 10.0.1 il sistema operativo è molto sicuro infatti HUAWEI ha isolato il sistema a livello di microkernel e questo gli ha fatto guadagnare la certificazione CC EAL 5+ che attualmente è il livello di certificazione più alto dato ad un sistema operativo commerciale.

Schermata Home e Today Page

L’interfaccia è la classica EMUI a cui siamo abituati anche se purtroppo non troviamo la possibilità di utilizzare un app drawer per la gestione della home e delle applicazioni presenti. Con uno swipe verso sinistra accederemo alla schermata Today che è un rimpiazzo per Google Feed che troviamo su molti altri dispositivi Android.

Questa esegue egregiamente il suo scopo fornendoci informazioni utili e accesso rapido ai preferiti, alle foto, allo Smart Care al feed personalizzato e molto altro.

Mate XS ha in realtà diverse ottimizzazioni che sono pressoché invisibili all’utente ma che nel complesso permettono di avere un’esperienza migliore con questo dispositivo. Tra queste citiamo il Dynamic Latency Engine (DLE) ovvero un meccanismo per l’allocazione intelligente delle risorse di sistema in background per garantire sempre le migliori performance. Purtroppo non è qualcosa di tangibile che possiamo valutare ma dai nostri test Mate XS non ha mai mostrato il fianco anche con tante applicazioni aperte, in multi schermo o con giochi pesanti.

Molto apprezzata la presenza della dark mode di sistema che si adatta molto bene a tutte le app proprietarie di HUAWEI inoltre questo garantisce anche un piccolo risparmio energetico sulla batteria che non guasta mai su un OLED.

Vediamo ora alcune dell funzionalità pensate appositamente per il grande display aperto da 8″ di Mate XS.

Ricordiamo che nel progettare la UI HUAWEI ha dovuto pensare a ben 3 configurazioni dei display. Il display aperto da 8″, il display frontale da chiuso da 6.6″ e il display posteriore da 6.38 pollici sulla parte posteriore. Nonostante queste dimensioni completamente diverse tra loro HUAWEI è riuscita a fare un buon lavoro e tutto funziona in modo apprezzabile.

A display chiuso la parte frontale ha un display rate standard da 19.5:9 e una diagonale da 6.6″ e questo permette a tutte le app Android di essere eseguite in modo tradizionale senza problemi di upscaling o simili. Un problema che invece affliggeva inizialmente il piccolo display esterno del Galaxy Fold di Samsung che non permetteva a molte app Androd di adattarsi.

Da aperto il display di MATE XS è molto più “squadrato” con un rapporto di 8:7.1 che tuttavia si adatta bene a quasi tutte le applicazioni che hanno un’interfaccia dedicata per la  modalità tablet. Ovviamente non tutte le app potrebbe supportare il resize da display aperto a display chiuso da applicazione aperta senza un riavvio della stessa, ma con il tempo potremmo vedere un’ottimizzazione anche in questo senso da parte degli sviluppatori grazie alle nuove funzioni di display flessibile integrate in Android 10.

Ridimensionamento delle app

Per mantenere le cose ordinate e quanto più compatibili possibili, HUAWEI ha adottato un interessante menu di scaling tra le opzioni del display. Per ogni app del display frontale potremo scegliere un comportamento sia per il display aperto che per il display chiuso in questo modo se avremo qualche app non compatibile potremo provare a forzare la risoluzione del display per quell’app.

Per quanto riguarda il display aperto potremo invece scegliere tra tre opzioni diverse: Full Screen, 4:3 o 16:9. Il sistema funziona molto bene e riesce a gestire le app senza troppe difficoltà.

Le Gesture Multi-Finestra

Ovviamente la MIUI 10.0.1 di questo Mate Xs è stata pensata per il display flessibile e per questo troviamo un sistema multi-tasking e multi-finestra che è stato migliorato sotto diversi aspetti. D’altronde chi mira ad acquistare questo dispositivo ha probabilmente esigenze di produttività e multi-tasking ben specifiche ed in questo le gesture multi finestra potrebbero essere un punto cardine dell’esperienza utente.

Iniziamo subito con il dire che HUAWEI ha fatto le cose per bene per il multi-window. Generalmente potremo mettere una seconda app a schermo grazie al menu laterale destro accessibile con uno swipe dal bordo del dispositivo. Cliccando su un’app presente in questo menù faremo apparire una finestra con l’app selezionata sul display. Al momento solamente un’app alla volta è supporta in questa modalità.

Per utilizzare la modalità split screen dovremo tenere premuto sull’applicazione e trascinarla sopra un’altra applicazione che è già in esecuzione. Potremo aggiungere qualsiasi applicazione vogliamo al menu laterale e quasi tutte sembrano scalare molto bene nonostante la risoluzione insolita di questo Mate XS. Da notare tuttavia che in modalità aperta non potremo cambiare le proporzioni delle due applicazioni che stiamo utilizzando.

Ovviamente quando il dispositivo è piegato potremo ridimensionare a piacimento le due applicazioni proprio come accade su qualsiasi altro dispositivo Android. HUAWEI ha lavorato molto bene anche sulla connessione tra le proprie app, infatti in alcune situazioni potremo trascinare i contenuti direttamente da un’applicazione all’altra.

Purtroppo allo stato attuale dell’interfaccia utente, il display posteriore è un po’ abbandonato, nel senso che non viene sfruttato in nessun modo interessante ed è un vero peccato visto che Mate XS è uno dei pochi foldable che ha un display anche sul retro che rimane sempre in bella vista. Questo è infatti utilizzato molto raramente, come nel caso dei selfie che vedremo tra poco.

Dal momento che non troviamo alcuna camera frontale per i selfie, nel momento che un’applicazione richiede l’accesso alla fotocamera frontale verrà automaticamente aperta sul display posteriore grazie alle API di sistema.

Tra le altre applicazioni più interessanti di questo Mate XS troviamo l’app assistant che permette di migliorare le performance in-game oltre a fornire una panoramica e strumenti utili. Questa include una cassaforte digitale protetta da password, un blocco per le app, uno spazio privato che include una UI separata così come app e file.

Ovviamente preinstallate troviamo diverse app di HUAWEI come il lettore musicale, HUAWEI Health, una galleria per le immagini con editor integrato, un gestore per i temi e le icone, un gestore del telefono per pulire cache e liberare spazio e molto altro..

Come accennato all’inizio in questo Mate XS non troviamo i servizi Google e di conseguenza il Play Store è rimpiazzato con HUAWEI Gallery dove troveremo le app da installare sul nostro dispositivo.

Ricordiamo che non tutte le app sono presenti ( ancora ) in HUAWEI Gallery e alcune volte dovremo fare affidamento su app complementari come TrovApp, Amazon Appstore e APK Pure per l’installazione di app e giochi.

HUAWEI MATE XS – Utilizzo

Batteria

Nonostante le dimensioni contenute del dispositivo e il suo particolare form-factory, all’interno del Mate XS troviamo ben 2 batterie che nel complesso forniscono una capacità di 4500mAh che sono sufficienti anche per alimentare in modo adeguato tutto il display. Questo probabilmente ha a che fare anche con l’implementazione dell tecnologia di ricarica rapida che al giorno d’oggi è diventata più importante della capacità stessa.

Ovviamente non è facile testare con precisone l’autonomia di questo dispositivo in quanto varia molto se stiamo utilizzando solo la parte frontale del display oppure tutti gli 8″ del dispositivo.

Dopo aver utilizzato il dispositivo per quasi due settimane con utilizzo misto del display ( quindi sia piegato che aperto ) e con un utilizzo quotidiano di browser web, whatsapp, video youtube etc siamo riusciti quasi sempre ad arrivare a fine serata senza troppi problemi.

Inoltre la ricarica rapida di Huawei permette di avere quel 15/20% di batteria in più che ci potrebbe servire per chiudere a giornata con appena una manciata di minuti di ricarica.

Ci è particolarmente piaciuto l’utilizzo del Mate XS anche da piegato, infatti nonotante sia un po’ massiccio rispetto ad un tradizionale smartphone, l’utilizzo è pressochè identico.

Con visione di contenuti video offline siamo riusciti a raggiungere ben 11.30 ore non-stop con luminosità al massimo e per un display OLED è un’ottimo traguardo.

Mate XS si ricarica grazie al caricabatteria USB Type-C a 55W 3.3A utilizzando la tecnologia SuperCharge di Huawei anche se nella confezione troviamo un alimentatore da 65W che potrebbe essere utilizzato anche per la ricarica di laptop come il Matebook.

Recensione HUAWEI Matebook X Pro 2020 - Un compagno di lavoro potente ed elegante

HUAWEI Matebook X Pro 2020 è piccolo e potente e da oggi con Intel di 10° generazione

La ricaric rapida permette di ricaricare il 28% di batteria in appena 10 minuti. Una ricarica completa ha richiesto quasi 1 ora precisa. In questo dispositivo non troviamo la ricarica Wireless e la ricarica inversa e probabilmente questo a che fare con le dimensioni e la particolare struttura del dispositivo. Ma comunque non ne abbiamo sentito la mancanza a differenza di altri dispositivi più tradizionali.

Fotocamera

Nonostante il particolare form-factory, HUAWEI è rimasta fedele al suo DNA e nel Mate XS troviamo un setup fotografico di tutto ripetto. Troviamo infatti 4 sensori e nonostante non siamo ai livelli fotografici della famiglia P40 il risultato finale si difende molto bene e lo potremmo paragonare a quello della famiglia P30 per fare un paragone molto grezzo ma solo per rendere l’idea.

I quattro sensori sono:

  • un sensore principale da 40 megapixel ƒ/1.8
  • un secondo sensore grandangolare da 16 megapixel ƒ/2.2
  • una fotocamera zoom con rapporto 2x rispetto alla principale (è una 8 megapixel ƒ/2.4)
  • un sensore ToF che aiuta nel ritaglio dei soggetti in primo piano

Il sensore principale da 40MP ottiene foto da 10Mpx ( pixel binning ) ma è possibile scattare anche a 40Mpx con alcuni accorgimenti. Facciamo notare come il setup di questo Mate XS non è il migliore che abbiamo visto su un dispositivo HUAWEI: nonostante il sensore RYYB analogo a quello del P30, quest’ultimo poteva vantare un sensore f1.6 più luminoso e con stabilizzazione dell’immagine e autofocus laser, a differenza di questo da f/1.8 che troviamo su Mate XS. Sono sicuramente dei punti a sfavore per la fotocamera di Mate XS ma comunque abbiamo una grande potenzialità anche in questo setup.

Discorso analogo con il sensore da 16Mpx f/2.2 17 ultrawide che è molto simile a quello del P30 ma anche qui per la messa a fuoco ci si affida solo sul PDAF in quanto è assente l’autofocus laser. Questi si affidano inoltre sulla tecnologia AIS ( Huawei Ai Image Stabilization ) e c’è da dire che sembra funzionare molto bene.

Il teleobbiettivo da 8Mpx offre invece uno zoom ottico 3X e uno zoom ibrido 5X e digitale fino a 30X. Tra l’altro è l’unico sensore che include la stabilizzazione ottica dell’immagine.

App fotocamera e funzioni per gli scatti

Le funzionalità della fotocamera sono grossomodo le stesse a cui HUAWEI ci ha sempQre abituati da anni sui suoi prodotti. Come abbiamo visto prima quello che differisce sostanziamente è il modo in cui viene utilizzata la fotocamera frontale.

Per funzionare c’è innanzitutto bisogno che il MATE XS sia piegato, a questo punto girndo il dispositivo potremo vedere sul display secondario da 6.38″ quello che la fotocamera sta inquadrando, in questo modo potremo scattare dei selfie come se fosse uno smartphone tradizionale. Da notare che qualsiasi applicazione che richiederà l’accesso alla fotocamera frontale verrà avviata in questo modo, sia zoom, skype, meet o altro.

Tra le funzionalità troviamo alcuni filtri inorporati nell’app fotocamera oltre al sistema MASTER AI che selezionerà le impostazioni migliori in base al soggetto inquadrato.

Troviamo anche un’icona che riproduce il Mate XS e che in sostanza attiva o disattiva il display sul retro. Questo funziona sia in modalità foto che video e permette al soggetto che stiamo inquadrando di vedersi durante uno scatto/video.

Ovviamente non manca la modalità PRO che in questo caso possiamo controllare con gli ISO tra 50 e 204.800 con una valocità dello scatto da 1/4000 a 30 secondi.

Le impostazioni per foto e video cambiano in base a quale delle due modalità apriamo e permette di tenere le impostazione più separate tra loro. Da qui possiamo controllare ance la dimensione delle foto e abilitare i 40 Mpx per l’obiettivo principale.

Per quanto riguarda i video Mate XS registra fino in 4K e fino a 60fps. Durante le riprese video lo stabilizzatore ottico è sempre attivo ma forse qualche aggiornamento porterà l’opzione per disattivarlo per chi ne avesse bisogno.

Qualità fotografica

Come abbiamo spiegato prima molto dell’hardware fotografico ricorda quello dell’ ottimo Huawei P30 dello scorso anno anche se ovviamente sono stati eseguiti alcuni ritocchi hardware per permettere l’integrazine nella parte più spessa del Mate XS dove alloggia per l’appunto il modulo fotografico.

Di default gli scatti della fotocamera principale sono in risoluzione 3648 x 2736 pixel, ovvero 10MP. La qualità nel complesso è molto buon, con un range dinamico molto accurato e che rende l’immagine uniforme.Anche con il Master AI gli scatti sono apprezzabili e nella maggiorparte dei nostri test l’AI si è comportata bene senza alterare in modo significativo il soggetto che stavamo riprendendo. Per quanto riguarda l‘HDR il Mate XS ha una modalità HDR che produce immagini più sature e luminose ma in alcuni casi troppo distanti dal risultato che ci aspettavamo. Master AI in questi casi ha saputo fare meglio aumentando un po’ il constrasto e la luminosità.

Se forziamo i 40Mpx nelle impostazioni scatteremo foto con qualità nativa. In realtà negli scatti quotidiani non vi è alcun beneficio se non per usi specializzati anche perchè non è come i lsensore di Huawei è stato progettato per funzionare. Lasciate quindi attivi i 10Mpx con Master AI attiva per un’esperienza punta-e-clicca più che soddisfacente.

Il teleobbiettivo da 8MP scatta foto sempre a 3648 x 2736 pixels, o 10MP come il sensore principale, quindi è chiaro che viene eseguito dell’upscaling della foto in modo automatico

L’unico modo per visualizzare l’UI sul retro è rimpicciolire l’app fotocamera durante un selfie

Abbiamo testato i vari zoom del teleobbiettivo: 3X zoom, 5X zoom ibrido e 30X zoom digitale. Nel primo caso abbiamo ovviamente la migliore delle qualità con immagini nitide eben definite anche se il range dinamico inizia a soffrire un po’ con perdità di tonalità in alcuni scatti.

Quando iniziamo a zoomare a 5X iniziano i primi problemi con un effetto molto più ovattato della foto, ma comunque del tutto pevedibile e apprezzabile nel complesso. Aumentando lo zoom aumentano anche i problemi di messa a fuoco, infatti nonostante l’OIS funzioni molto bene a volte entra in conflitto con il PDAF che non inquadriamo correttamente il soggetto da mettere a fuoco costringendoci ad compensare manualmente o riposizionare correttamente il soggetto al centro del nostro scatto. Anche qui il Master AI attivato ha migliorato sensibilmente gli scatti.

Il sensore widescreen da 16Mpx fa egregiamente il suo lavoro anche se non lascia particolarmente impressionati. Si percepisce più sfocatura sugli angoli dell’immaginee il range dinamico è ovviamente più limitato dei sensori principali. Anche qui la Master Ai Mode riesce a migliorare sensibilmente i risultati aumentando la saturazione e un po’ di definizione.

Dal momento che troviamo l’autofocus anche sul sensore ultrangolare potremo eseguire foto ravvicinate e macro anche con questo, con risultati a volte curiosamente sorprendenti.

Per i selfie dovremo fare affidamento sempre ai sensori principali infatti il display sul retro ( da chiuso ) del Mate XS serve proprio a questo scopo.

Purtroppo non potremo utilizzare la fotocamera grandangolare durante i selfie ed è un vero peccato visto che è provvista anche di autofocus e può scattare macro anche a 2 cm di distanza dal soggetto. La qualità è ovviamente la medesima che abbiamo descritto sopra dal momento che vengono utilizzati gli stessi sensori. L’unica aggiunta è la presenza di filtri bellezza e dalla modalità ritratto. Sapremo subito se siamo inquadrati bene e alla giusta distanza anche grazie al face detection.

HUAWEI MATE XS – Conclusioni

Come avrete avuto modo di leggere abbiamo voluto dare molto spazio in questa recensione per analizzare meglio questo Mate XS. Un dispositivo unico sul mercato che presto potrebbe fare da apripista per le prossime generazioni di smartphone.

Ma è giunto il momento di racchiudere tutti i pro e i contro che abbiamo visto insieme e tirare le somme sul MATE XS di HUAWEI. E’ un buon dispositivo? Vale la pena acquistarlo?

Senza dubbio Mate XS è un dispositivo che nel bene o nel male ha già raggiunto un traguardo importante: rubare la scena. E’ un dispositivo elegante che vuole tutti gli occhi puntati su di se’ e ci riesce senza troppi problemi.

Gli sguardi e la curiosità delle persone quando utilizzerete il vostro Mate XS saranno tutti su di voi. Mate XS è un progetto ambizioso in un oceano blu ancora inesplorato, quello dei display pieghevoli.

Questo apre ovviamente tantissime possibilità su sentieri che non sono ancora ben definiti in ambito consumer. HUWEI ha lavorato benissimo per creare un prodotto tecnologico all’avanguardia che non profumi di prototipo, infatti MATE XS è anche un’ottimo esempio dell’apice dell’ingegneria HUAWEI e potrebbe servire da monito per gli hardware futuri.

A livello pratico l’utilizzo di MATE XS apre tantissime nuove possibilità all’approccio del nostro smartphone; possibilità che non sono ancora state del tutto esplorate e che potrebbero variare da utente ad utente.

Ci siamo divertiti molto ad usare MATE XS perché è un’approccio completamente diverso con quello a cui siamo abituati oggi.

A livello hardware abbiamo un dispositivo top di gamma che nonostante la bizzarra architettura del form factory non delude sotto nessun punto di vista. Anche la fotocamera che era il punto che pensavamo venisse maggiormente sacrificato dalle scelte di design è risultato all’altezza della totalità del prodotto. Così come l’autonomia che è stata decisamente sopra le aspettative anche grazie alla ricarica rapida che abbatte molto i tempi di ricarica dei nuovi device HUAWEI. Non stiamo parlando di un’autonomia stellare ma comunque in grado di farci utilizzare almeno per una giornata il dispositivo con uno medio.

HUAWEI Mate XS è bellissimo, potente ma anche molto delicato. Nonostante lo speciale bump del Mate XS, il dispositivo richiede una cura particolare per non rovinarlo sopratutto per il fatto che i display sono rivolti verso l’esterno del dispositivo e quindi anche semplicemente appoggiarlo su un tavolino richiede un po’ più di delicatezza.

Tuttavia MATE XS presenta 2 grandi scogli che dobbiamo valutare bene prima dell’acquisto di questo dispositivo.

Il primo è ovviamente il prezzo: Huawei Mate Xs viene venduto in Italia a 2599€ e come si può intuire è un prezzo proibitivo per molti ma che comunque marca con decisione la collocazione nella fascia lusso di Mate XS.

E’ probabilmente tra i prezzi più alti per uno smartphone ad oggi sul mercato consumer ma questo è per lo più giustificato dall’hardware di altissimo livello e ovviamente dalla presenza del display flessibile e dal 5G. D’altronde assaggiare un pezzo di futuro ha il suo costo.

Il secondo scoglio è l’assenza dei servizi Google che per molti utenti abituati alla combo Android + Playstore potrebbe ancora risultare un ostacolo. Ricordiamo infatti che anche Mate XS è equipaggiato solamente con HMS (Huawei Mobile Services ) e non più con i GMS ( google Mobile Services ).

Questo significa che l’epicentro dell’ecosistema ruota intorno a HUAWEI GALLERY per il download delle applicazioni e ad altre applicazioni come il recente HUAWEI PETAL SEARCH che aiuta gli utenti al download delle app necessarie. Per qualcuno l’assenza dei GMS potrebbe essere un ostacolo insormontabile per chi fa molto affidamento sui servizi Google, per altri potrebbe non fare alcuna differenza, ma questo dipende strettamente dal modo in cui utilizzate il vostro dispositivo. E’ comunque un aspetto da tenere al mente quando decidiamo di acquistare MATE XS 5G e che se volete approfondire potete farlo con la nostra recensione di HUAWEI P40 PRO.

venduto da 

In definitiva, consigliamo MATE XS? Se volete assaggiare un pezzo di futuro con l’imminente avvento dei display flessibili MATE XS è senza dubbio lo smartphone pieghevole più accattivate che troviamo oggi sul mercato.

Richiede un’investimento importante e il compromesso di dover fare affidamento sugli HMS,ma se questo per voi non è un problema allora con MATE XS avrete un top-gamma con 5G che farà girare la testa di tutti i presenti.

Pro

  • Il display flessibile è bellismo...
  • Performance da top-gamma grazie al Kirin 990 5G
  • Ricarica rapida molto veloce e utile
  • Fotocamera sopra le aspettative
  • Molto pratico da trasformare e da chiuso ha un form factory familiare

Contro

  • ... ma anche poco luminoso e molto delicato
  • Assenza dei Google Services
  • Poche app specifiche per sfruttare il particolare design del display

I nostri voti

Display9
Autonomia 8
Performance9
Utilizzo8
Software6.5
Rapporto qualità-prezzo7
Voto finale7.9

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Co-fondatore e amministratore di Techzilla. Adora le nuove tecnologie e si occupa principalmente dell'amministrazione, del settore marketing e dell'aspetto grafico del sito.

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