Motorola, Official Sponsor AC Monza, ha lanciato una campagna di comunicazione per contrastare la violenza contro le donne, uno dei problemi più gravi della nostra società. Il brand ha ceduto il proprio spazio sulle maglie dei calciatori a Telefono Rosa, l’associazione che dal 1988 assiste le donne vittime di violenza, per far sentire le loro voci e le loro storie.

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La campagna nasce dal dato allarmante che le chiamate al servizio pubblico antiviolenza e stalking 1522 sono aumentate del 15% nei primi 9 mesi del 2023, e che una donna su quattro ha meno di 29 anni. Questo dimostra la necessità di intervenire con azioni concrete per prevenire e combattere le cause della violenza, attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e il sostegno degli operatori del settore.

“Le aziende hanno la responsabilità di contribuire a sostenere le cause sociali del Paese in cui operano, usando i propri valori e asset”, ha dichiarato Carlo Barlocco, Amministratore Delegato di Motorola, che ha aggiunto “Per questo abbiamo deciso di sostenere l’attività di Telefono Rosa, che da decenni lotta con determinazione contro la violenza sulle donne”.

Motorola ha scelto di rivolgere la campagna agli uomini, usando uno dei mezzi di comunicazione più visibili al target maschile, le magliette di calcio. La parte frontale delle magliette di AC Monza, infatti, non mostra il logo del brand, ma i messaggi di donne che hanno subito violenza e che si sono affidate a Telefono Rosa. In questo modo, si vuole sensibilizzare gli uomini sulle conseguenze della violenza e invitare a una presa di coscienza.

In occasione della partita Monza-Torino dell’11 novembre, i giocatori di AC Monza indosseranno una maglietta speciale, con il messaggio “Era l’uomo dei miei sogni, oggi è il mio incubo”. Altri messaggi raccolti da Telefono Rosa sono: “Se è amore, perché fa così male?”, “Mi ripete che sono sua, ma io non sono un oggetto”, “Ho provato a scappare, ma mi ha sempre trovata”, “Sono rimasta con lui, solo per la paura di perdere mio figlio”, “A farmi più male era la vergogna”, “Sei solo una pazza, non ti crederà nessuno”, “Era gentile con tutti, ma a casa era un mostro”, “Per lui non valevo nulla e alla fine ci ho creduto”, “Pensavo fossero amici, perché mi hanno fatto questo?”, “Non mi lega più nulla a lui, solo la paura”. Sulle maglie, inoltre, è presente un fiocco bianco, simbolo dell’impegno degli uomini contro la violenza sulle donne.

Le maglie saranno poi messe all’asta su LiveOnlus fino al 25 novembre e il ricavato sarà devoluto a Telefono Rosa per sostenere il suo importante lavoro a favore delle donne.

“Abbiamo voluto dare voce a tutte quelle donne vittima di violenza, usando il mezzo di comunicazione più rilevante a nostra disposizione, le magliette di una squadra di calcio, con l’obiettivo di sensibilizzare gli uomini e far comprendere la gravità del fenomeno” ha dichiarato Giorgia Bulgarella, Marketing Manager di Motorola Italia. “Si pensa sempre che solo noi donne dobbiamo occuparci di questo problema, ma invece è necessario coinvolgere anche gli uomini, perché sono loro i principali responsabili e i principali alleati nella lotta alla violenza”.

Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, Presidente di Telefono Rosa

“Si pensa sempre che solo noi donne dobbiamo occuparci di violenza. Purtroppo, la
violenza di genere è un fenomeno culturale e sociale che colpisce tutti e tutte. Per
questo siamo contente di rivolgerci agli uomini, per sensibilizzarli e sperare che
siano al nostro fianco nella lotta. Non c’è modo migliore per farlo che quello di
utilizzare il gioco del calcio.Siamo davvero grate di partecipare ad un progetto così
importante. Attraverso le magliette i giocatori faranno sentire in campo la voce di tante donne che purtroppo subiscono in silenzio. Da sempre crediamo che lo sport
sia uno strumento essenziale per veicolare messaggi fondamentali.”


Adriano Galliani, Amministratore Delegato AC Monza, ha commentato: “Siamo
orgogliosi di avere al nostro fianco un Official Sponsor come Motorola con il quale
condividiamo valori sociali e grande senso di responsabilità. Questa iniziativa, unica
nel suo genere, è di grande impatto perché la maglia da gara è da sempre lo
strumento più visibile nel mondo del calcio. Auspichiamo di sensibilizzare il pubblico
verso questo grave problema sociale e al tempo stesso di dare un aiuto concreto
all’associazione Telefono Rosa nella sua attività a tutela delle donne”.


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