Qualche settimana fa Samsung ha avviato una campagna di richiamo globale per tutti i dispositivi Galaxy Note 7 in circolazione. Alcuni dei phablet erano infatti muniti di batterie difettose che, in fase di ricarica, si surriscaldavano notevolmente e rischiavano di esplodere. Sono stati contati decine di incidenti in tutto il mondo, alcuni dei quali hanno causato addirittura incendi e danni a cose e persone.
Sebbene il processo di sostituzione dei terminali con batterie difettose sia ancora in pieno svolgimento, Samsung sembrerebbe pronta a riprendere le vendite del suo Note 7: stando a recentissime indiscrezioni, il telefono di ultima generazione del produttore asiatico potrebbe infatti entrare nuovamente in commercio in Sud Corea a partire dal 28 settembre. Non è al momento dato sapere quando Samsung riavvierà la commercializzazione anche negli Stati Uniti e all’interno dei vari mercati europei.
Nel frattempo, e come era peraltro prevedibile, Samsung è alle prese con nuove grane dovute alla vicenda delle batterie difettose. Negli USA infatti Jonathan Strobel, un utente della Florida, ha portato in tribunale il produttore di Seul: l’uomo portava il suo Note 7 nella tasca dei pantaloni quando il dispositivo è esploso, causandogli gravi ustioni alla gamba destra. Strobel spera di ottenere un risarcimento per i danni subiti.
Sempre negli Stati Uniti, la FAA (Federal Aviation Administration) ha infine ufficialmente vietato l’utilizzo del telefono incriminato durante i voli; la decisione è arrivata dopo che l’agenzia aveva già invitato gli utenti alla cautela, suggerendo di non accendere o ricaricare il dispositivo quando a bordo di un aereo.
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