Ultimamente per valutare la qualità della fotocamera di uno smartphone non si va più in giro a scattare fotografie ma si va alla ricerca del punteggio più alto ottenuto su DxOMark.
Quasi tutti gli ultimi smartphone top gamma hanno ricevuto una recensione sulle capacità della loro fotocamera da DxOMark, in alcuni caso è lecito pensare ai punteggi leggermente pompati sebbene il test della società francese sia quanto più possibile scientifico.
Pensiero lecito sopratutto quando si vanno ad utilizzare nel quotidiano le fotocamere di alcuni smartphone, nella vita di tutti i giorni i risultati possono essere notevolmente diversi rispetto a quelli ottenuti chiusi in un laboratorio.
Effettivamente Nicolas Touchard ha rivelato in una piccola intervista per AndroidHeadlines che “alcuni produttori di smartphone o di fotocamere hanno offerto soldi per le recensioni, non comprendendo il modello di business di DxOMark”. Nicolas sottolinea che queste offerte economiche per influenzare le recensioni sono arrivate da brand che non hanno mai collaborato con DxOMark.
DxOMark collabora con i produttori ma in maniera diversa, offrono seminari e consulenze a pagamento per poter migliorare la comprensione dei sistemi fotografici e i loro comportamenti. Se qualche smartphone riesce a raggiungere livelli altissimi su DxOMark è probabile che abbia in atto un servizio di consulenza presso DxO in modo da poter non solo migliorare l’esperienza fotografica ma anche la resa finale nei test.
Nicolas Touchard ha fatto una dovuta precisazione visto che negli ultimi tempi la validità dei test di DxO era stata messa in discussione. Il consiglio migliore però è sempre lo stesso, la prova personale prima di ogni cosa.
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