E’ il giorno di Android O. Finalmente la nuova versione del sistema operativo arriverà in versione stabile sui Google Pixel, per poi essere distribuito sui Google Nexus della passata generazione ed a seguire sugli smartphone dei vari OEM.  Un giorno scelto appositamente, dato che sugli Stati Uniti si manifesterà un’eclissi solare, visibile dall’intero territorio statunitense, evento che non accadeva dal 1918. Il 21 Agosto, dunque, sarà addolcito dall’arrivo del nuovo sistema operativo di Google, e nonostante manchino solo poche ore alla presentazione ufficiale, permangono alcuni dubbi sul nome ufficiale e sulle complete novità software!

Android O – Oreo o Orellete?


Il nome ufficiale della nuova versione di Android sarà Oreo. Tanti utenti sono sicuri di questo, anche addetti ai lavori, come Evan Blass, il quale ha confermato su Twitter il nome scelto da Google per la nuova versione del software.

Dopo aver giocato con i suoi utenti, ponendo nell’ultima Beta degli sviluppatori la figura di un Polpo (Octopus), sembra che in azienda vi fosse da sempre la certezza della denominazione ad Oreo, ipotesi supportata anche da alcuni stralci del codice del nuovo sistema operativo.

Cliff Wade, moderatore della popolare community ufficiale di Nova Launcher su Google+, è però intervenuto mettendo in discussione il nome Oreo, affermando che Android O avrà la denominazione ufficiale di Android Orellete.


Lo stesso moderatore, dunque, ha preso una posizione nettamente contrastante rispetto alle tante voci che erano state diffuse in rete e, soprattutto, rispetto allo storico ed affidabile @evleaks. Niente famosi biscotti, dunque, ma una versione basata su un nome di un tipico dolce spagnolo distribuito principalmente per la festa di San Josè, nella Comunidad Valenciana.

Android O – Le principali novitàAndroid O novità

L’ottava versione del robottino verde porterà con sè una ventata di novità, a partire da una maggiore stabilità del software, passando per una maggiore sicurezza, fino ad arrivare a maggiori prestazioni delle applicazioni create dagli sviluppatori, grazie a nuovi strumenti messi a disposizione degli stessi. Il resto delle novità prevede:

  • Background App: su Android O ci sarà una versione migliorata di Doze e Doze on the Go, le funzionalità di Marshmallow e Nougat che gestivano le risorse delle applicazioni in background. Il sistema che debutterà ufficialmente con Android O garantirà una maggiore durata della batteria degli smartphone senza compromettere l’esperienza d’uso, grazie all’introduzione di alcuni limiti automatici sulle attività che le app possono compiere, come ad esempio la frequenza dell’aggiornamento della posizione.
  • Notification channels: Android O vede anche la presenza di canali di notifica, i quali si configurano come categorie definite delle app per i contenuti presenti all’interno della notifica stessa. Ciò permette all’utente di controllare in maniera più approfondita le notifiche, cuore pulsante di un dispositivo Android.
  • Picture in Picture: se il Multiwindows è stata una novità davvero importante su Android Nougat, la funzione Picture in Picture lo sarà su Android O. La possibilità di guardare in finestra un video, proveniente da una delle tante app Multimediali presenti nello Store, mentre si compiono altre operazioni, viene ora supportata ufficialmente lato codice, stimolando la fruizione dei contenuti. Fra le altre opzioni troviamo anche una nuova modalità di sovrapposizione ed il supporto al multi-display per lanciare un’attività su un display esterno.
  • Supporto ai gamut di colore più estesi: i display dei device sono migliorati moltissimo in questi mesi, dunque è opportuno sviluppare un software in grado di sfruttarli appieno. Gli sviluppatori di applicazioni per immagini su Android possono ora sfruttare i dispositivi che hanno gamut particolarmente estesi. Android O supporterà ufficialmente gli spazi colore AdobeRGB, ProPhoto RGB, DCI-P3 ed altri, attivabili singolarmente per ogni singola app.
  • Connettività: all’interno del nuovo sistema operativo d Google vi è il supporto ai nuovi codec ad alta fedeltà, come LDAC, il quale migliora la qualità del suono via Bluetooth. inoltre, c’è il supporto al Wi-Fi Aware, utile per comunicare con altri dispositivi senza la necessità di un access point.
  • AAudio API per Pro Audio: il comparto audio è stato particolarmente curato e supportato dai tecnici che hanno sviluppato Android O, in modo da correre parallelamente alle esigenze del mercato ed al miglioramento della tecnica. Android O ora integra nuove API che sono state progettate per essere sfruttate da app che richiedono audio ad alte performance e con il minimo della latenza.

Altre novità verranno annunciate durante la presentazione da parte di Google. Per scoprire tutti i dettagli del nuovo sistema operativo e, soprattutto, il nome ufficiale dell’ottava versione del robottino verde, dovete assolutamente seguire l’evento in streaming sul sito dell’azienda, il quale prenderà il via alle 20:40 ora italiana.

Streaming lancio Android O


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