LG G7 ThinQ, il nome suona male. Lo chiamerò semplicemente LG G7, probabilmente anche l’azienda stessa dovrebbe far così. L’assenza al Mobile World Congress 2018 mi aveva stuzzicato, LG aveva comunicato di stravolgere la sua roadmap in favore di scelte qualitative e non quantitative.

Ieri LG G7 è stato annunciato con una presentazione veloce, velocissima. Ho visto presentazioni più interessanti e dettagliate per tecnologie di ricarica rapida, sembrava quasi che LG non avesse molto di cui vantarsi. Chiaro, non tanti produttori possono permettersi di innovare ogni dannato anno ma bisogna essere in grado di vendere bene le poche novità introdotte. LG durante la presentazione non l’ha fatto. Ok, passo allo smartphone.

Devo esprimere le mie sensazioni sul notch? La rincorsa al copia-incolla di iPhone X mi ha stancato ma posso comprendere, il reale problema con LG è che il brand ha sempre provato a distinguersi. LG G2 potrebbe essere definito il primo primordiale smartphone borderless, LG G3 aveva introdotto un display dalla risoluzione superiore al FullHD per la prima volta, il G4 aveva una personalità assurda con la sua back cover in pelle. Il G5 era modulare, aveva una dual camera grandangolare ripresa poi sul G6 in accoppiata con il display 18:9 FullView. Potrei spendere le stesse parole per la validissima serie V.

LG G7 non ha personalità, riprende il V30, ci aggiunge un notch e ripesca dal cestino la tecnologia LCD per il display. Nulla di male, la guerra tra LCD e OLED c’è sempre stata con i dovuti pro e contro ma se vuoi seguire i trend della fascia alta, come il G7 cerca di fare, devi puntare ad un OLED. Non oso immaginare il notch nascosto con un display MLCD, forse è per questo motivo che LG ha inserito le personalizzazioni colorate per il notch.

La tecnologia Boombox mi piace e adoro il fatto che G7 mantenga il jack audio di qualità superiore grazie al QuadDAC ma perché non puntare ad un suono stereo? Quest’anno anche Samsung con il suo Galaxy S9 ha puntato sulla qualità audio stereo, ho detto tutto.

Ancora 4 GB di RAM? Tra qualche settimana uscirà OnePlus 6 dal costo be inferiore che ne avrà almeno il doppio. LG G7 con il processore Snapdragon 845 non sarà di certo lento ma 4 GB di RAM, ad oggi, possono mettere in dubbio una futura tenuta negli anni. Vero, esiste la versione Plus con 6 GB di RAM ma non arriverà in Italia. Sempre gli stessi errori LG.

L’intelligenza artificiale è un bel tema, molto caldo, troppo abusato. Son felice di vedere un tasto fisico per Google Assistant, meglio affidarsi a ciò che funziona rispetto ai propri servizi (capito Samsung?). AI anche per la fotocamera ma è praticamente la stessa esperienza che è arrivata con Oreo su LG V30 e che nei prossimi mesi arriverà anche su LG G6, non è una pura esclusiva.

L’intelligenza andrebbe utilizzata per il posizionamento del listino. 849 Euro son fin troppi per un brand in difficoltà nel mercato mobile come LG. Certo, è leggermente meno di alcuni competitors ma quella gente lì propone un contenuto tecnologico ben più saporito.

Non prevedo buone cose per G7 e mi dispiace tanto. LG ha sempre cercato di puntare su prodotti unici, prodotti diversi, magari non per tutti ma almeno accattivanti, in grado di creare curiosità. Personalità, carattere, forse inutili in uno smartphone ma son quelle che cerco in un prodotto e che LG ha provato a darmi nel corso degli anni.

Questo G7 è lì, forse per tappare un vuoto temporale che ci divide dal vero flagship della serie V? Probabile ma il G7 non può essere il frutto dei cambiamenti della strategia per il mercato mobile, non può cambiare le regole del gioco. Lo proverò, sarà certamente carino e ben funzionante ma non basterà. Ne sono sicuro, non c’è bisogno della sfera di cristallo.


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