La “firma” di LG sul mondo mobile è la sua esclusiva dual-cam con un’ottica normale ed una grandangolare, vista inizialmente su LG G5 e proposta più recentemente su V20, G6 e sul nuovissimo V30.
La riprova di quanto LG creda in questa sua scelta è il Q8, uno smartphone che sembra una via di mezzo tra V20 e G6, che ha sicuramente ottime caratteristiche ma che sembra essere arrivato un po’ troppo tardi sul nostro mercato.

Offerte

LG G8s - Smartphone con display OLED da 15,77 cm (6,21"), 128 GB di memoria interna, 6 GB di RAM, DTX:X Sound, Android 9

Videorecensione

Unboxing e primo contatto

LG Q8 arriva in un’elegante confezione nera, al cui interno oltre allo smartphone troviamo:
– un caricatore rapido con output fino a 9V 1.8A,
– un cavo USB-A/USB-C,
– degli auricolari in ear di media fattura e dalla qualità audio discreta,
– una spilletta e manuali vari.

Scheda tecnica

In quanto a specifiche, LG Q8 sembra un top di gamma dello scorso anno: Qualcomm Snapdragon 820, 4GB di RAM, 32GB di memoria interna (espandibile fino a 2TB via microSD) e cornici non così ottimizzate come su G6 o Galaxy S8.
La scheda tecnica completa prevede:

Sistema Operativo Android
Versione Sistema Operativo Android 7.0 Nougat + LG UX 6.0
Dimensioni 149mm x 71mm x 8mm
Peso 146 grammi
CPU Snapdragon 820
RAM (GB) 4
Memoria interna (GB) 32
Pollici Display 5.2
Risoluzione Display 2560 x 1440
Tipologia Display Dual Display
Megapixel Fotocamera 16
Capacita batteria (mAh) 3000

Vai alla scheda completa: Scheda tecnica LG Q8.

Design e costruzione

LG Q8 ha indubbiamente una linea già vista: ha praticamente le stesse linee del V20, di cui possiamo definirlo il fratello minore in quanto ha un corpo molto più piccolo e piacevole da maneggiare. Come detto il design non è certamente al passo con il trend di questo 2017 ma non lo definirei brutto, quanto più “serioso”.

La costruzione monoblocco in metallo è preziosa e fredda al tocco, le dimensioni giuste per un utilizzo ad una mano ed il second display è una trovata geniale per utilità ma scomoda nella posizione in alto a destra. Inoltre è molto resistente, in quanto certificato IP67 contro acqua e polvere, dimostrandosi un device che non teme maltrattamenti.

Sul retro spicca il doppio modulo per le fotocamere, leggermente protuberante. Poco sotto c’è il sensore per le impronte digitali che è anche cliccabile, e funziona come tasto per accensione/spegnimento/standby. Io solitamente preferisco il sensore anteriormente (e su questo Q8 lo spazio non manca), in quanto non costringe a sollevarlo da un piano per utilizzarlo, ma LG ha implementato il classico doppio tocco sul display almeno per accendere il display.

Come detto poco sopra, le dimensioni sono contenute ma risulta comunque piuttosto scivoloso sia in tasca che nell’utilizzo: una cover in questo caso può risolvere i problemi.

Display e audio

LG Q8 ha davvero tutto per fare bene in questo ambito: anteriormente troviamo un display IPS da 5.2″ QHD 2560×1440 da 570ppi con Gorilla Glass 4 più un second display sempre IPS always on da 2,1″ con risoluzione di 1040×160 pixel.

La diagonale del display aiutano LG Q8 a contenere le dimensioni generali, che comunque avrebbero potuto essere migliori viste le cornici molto ampie (soprattutto in questo periodo storico della tecnologia mobile).

In quanto al pannello, questo si rivela un’ottima unità per definizione e resa dei colori, ma conserva comunque i difetti della tecnologia IPS come i neri non profondissimi (soprattutto a certi angoli di visione). La luminosità massima è buona, la risoluzione super su una diagonale non così ampia, ed il sensore di luminosità necessita ancora di qualche ottimizzazione – troppo luminoso in interni, troppo poco in alcune situazioni in esterno. Menzione d’onore per il trattamento oleofobico che evita le brutte ditate sul display.

Il second display dovrebbe contenere i consumi energetici, grazie alla funzione “always on” limitata ad una piccola porzione dello smartphone.
Peccato però che almeno per questo mini display non sia stata la tecnologia OLED o AMOLED, con neri più profondi e consumi ancora minori, anche perché al buio totale si ha l’effetto “alone di luce”, tipico dei neri IPS.

Comparto audio che definirei alla Dr.Jekyll e Mr.Hyde: se da una parte abbiamo un singolo speaker mono posto sul fondo dello smartphone vicino alla USB-C che si rivela tutt’altro che entusiasmante, per quanto riguarda l’audio in cuffia troviamo il jack da 3.5mm che sfrutta un Quad DAC a 32 bit che permette un’esperienza unica in cuffia, a patto di avere delle cuffie di qualità.
Anche in questo caso LG avrebbe potuto fornirci delle cuffie di qualità maggiore in confezione, ma questo DAC è così intelligente da adattarsi automaticamente all’impedenza delle cuffie che andremo a collegare: il risultato sarà una bomba in praticamente ogni situazione e con ogni tipo di musica, portando l’esperienza audio da smartphone ad un livello superiore.

Utilizzo

LG è una di quelle aziende che personalizza abbondantemente l’esperienza Android, che in questo Q8 troviamo nella versione 7.0 Nougat (sicuramente aggiornabile ad Oreo).
La UI di LG si è sicuramente snellita e velocizzata col passare del tempo, tuttavia non è ancora curata quanto vorrei: per esempio, LG ha implementato la possibilità di utilizzare i temi e cambiare l’aspetto dell’interfaccia, ma ci sono solo 3 temi preinstallati. Ce ne sono altri scaricabili su SmartWorld (lo store di LG) ma sono brutti o a pagamento.

Le funzioni software sono praticamente le stesse già viste su LG G6, quindi per approfondirle vi rimando a quella recensione.
In aggiunta, troviamo il menu dedicato al second display che può essere personalizzato in alcune sue parti, ma anche in questo caso avrei voluto maggior controllo: posso decidere la mia firma, le mie app preferite, i toggle rapidi, le ultime applicazioni aperte ed i contatti preferiti (per citare le opzioni che io ho utilizzato), ma ho notato che si spreca molto spazio.
Posso scegliere 4 applicazioni, 4 contatti e 4 toggle, ma ad occhio direi che ce ne andrebbero anche 6 senza troppe difficoltà. Inoltre l’ora e la data si vedono solo quando lo schermo principale è spento, quando è acceso non c’è modo di avere questa schermata: sarebbe stato bello se LG avesse dato questa ulteriore possibilità, magari nascondendo la barra superiore nell’interfaccia Android.

L’utilizzo quotidiano è in linea con le aspettative, non al top ma degno della fascia media: lo Snapdragon 820 resta un signor processore, abbastanza potente da assolvere ad ogni compito (ed ogni gioco), ma inizia a mostrare i segni del tempo. Facebook ogni tanto lo manda in difficoltà, nei passaggi veloci tra diverse applicazioni mi è capitato più volte di vederlo bloccarsi (soprattutto dalla fotocamera ad una notifica appena arrivata) ed in generale non può più essere adatto ad un top di gamma 2017.

Presente il Bluetooth 4.2, l’NFC ed il Wi-Fi dual band, ma la sorpresa viene da una feature che non vedevo da diverso tempo, stranamente snobbata o dimenticata da molti produttori: l’IR Blaster, che grazie al sensore infrarossi trasforma LG Q8 in un telecomando universale. Ottimo per controllare vecchie TV ed anche per qualche scherzo con gli amici nei locali pubblici!

La qualità dell’audio in chiamata è davvero eccellente, ed anche l’interlocutore mi sentiva sempre molto bene, tuttavia ho notato un segnale un po’ sottotono con diverse perdite di segnale dove il mio iPhone 7 aveva diverse tacche.

Ma l’aspetto che forse mi ha deluso maggiormente di questo LG Q8 è l’autonomia: troviamo una batteria da 3000mAh che sulla carta potrebbe anche cavarsela visto il display non particolarmente ampio, ma probabilmente l’altissima definizione, il second display always on, le temperature sotto stress ed una scarsa ottimizzazione lo rendono insufficiente.
Nei giorni più intensi mi è capitato di trovarmi col 20% di batteria già alle 16, quindi ALMENO una ricarica al giorno è praticamente scontata. Riesco a fare 3 ore, massimo 3 ore e mezza di schermo acceso al giorno, con 12 ore di utilizzo, che sono davvero troppo poche.
Per fortuna c’è la possibilità di ricarica veloce Quick Charge di Qualcomm che permette di ricaricarlo completamente in poco meno di due ore, ma il giudizio rimane comunque inferiore alle aspettative.

Fotocamera

Al contrario, l’aspetto migliore di LG Q8 è quello riguardante le fotocamere: sul retro troviamo un doppio sensore, quello principale da 16 megapixel con obiettivo 28mm (78°) ed apertura f1.8, OIS e doppio flash LED, mentre il secondo da 8 megapixel con obiettivo 10mm ultra-grandangolare (135°); anteriormente invece è presente un sensore da 5 megapixel, con apertura f1.9 ed angolo di visione di 120°.

In poche parole: foto e video al top. Forse in quanto a risultati in modalità automatica siamo un pelino dietro i classici S8, Note 8 ed iPhone 8 che hanno un software automatico in grado di gestire meglio alcuni aspetti, ma la parte forte di questo LG è la modalità manuale, che risulta avanzatissima rispetto alla concorrenza ed in grado di soddisfare un utente che di foto/video ne mastica. Si controlla ogni aspetto, che siano i classici parametri per ISO, bilanciamento del bianco, tempo di scatto, fino ad arrivare ai livelli audio ed al fuoco manuale con focus peaking. Super-lavoro di LG.

Il sensore principale è davvero di alto livello, definito e con possibilità di mettere a fuoco oggetti molto vicini. La nitidezza è notevole ma non esagerata, piacevole il bokeh e immediata la messa a fuoco.

L’accoppiata lente standard + grandangolo è secondo me il miglior utilizzo di una doppia fotocamera, molto di più di un secondo obiettivo zoom o monocromatico. La fotocamera ampia permette di catturare molta più scena rispetto ad uno smartphone, con un effetto “GoPro” che magari a qualcuno può non piacere (e per questo c’è la possibilità della fotocamera standard) ma ha molto più senso rispetto ad uno zoom 2x.

L’unico aspetto rivedibile è che proprio questo sensore con obiettivo grandangolare non è particolarmente luminoso, quindi al buio soffre e perde molti dettagli.

Ottimi i video in 4K, anche in questo caso meglio in manuale che in automatico, rimangono mezzo gradino sotto i top già citati ma si tratta dell’unica soluzione che soddisferà a pieno sia l’utilizzatore casuale che quello più consapevole e “pro”.

I selfie sono finalmente migliorati, con un’ottima nitidezza ed angolo di visione molto ampio, per selfie con tanti amici senza ricorrere al selfie stick.

Conclusioni

LG Q8 è uno di quegli smartphone che vorrei tanto amare, perché è delle dimensioni giuste e la fotocamera grandangolare è una di quelle feature che ti conquista al primo utilizzo.
Tuttavia ci sono dei problemi qua e là, alcuni dovuti al ritardato arrivo in Italia (Snapdragon 820 inizia a non essere al top) ed alcuni imputabili a scarsa ottimizzazione (autonomia).

È stato presentato a 599€, un prezzo assolutamente fuori da ogni logica, ma LG ha subito corretto la mira, scendendo a 399€ che è un prezzo più a fuoco.

La fascia media è il suo giusto campo di battaglia: non è uno smartphone che vuole giocarsela sulla potenza bruta, ma che può far gola per alcune funzioni che non si trovano in nessun rivale della concorrenza.
Per assurdo la maggiore concorrenza se la fa proprio LG: G6 costa ormai poco di più e V30 è dietro l’angolo…

LG G8s - Smartphone con display OLED da 15,77 cm (6,21"), 128 GB di memoria interna, 6 GB di RAM, DTX:X Sound, Android 9

Pro

  • Display definitissimo
  • Fotocamera avanzata
  • DAC audio stupefacente

Contro

  • Autonomia insufficiente
  • Processore vecchiotto
  • Ricezione sottotono

I nostri voti

Design7.5
Display8.5
Audio8.5
Utilizzo8
Autonomia5
Fotocamera8.5
Rapporto qualità-prezzo7.5
Voto finale7.6

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Classe 90, da sempre appassionato a tutto ciò che è tecnologico. Ama gli sport e guardare telefilm fino a tarda notte.
Nel tempo libero si diletta nella fotografia e nel montaggio video, oltre a provare a nascondere il suo accento terrone senza grossi risultati.

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