Acer continua a sfornare ottimi prodotti sul mercato gaming sotto la linea Predator e dopo aver visto l’Helios 300 questa volta è tempo di parlare di monitor, in particolare del nuovo Predator Z1.
Molte sono le tipologie di monitor e ognuna di esse ha una caratteristica peculiare e funzionalità diverse rispetto alle altre. Attualmente il cavallo di battaglia di Acer è sicuramente il nuovo Acer Predator Z1 che è miglior monitor attualmente presente sul listino dell’azienda.
Specifichiamo che questo modello è disponibile anche senza la tecnologia Tobii EyeTracking, ossia il rilevamento oculare durante l’utilizzo, di cui parleremo in seguito.
Acer Predator Z1 – Specifiche Tecniche
- Tempo di risposta 4ms;
- Refresh rate a 144Hz per un gioco più fluido;
- Overclock refresh rate fino a 200Hz;
- Angolo di inclinazione -5°a25° e angolo girevole 25°;
- Angolo visione: 178°(H)/178°(V);
- Curvature 1800R;
- Retro illuminazione LED;
- NVIDIA G-SYNC;
- Tobii Eye Tracking;
- 16.7 Milioni di colori disponibili
- Luminosità 300 cd/m²;
- Contrasto 3000:1;
- Altoparlanti integrati;
Acer Predator Z1 – Contenuto della confezione
All’interno della confezione di questo Acer Predator Z1 troviamo il necessario per utilizzare immediatamente il nostro monitor sopratutto grazie alla presenza sia di un cavo HDMI che si un cavo Display Port di media lunghezza. Nello specifico dentro la scatola troviamo:
- Monitor Acer Predator Z1
- Cavo di alimentazione e relativo alimentatore
- Cavo Display Port
- Cavo USB per alimentazione supplementare
- Istruzioni di installazione
- Piastra per attacco a parete
Il cavo Display Port a disposizione è in versione standard quindi chiunque intenda utilizzare lo schermo con un portatile dovrà dotarsi di un cavo con ingresso MiniDP o un adattatore.
La base nel monitor è molto accattivante e moderna con una aggressiva forma a V tipica del brand Predator, ma purtroppo anche molto ingombrante: sarà necessario avere una scrivania o base d’appoggio molto ampia per non occupare tutto il posto a disposizione.
Acer Predator Z1 – Materiali e Design
Se state leggendo queste righe è perché probabilmente state cercando un monitor di fascia alta per giocare e/o lavorare che solido e performante sotto tutti gli aspetti. Fortunatamente anche i materiali con cui è realizzato non sono da meno, rispecchiando appieno la filosofia di un prodotto premium.
Il design è molto aggressivo e riprende le linee del brand Predator con rifiniture rosse alternate a toni nero e grigio; uno spettacolo per gli amanti del genere. La curvatura è perfetta e grazie alle generose dimensioni è possibile immergersi al meglio durante le fasi concitate di gioco. Sul retro sono presenti le connessioni del monitor: le più importanti sono elegantemente nascoste da un pannello rimovibile che mantiene inalterata la linea dello schermo ed i quattro tasti funzione più il Joystick per navigare nel menù interno del display. I comandi, seppur poco pratici all’inizio, sono perfetti ed intelligentemente posizionati offrendo all’utente un’ampio ventaglio di personalizzazioni che vedremo dopo.
Spicca subito all’occhio la sezione sottostante dove è presente la telecamera dedicata al rilevamento oculare di Tobii EyeTracking. Questa tecnologia è abbastanza recente nel mercato gaming e serve a fruttare il movimento dei nostri occhi riportando gli stessi momvimenti all’interno del videogioco compatibile.
C’è chi ama la funzionalità e chi la odia: io sono più per la seconda perché ormai sono abituato a giocare utilizzando le periferiche a mia disposizione come mouse gaming o tastiera per giocare e le volte che ho provato ad utilizzarlo, con i titoli compatibili, non ho saputo apprezzarne i benefici. Si tratta comunque di una funzionalità in più che la concorrenza, al momento, non ha.
Acer Predator Z1 – Connettività
Per quanto riguarda gli ingressi in dotazione, questi sono nascosti da un pannello removibile e sono posizionati tutti sul retro: comprendono 1 ingresso HDMI e 1 ingresso DisplayPort (che permette di sfruttare i 144Hz o i 200Hz e il G-SYNC) oltre all’ingresso per collegare il cavo di alimentazione. Al di fuori di questa zona nascosta vi è una sezione per poter collegare delle porte USB, comode per collegare e ricaricare i nostri gadget senza dover passare direttamente dalla corrente o dal PC stesso.
Acer Predator Z1 – Audio
Per quanto riguarda la dotazione audio di questo Z1 troviamo una resa sonora molto forte e chiara: il segnale audio stereo è un piacevole accompagnamento durante le nostre sessioni di gioco. In onestà non ho molto da dire su questo argomento; Riproduce bene tutte le frequenze ed i suoni non escono mai distorti, neanche a prolungate sessioni di ascolto musicale.
Acer Predator Z1 – Funzionalità e tecnologie
Un pannello di questa caratura ha molte funzionalità, alcune in vista e altre più nascoste all’utente finale, vediamole assieme.
Display curvo: solo scena o serve veramente?
Ormai possedere un pannello curvo non è più una cosa fuori dal normale, anzi è più facile trovare in commercio pannelli curvi di tutte le dimensioni per venire incontro alla domanda dell’utenza. Ma serve davvero un monitor curvo in per un compurer? La curvatura ha due principali funzioni nell’utilizzo con PC: il primo è fisico, ossia la vista si affatica meno su di un pannello curvo perchè i nostri occhi fanno meno fatica con la visione periferica ai lati dello schermo; mentre il secondo è puramente scenica perché durante l’esperienza di gioco con la risoluzione ottenuta con lo schermo è possibile avere una visione più ampia del software in uso così da beneficiare appieno dell’ampio campo visivo on un’esperienza più coinvolgente.
Inoltre è possibile avere un desktop più ampio che non guasta mai, specialmente in ambito lavorativo quando è necessario lavorare con più finestre aperte contemporaneamente.
Il lato negativo, almeno per me, si riscontra quando si è intenzionati a visualizzare un contenuto multimediale su di esso. Specialmente nei video, dove ormai lo standard di visione è 16:9, la diversa conformazione dello schermo ci obbligherà a visonarlo con delle belle barre nere ai lati facendo perdere l’utilità di uno schermo con rapporto 21:9, salvo ovviamente fare uno stretch del contenuto.
Qualità del pannello
Il monitor Predator monta un pannello Vertical Alignment (VA) che si posiziona a metà strada tra un pannello TN e quello IPS in termini di resa e frequenza.
Il valore 1800R, che troviamo tra le specifiche tecniche, è il numero ottenuto prendendo la curvatura dello schermo e affiancoando diversi monitor Z1 ottenendo un raggio di 1,8 metri, ossia 180° mentre in campo ottico per valutare il campo visivo umano si usa il valore 1000R.
Per approfondire le differenze dei monitor TN, IPS e VA vi rimandiamo alla nostra guida ai migliori monitor.
La copertura dei colori sRGB del 100% offre una resa dei colori perfetti dando all’immagine un’eccellente resa cromatica da qualsiasi posizione lo si guardi grazie all’ampio angolo di visione a 178°. La risoluzione massima ottenibile è WFHD (2560×1080) e permette la visione di immagini più nitide e ricche di dettagli.
Predator Z1 – NVIDIA G-SYNC
L’altro punto di forza di questo monitor è senza dubbio la tecnologia proprietaria di NVIDIA: G-SYNC.
Grazie ad una scheda video compatibile NVIDIA sarà possibile raggiungere frequenze di aggiornamento fino a 144Hz, o con la funzionalità Overclock il valore massimo raggiungibile è di 200Hz, ottenendo un’esperienza di gioco migliore allo standard. Questa funzione serve principalmente a sincronizzare l’immagine che arriva dalla GPU al monitor riducendo al minimo, e spesso annullando, gli artefatti e gli effetti di tearing del videogame riprodotto sul video.
Una cosa simile l’abbiamo vista con la tecnologia FreeSync di AMD, ma essa necessita di una scheda video dello stesso produttore per ottenere degli effetti analoghi che in questo caso vanno ad agire sul Vertical Sync.
144hz e 4ms di latenza per un’ottima esperienza di gioco
Predator Z1 – La nostra prova
Primo contatto
L’assemblaggio del monitor ha richiesto un po’ di attenzione, non tanto per agganciare la base al monitor, ma per il peso e le dimensioni dello stesso. E’ necessario valutare bene dove si vorrà posizionare il monitor in quanto le dimensioni della base a V sono generose e l’ingombro è più ampio di quello che sembra dalle immagini.
Dopo aver torvato la posizione ideale, regolata l’angolazione, l’altezza e collegati tutti i cavi necessari, non ci resta che sederci davanti al monitor e incominciare ad apprezzare la dimensione e la tecnologia dello schermo.
Il display curvo permette di immergerci appieno nella scena. E gli occhi ringraziano
Se siete dei diversamente giovani come il sottoscritto e la carriera di gamer è iniziata con i primi monitor CRT dalla preistorica risoluzione e da dimensioni imbarazzanti, la prima impressione sarà un misto tra lo stupore e timore. Tutti i 29.5 pollici dello schermo a primo impatto saranno anche troppo esagerati, ma poco alla volta e con i miei tempi da dinosauro, gli occhi si sono abituati a questo nuovo formato e non appena la sensazione di timore è passata, è subentrata la tristezza di dovermi separare da questo Predator Z1 a fine recensione.
Il Menù OSD e i preset
Dopo tutti i collegamenti, la prima cosa da fare è effettuare la prima configurazione tramite il menù integrato nel monitor OSD (che significa per On Screen Display) impostando a nostro piacere i parametri migliori per ottenere l’immagine gradita. Devo ammettere che nel mio caso,da bravo perfezionista, ho perso molto tempo a trovare la perfetta configurazione per ogni gioco, ma ne è valsa la pena. Ho anche trovato una configurazione standard che va bene per tutto, ma visto il livello del monitor ho preferito configurarlo per ogni utilizzo.
Il menù è molto semplice ed è facile modificare le impostazioni a proprio piacimento con il comodo Joystick attivo e con i tre pulsanti dedicati.
Prova sul campo del Monitor
Ho provato il monitor Acer Predator Z1 per diversi giorni e in diversi scenari, sia nell’utilizzo quotidiano, che in sessioni di gaming. Ho passato infatti diverse ore di gioco in compagnia del monitor curvo mettendolo alla prova su giochi più disparati, ho provato sia ad utilizzare una configurazione unica per tutte le funzioni, come ho specificato prima, ma infine ho preferito impostare per ogni gioco una configurazione più specifica. Ci ho speso sicuramente più tempo, ma ho preferito avere un’esperienza completa piuttosto che una esperienza “standard”, seppur qualitativamente ottima.
Le prove sono state molteplici, dai titoli più popolari come Rocket League, Heroes of The Storm e League of Legends passando per Diablo 3, Fallout 4 e GTA V e concludendo con alcuni FPS: sto parlando di vari COD a FarCry 4 dove ho trovato veramente più benefici grazie al campo visivo più ampio a mia disposizione. Nota a parte per Starcraft 2 e potenzialmente altri titoli da me non testati. Questi videogiochi non possono beneficiare dell’esperienza ultra-larga in quanto non supportano la risoluzione dello schermo e sono riprodotti in un formato castrato con delle bande nere ai lati.
Anche per quanto riguarda la visione di filmati l’esperienza non è pienamente apprezzabile al momento se ci limitiamo a servizi come Netflix, YouTube o AmazonVideo. Non è semplice trovare dei contenuti compatibili con il formato 21:9 e installare dei plugin per il browser non è sempre semplice e immediato.
21:9 è il futuro; nella speranza che arrivino più contenuti di questo formato
Comunque dopo pochissime ore di gioco si sorpassa lo scoglio della novità della curvatura dello schermo e si incomincia ad apprezzare i benefici di questa tipologia di monitor.
L’esperienza ultra-wide si abbina molto bene ai videogiochi supportati compatibili, offrendo una visione cinematica dell’azione in corso.
Il computer con cui ho effettuato i test non è proprio recentissimo e mi sono trovato a volte all’interno di qualche gioco un lievissimo effetto di ghosting ( riproducibile sui vostri monitor con test come questo ). Molto probabilmente,visto le caratteristiche tecniche, con un hardware all’altezza del monitor non ci sarebbe stato nessun artefatto a schermo.
Console Gaming Si, Console Gaming no?
Per dovere di cronaca ho provato il monitor anche con una console di ultima generazione. Durante il periodo in test ho avuto a disposizione solo il Nintendo Switch, e non ho apprezzato il risultato ottenuto su di esso. Un monitor gaming come l’Acer Predator Z1 deve essere utilizzato con un hardware capace di sfruttare a piena potenza tutte le sue caratteristiche, non saprei l’effetto con una Playstation 4 Pro o su di una Xbox One X, la console al momento più potente sul mercato, se si possono trarre gli stessi benefici che si hanno con i videogiochi su PC.
Tobii EyeTracking
Personalmente ho pareri contrastanti sulla tecnologia del rilevamento visivo tramite il movimento oculare. La possibilità, impostando delle opzioni per ogni movimento o battito di ciglia, di effettuare dei comandi è una cosa a mio avviso fin troppo avanzata e poco supportata, almeno per il momento.
Nonostante alcune prove con software di test, visto che non ho al momento a disposizione nessun videogame supportato, non mi hanno convinto in modo tale da considerare la tecnologia Tobii EyeTracking un must per il futuro. Sicuramente in uno sparatutto, dove con un colpo d’occhio posso impartire un’ordine, sarebbe possibile trarne dei benefici, ma difficilmente sostituirei l’accoppiata mouse/tastiera. Punti di vista sia chiaro, ma se devo acquistare un monitor, e pagare una funzione che attualmente non riesco a sfruttare, preferisco scegliere una versione senza Tobii, con le stesse caratteristiche.
Predator Z1 – Conclusioni
Tiriamo le somme su questo Predator Z1 di Acer: le generose dimensioni e le linee aggressive fanno si che questo monitor esteticamente attiri lo sguardo di qualsiasi giocatore che vuole fare un netto upgrade del suo monitor.
Il monitor è molto solido e i movimenti per trovare la giusta angolazione desiderata sono leggeri e non hanno punti morti; tutto ciò a patto di avere un ampio spazio a disposizione sulla scrivania o dove si intende posizionare.
La curvatura dello Z1 risulta naturale e, dopo il primo effetto WOW di stupore e titubanza in pochi minuti di adattamento sarà difficile pensare di guardare un monitor senza questa tecnologia, specialmente per l’inclinazione di 1800R che è perfetta per la distanza a cui solitamente si utilizza un monitor di questo genere.
Il pannello è di tipo VA, non proprio eccellente rispetto alle soluzioni oggi presenti sul mercato che prediligono i monitor IPS/TN, ma fa la sua figura grazie alle molte personalizzazioni disponibili al suo interno che compensano le naturali lacune del pannello VA ( Vertical Aligment ). I 4ms di latenza e la possibilità di spingere fino a un massimo di 200Mhz ci permetteranno di ottenere una immagine fluida e realistica grazie anche alla resa cromatica sRGB del 100%.
Durante l’utilizzo ho avuto una sensazione molto “futuristica ” per via dell’‘immersione nella scena e la possibilità, nonostante a me non convinca al momento, di utilizzare la funzionalità per controllare le azioni con i nostri occhi tramite Tobii.
Cosa non ci convince di questo monitor? Come potete immaginarvi il prezzo di listino del portabandiere da gaming di Acer è molto alto per un hardware complementare come uno schermo. Attualmente stiamo parlando di un’investimento di 950€ ma di sicuro ci porteremo a casa uno dei migliori monitor presenti al momento sul mercato gaming.
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Personalmente sceglierei la versione senza Tobii, in vendita presso lo store acer, ad oggi non offre quel beneficio in più che permette un vero e proprio vantaggio durante le sessioni di gioco, ma per essere future-proof e pronti per strabiliare parenti e amici, può essere un add-on tale da giustificare una spesa così alta.
Pro
- E' molto grande e i giochi sono stupendi su di esso
- Ottime specifiche tecniche
- Raggio di visione ottimale
Contro
- Misure generose, forse anche troppo
- Tobii eye tracking, pochi giochi supportati
- Molto caro, meglio senza Tobii
I nostri voti
Design ed Ergonomia | 8.5 |
Funzionalità | 8.5 |
Display | 8.5 |
Rapporto qualità/prezzo | 7.5 |
Voto finale | 8.3 |
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